Balantiopteryx io

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Balantiopteryx io
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaEmballonuridae
SottofamigliaEmballonurinae
GenereBalantiopteryx
SpecieB.io
Nomenclatura binomiale
Balantiopteryx io
Thomas, 1904

Balantiopteryx io (Thomas, 1904) è un pipistrello della famiglia dei Emballonuridi diffuso nell'America centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 38 e 44 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 36 e 40 mm, la lunghezza della coda tra 8,0 e 18 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 10 e 13 mm e un peso fino a 4 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti dorsali variano dal marrone scuro al nerastro, mentre le parti ventrali sono bruno-grigiastre. Il muso è appuntito. Le labbra sono lisce, con quella superiore leggermente protuberante. Le orecchie sono relativamente piccole, separate e leggermente arrotondate. Le membrane alari sono nere e attaccate posteriormente lungo le anche. Sono presenti delle sacche ghiandolari sulla superficie dorsale davanti al gomito e con l'apertura rivolta verso il corpo. La coda è corta e perfora a circa metà della sua lunghezza la superficie dorsale dell'uropatagio.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durata e banda stretta a frequenza iniziale di 47,9-51,6&kHz, finale a 44,1-48,1&kHz e massima energia a 46,5-51,2&kHz. Questa configurazione è presente nei pipistrelli che catturano le prede nella densa vegetazione[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia all'interno di cave calcaree in gruppi di 50 individui o più, ampiamente separati l'uno dall'altro. L'attività predatoria inizia dopo il tramonto, più tardi rispetto alle altre specie.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide sono state osservate tra marzo e luglio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa lungo il versante atlantico messicano dagli stati di Veracruz e Oaxaca fino al Guatemala centrale e orientale e nel Belize.

Vive nelle foreste sempreverdi e semi-decidue fino a 500 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, sebbene sia ampiamente diffusa il suo habitat è altamente fragile e ridotto del 30% negli ultimi 10 anni, classifica B.io come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Lim, B., Miller, B., Reid, F., Arroyo-Cabrales, J., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Balantiopteryx io, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Balantiopteryx io, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009.
  4. ^ C.Ibanez, J.Juste, R. Lopez-Wilchis, L.Albuja V. & A. Nunez-Garduno, Echolocation of three species of Sac-Winged Bats (Balantiopteryx), in Journal of Mammalogy, vol. 83, n. 4, 2002, pp. 1049-1057.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Joaquin Arroyo-Cabrales & J.Knox Jones, Balantiopteryx io (PDF), in Mammalian Species, n. 313, 1988 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2015).
  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi