Artmanno di Bressanone

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Artmanno, C.R.S.A.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Bressanone
 
Nato1090 a Passavia
Consacrato vescovo1140
Deceduto23 dicembre 1164 a Bressanone
 
Beato Artmanno

Vescovo

 
Nascita1090 a Passavia
Morte23 dicembre 1164 a Bressanone
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione11 febbraio 1784 da papa Pio VI
Ricorrenza23 dicembre
Patrono diBressanone
Diocesi di Bolzano-Bressanone
donne incinte

Artmanno (Passavia, 1090Bressanone, 23 dicembre 1164) è stato un vescovo cattolico tedesco, canonico regolare di Sant'Agostino e vescovo di Bressanone dal 1140 al 1164.

Targa commemorativa del primo barocco sull'inaugurazione della Basilica di Seckau (16 settembre 1164) nel portico (con il nome errato di Hermann invece di Hartmann di Brixen)[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Decano di Salisburgo dal 1122 e primo prevosto di Klosterneuburg nel 1133, nel 1142 fondò la congregazione dei canonici regolari di Novacella. Grazie ai suoi ottimi contatti con l'imperatore Federico I, l'intensa attività politica ed ecclesiastica di Artmanno si estesa anche molto al di fuori della diocesi di Bressanone.[2]

A lui si deve anche la costruzione del ospizio per pellegrini sull'insula Sanctae Crucis, un isolotto tra l'Isarco e un antico canale (oggi interrato) la cui chiesetta circolare fu da lui consacrata nel 1157, ove tuttora riposano le sue spoglie, attualmente cappella del Seminario Maggiore di Bressanone.

La sua vita è oggetto del testo agiografico, redatto da autore anonimo attorno al 1200, con il titolo di "Vita beati Hartmanni".[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Martin Bitschnau, Hannes Obermair, Tiroler Urkundenbuch, II. Abteilung: Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals. Bd. 2: 1140–1200, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 2012, pp. 170–171, Nr. 603, ISBN 978-3-7030-0485-8.
  2. ^ A proposito cf. Martin Bitschnau, Hannes Obermair (eds.), Tiroler Urkundenbuch. Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals. Sez. II, vol. 2, Innsbruck, Wagner, 2011, ISBN 978-3-7030-0485-8, p. 3.
  3. ^ Vita beati Hartmanni, episcopi Brixinensis (1140–1164), a cura di Anselm Sparber, Innsbruck, Wagner 1940 (Schlern-Schriften, 46).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Heinrich von Zeißberg, "Hartmann, Bischof von Brixen". In Allgemeine Deutsche Biographie (ADB). Vol. 10, Duncker & Humblot, Lipsia 1879, p. 673–675.
  • (DE) Anselm Sparber, Leben und Wirken des seligen Hartmann, Bischofs von Brixen (1140–1164), Vienna 1957.
  • (DE) Anselm Sparber, "Hartmann". In Neue Deutsche Biographie (NDB). Vol. 7, Duncker & Humblot, Berlino 1966, ISBN 3-428-00188-5, p. 725 (versione digitale).
  • (DE) Ekkart Sauser, "Hartmann von Brixen". In Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL). Vol. 20, Bautz, Nordhausen 2002, ISBN 3-88309-091-3, col. 709–711.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Bressanone Successore
Reginberto, O.S.B. 1140 - 23 dicembre 1164 Ottone VI di Andechs
Controllo di autoritàVIAF (EN89784511 · ISNI (EN0000 0000 7821 9775 · CERL cnp00526525 · GND (DE129075442 · WorldCat Identities (ENviaf-89784511