Automotrice FS ALn 72

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Disambiguazione – Se stai cercando le automotrici costruite dalla Breda, vedi Automotrice FS ALb 72.
ALn 72.3001÷3003
FP ALn 72.1001÷1003
Automotrice
Anni di progettazione 1934
Anni di costruzione 1936
Anni di esercizio 1936-anni Ottanta
Quantità prodotta 3
Costruttore OM
Lunghezza 23.000 mm
Larghezza 3.000 mm
Altezza 3.330 mm
Capacità 72 posti a sedere
Scartamento 1435 mm
Interperno 16.000 mm
Passo dei carrelli 3.100 mm
Massa vuoto 35 t
Rodiggio (1A) (A1)
Diametro ruote motrici 900 mm
Potenza continuativa 191 kW
Velocità massima omologata 130 km orari
Alimentazione gasolio
Dati tratti da:
Molino, Pautasso, op. cit., p. 77

L'automotrice ALn 72 è un rotabile automotore, con motore termico alimentato a gasolio, costruito dall'OM a metà anni trenta per le Ferrovie dello Stato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ordinate il 31 luglio 1934 dalle FS insieme a tre automotrici a vapore ALv 72, con consegna prevista a ottobre 1935, le ALn 72 uscirono dagli stabilimenti OM nella seconda metà dell'anno successivo, beneficiando di miglioramenti (carrelli e cassa) introdotti nel frattempo.

Le automotrici fecero da prototipo per le successive ALn 772, con le quali condivisero le dimensioni del comparto viaggiatori.

Dopo effimeri servizi sulle linee Firenze-Siena e Firenze-Faenza, nel 1940 le ALn 72 e le ALv 72 furono cedute alle Ferrovie Padane: le ALv furono trasformate in rimorchiate, mentre le ALn furono riclassificate come ALn 72.1001÷1003. La 1001 fu demolita nel 1953, mentre le altre unità rimasero in servizio fino ai primi anni Ottanta, venendo successivamente demolite[1].

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

La OM, che aveva sino alla metà degli anni trenta prodotto alcune serie di automotrici unidirezionali per ferrovie concesse[2], propose alcune novità rispetto ai rotabili già in esercizio: motore e cambio ancorati ad un telaio ausiliario sospeso alla cassa, cassa più lunga e alta rispetto alle ALn 56, maggior comfort per i passeggeri (paragonabile a quello delle carrozze di seconda classe) e maggior numero di posti a sedere.

Ogni automotrice monta due motori Diesel Saurer BUD (costruiti dall'OM su licenza) 6 cilindri in linea di 14.545 cm³ ad iniezione diretta in grado di erogare 95,5 kW a 1500 giri/min ognuno[3]. Completamente nuove sono la trasmissione idraulica Lysholm-Smith e i carrelli, precursori di quelli studiati dalle FS per le carrozze tipo 1940.

Dal punto di vista estetico le ALn 72 riprendono, stilizzandoli, gli stilemi delle contemporanee automotrici Fiat; caratteristico delle ALn 72 (e delle sorelle ALv 72) era lo schema di verniciatura che incorniciava i fanali come se fossero "occhi di pesce"[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ciò che ne resta..., su photorail.com, http://www.photorail.com. URL consultato il 19 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2010).
  2. ^ Molino, Pautasso, op. cit., p. 18
  3. ^ Molino, Pautasso, op. cit., p. 88
  4. ^ Espressione di Giovanni Klaus Koenig, citata in Molino, Pautasso, op. cit., p. 18

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nico Molino, Sergio Pautasso, Le automotrici della prima generazione, Edizioni Elledi, Torino, 1983, ISBN 88-7649-016-7.
  • Angelo Nascimbene, Automotrici FS. Storia, tecnica, esercizio. Indimenticabili ALn 772, in Tutto treno, 17 (2004), n. 174, aprile 2004, pp. inserto centrale di 16 pp. n. num..

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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