Art Gallery of South Australia

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Art Gallery of South Australia
La facciata dell'edificio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Australia Australia
LocalitàAdelaide
Coordinate34°55′14″S 138°36′14″E / 34.920556°S 138.603889°E-34.920556; 138.603889
Caratteristiche
TipoArte
Istituzione1881
Fondatori
Visitatori444 577 (2021)
Sito web

L'Art Gallery of South Australia, nota alla sua fondazione nel 1881 con il nome di National Gallery of South Australia, è un museo di arte di Adelaide, nonché il principale del Australia Meridionale. Grazie alle 45 000 opere d'arte ospitate è la seconda collezione statale più grande dell'Australia, preceduta dalla National Gallery of Victoria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1856 venne fondata la South Australian Society of Arts, la quale iniziò a tenere delle mostre temporanee e sostenne la creazione di un collezione pubblica di arte. Nel 1880, grazie a un finanziamento di 2 000 sterline da parte del Parlamento, fu possibile acquistare una collezione e nel 1881 venne inaugurata la National Gallery of South Australia, la quale era ospitata in due sale della biblioteca pubblica dal principe Alberto Vittorio e dal principe Giorgio[1]. Nel 1897, Sir Thomas Elder lasciò in eredità alla galleria 25 000 sterline per l'acquisto di ulteriori opere[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1889 il museo venne spostato nei pressi del Jubilee Exhibition Building, e nel 1900 nella collocazione definitiva, ossia in un edificio appositamente progettato dall'architetto Owen Smythe, che prese il nome di The Elder Wing[3] e costruito in stile revival classico. L'edificio originariamente aveva un portico chiuso, ma venne ristrutturato nel 1936 con l'aggiunta di una nuova facciata con un portico dorico aperto[2]. Nel 1940, un atto del parlamento, divise la galleria dalla biblioteca pubblica e dal museo: questa mutò anche nome in Art Gallery of South Australia[4]. Altri lavori di ristrutturazione e ampliamento vennero effettuati nel 1962, nel 1979 e nel 1996[2].

La galleria ospita opere d'arte australiana, tra cui quella indigena australiana e coloniale a partire dal XIX secolo: sono raccolti argenteria e mobilio, oltre a pitture impressioniste australiane. Al XX secolo risale la collezione di arte moderna, comprendente opere di artiste donne, circa 2 000 disegni di Hans Heysen e una vasta collezione di fotografie[5]. Tra gli artisti esposti: Tom Roberts, Charles Conder, Arthur Streeton, Arthur Boyd, Margaret Preston, Bessie Davidson, Sidney Nolan, James Ashton, Jeffrey Smart, e Florence Fuller. Il museo divenne la prima galleria australiana ad acquisire un'opera di un artista indigeno, nel 1939, anche se l'acquisizione sistematica dell'arte aborigena e delle isole dello stretto di Torres avvenne dalla metà degli anni 1950[6].

Tra i paesaggisti europei sono esposte opere di Jacob van Ruisdael, Salomon van Ruysdael, Joseph Wright of Derby e Camille Pissarro. Altre artisti europei sono Francisco Goya, Francesco Guardi, Pompeo Batoni e Camille Corot[7].

È presenta una collezione di arte britannica, tra cui numerose opere preraffaellite di artisti come Edward Burne-Jones, William Holman Hunt, Dante Gabriel Rossetti e Morris & Co.. Opere di pittori ritrattisti britannici includono Robert Peake, Anthony van Dyck, Peter Lely e Thomas Gainsborough. Tra gli scultori sono esposte opere di Auguste Rodin, Henry Moore, Barbara Hepworth, Jacob Epstein e Thomas Hirschhorn[7].

La collezione d'arte asiatica, iniziata nel 1904, comprende lavori provenienti da tutta la regione, con particolare attenzione all'arte giapponese pre-moderna, all'arte del sud-est asiatico, dell'India e del Medio Oriente. La galleria conserva l'unica esposizione permanente in Australia di arte islamica[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Margaret Anderson, Art Gallery of South Australia, su sahistoryhub.com.au. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2020).
  2. ^ (EN) Art Galleries, su adelaidia.sa.gov.au. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2020).
  3. ^ (EN) National Library of Australia, su librariesaustralia.nla.gov.au. URL consultato il 22 marzo 2020.
  4. ^ a b (EN) About the Collection, su agsa.sa.gov.au. URL consultato il 22 marzo 2020.
  5. ^ (EN) Our History, su agsa.sa.gov.au. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2020).
  6. ^ a b (EN) Collection Search, su agsa.sa.gov.au. URL consultato il 22 marzo 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN153106661 · ISNI (EN0000 0001 2188 0148 · ULAN (EN500304440 · LCCN (ENn79007201 · BNF (FRcb11950393j (data) · J9U (ENHE987007604569405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79007201