Artibeus anderseni

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Artibeus anderseni
Immagine di Artibeus anderseni mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaPhyllostomidae
SottofamigliaStenodermatinae
TribùStenodermatini
GenereArtibeus
SottogenereDermanura
SpecieA.anderseni
Nomenclatura binomiale
Artibeus anderseni
Osgood, 1916

Artibeus anderseni (Osgood, 1916) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 50 e 55 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 38 mm, la lunghezza del piede tra 9 e 11 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 18 mm e un peso fino a 9 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti dorsali variano dal marrone chiaro al bruno-grigiastro, mentre le parti ventrali sono simili al dorso o leggermente più chiare. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è ben sviluppata e lanceolata. Due strisce chiare poco marcate sono presenti su ogni lato del viso, la prima si estende dall'angolo esterno della foglia nasale fino a dietro l'orecchio, mentre la seconda parte dall'angolo posteriore della bocca e termina alla base del padiglione auricolare. Il labbro inferiore ha una verruca al centro circondata da altre più piccole. Le orecchie sono di medie proporzioni, triangolari, con l'estremità arrotondata e con il bordo posteriore marcato di bianco o color crema. Le membrane alari sono marroni scure o nerastre. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori, con il margine libero a forma di U rovesciata e leggermente ricoperto di peli. Il calcar è corto. Sono presenti 2 molari su ogni semi-arcata dentaria.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia sotto grandi foglie di alberi come il banano, costruendo talvolta delle piccole tende.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta, particolarmente di grandi alberi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide o in allattamento sono state osservate in Colombia e Brasile tra marzo ed aprile e tra settembre e novembre in Bolivia ed Ecuador.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa negli stati brasiliani di Amazonas, Pará, Rondônia e Sergipe[4], Bolivia nord-occidentale, Ecuador e Perù orientali e Colombia occidentale.

Vive in foreste pluviali mature sia montane che di pianura, in piantagioni e giardini fino a 1.300 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la tolleranza a diversi tipi di habitat, classifica A.anderseni come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Sampaio, E., Lim, B. & Peters, S. 2008, Artibeus anderseni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Artibeus anderseni, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Tirira, 2007.
  4. ^ Rocha PA, Tavares VC, Pedroso MA, Beltrao-Mendes R, Ruiz-Esparza J & Ferrari SF, First record of Dermanura anderseni (Chiroptera, Phyllostomidae) for the Atlantic Forest, in Mammalia, 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Diego S. Tirira, Mamíferos del Ecuador: Guía de campo, Ediciones Murciélago Blanco, 2007. ISBN 9789978446515
  • Alfred L.Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404

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