Austrocylindropuntia subulata

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Austrocylindropuntia subulata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaCactaceae
SottofamigliaOpuntioideae
TribùTephrocacteae
GenereAustrocylindropuntia
SpecieA. subulata
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseCaryophyllidae
OrdineCaryophyllidae
FamigliaCactaceae
GenereAustrocylindropuntia
SpecieA. subulata
Nomenclatura binomiale
Austrocylindropuntia subulata
(Muehlenpf.) Backeb., 1939

Austrocylindropuntia subulata (Muehlenpf.) Backeb., 1939, è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome generico deriva dall'unione della parola latina austĕr o austrālis che significano Sud o Meridione ed il nome del genere Cylindropuntia, che include piante dall'aspetto simile, mentre l'epiteto specifico deriva dal latino sūbŭla, ossia lesina, per la forma della foglie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio di Austrocylindropuntia subulata: si possono osservare le notevoli spine e le foglie in cima alla pianta.

Austrocylindropuntia subulata è una pianta succulenta arborescente che può raggiungere i 4 metri d'altezza.

È dotata di un fusto principale eretto di 6–10 cm di larghezza, il cui colore varia dal verde al brunastro, caratterizzato da areole dotate di un numero variabile di spine. I rami possono raggiungere i 50 cm di lunghezza e si possono ramificare a loro volta dapprima orizzontalmente, per poi erigersi verso l'alto; sono caratterizzati da foglie carnose a forma di lesina che possono raggiungere i 12 cm di lunghezza negli esemplari più grandi, mentre non superano i 4–5 cm nelle piante cresciute in vaso. I fiori sono molto caratteristici: crescono solo sulle piante adulte e non si aprono completamente, mantenendo così una forma ovale ed allungata che può raggiungere i 6 cm, con tepali che vanno dal rosso al rosa.

Le robuste spine, di colore giallo, nascono dalle areole bianche e lanose dotate talvolta di glochidi e peli anch'essi bianchi. La loro lunghezza può variare dai pochi millimetri fino agli 8 cm e possono ferire in modo notevolmente doloroso.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La pianta è nativa del Sud America, in particolare cresce sulle montagne andine di Colombia, Perù e Bolivia[1] ad altezze comprese fra i 2000 ed i 3500 m, a climi relativamente caldi e piovosi.

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

È una tipica pianta aridoresistente che richiede temperature superiori a 10 °C, ma è comunque in grado di resistere per brevi periodi a temperature inferiori allo zero. Per crescere ha bisogno di una forte esposizione al sole. Soffre particolarmente i ristagni idrici, dunque è necessario che venga piantata in terreni molto drenanti e che non venga irrigata con frequenza: in vaso è sufficiente una esigua quantità d'acqua una volta ogni 10-12 giorni, ma non disdegna le acque piovane anche se frequenti.

Moltiplicazione[modifica | modifica wikitesto]

In natura la Austrocylindropuntia subulata si propaga attraverso i semi ovoidi lunghi circa un centimetro e non molto numerosi. I verdi frutti, cadendo a terra, possono dar vita a nuove piante che hanno origine nella areole, oltretutto è possibile riprodurla per talea, tagliando gli ultimi dieci centimetri del fusto o di un ramo ed interrandolo dopo averlo fatto asciugare due o tre giorni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Austrocylindropuntia subulata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 12 marzo 2022.

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