Arcidiocesi di Cizico

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Cizico
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Cyzicena
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Cizico
Mappa delle sedi metropolitane del patriarcato di Costantinopoli in Anatolia attorno al 1880
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXIX secolo
StatoTurchia
RegioneEllesponto
Arcidiocesi soppressa di Cizico
Diocesi suffraganeePemaneno, Oca, Baris, Adrianothera, Lampsaco, Abido, Dardano, Ilio, Troade, Pionia, Miletopoli, San Cornelio o Scepsi e Adriania
(suffraganee del X secolo)
ErettaIII secolo
SoppressaXX secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'arcidiocesi di Cizico è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli (in greco Ιερά Μητρόπολις Κυζίκου?, Iera Mitropolis Kyzikou) e una sede titolare della Chiesa cattolica (in latino Archidioecesis Cyzicena).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cizico, le cui rovine si trovano nei pressi di Balkïzseray nella provincia di Balıkesir in Turchia, è l'antica sede metropolitana della provincia romana dell'Ellesponto nella diocesi civile di Asia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Incerte sono le origini e la diffusione del cristianesimo a Cizico. Il sinassario greco ricorda un San Mirone, che avrebbe subito il martirio all'epoca dell'imperatore Decio (metà del III secolo); lo stesso martire è ricordato nel Martirologio Romano alla data del 17 agosto. Il martirologio commemora anche i vescovi Emiliano l'8 agosto, e Sisinnio il 23 novembre. Nel Vetus Martyrologium Romanum sono menzionati anche Trifena (31 gennaio), e Fausta e Evilasio (20 settembre).

Nelle Notitiae Episcopatuum Cizico occupa il 5º posto nell'ordine gerarchico delle metropolie del patriarcato di Costantinopoli, e manterrà questa posizione fino al XIX secolo, quando salirà alla 4º posizione.[1] In epoca bizantina ebbe fino a 13 diocesi suffraganee; nella Notitia attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo), le sono attribuite le seguenti suffraganee: Pemaneno, Oca, Baris, Adrianothera, Lampsaco, Abido, Dardano, Ilio, Troade, Pionia, Miletopoli, San Cornelio o Scepsi e Adriania.[2][3] Tutte queste diocesi scomparirono dopo la fine dell'impero bizantino.

Cizico fu distrutta da un terremoto nel 1063 e i metropoliti trasferirono la loro sede altrove; dopo l'occupazione ottomana della regione (1336), si stabilirono a Artaki, oggi chiamata Erdek, ad una decina di chilometri da Cizico, dove sono ininterrottamente attestati dal 1725 fino alla dissoluzione della metropolia.

A partire dai primi decenni del XIV secolo il metropolita di Cizico assunse il titolo di «ipertimo ed esarca di tutto l'Ellesponto».

Nel 1904 la metropolia, che all'epoca occupava la parte nord-occidentale del vilayet di Hüdavendigâr e il sangiaccato indipendente di Biga, contava circa 66000 fedeli distribuiti in 65 centri, con 71 chiese e 98 preti; la cattedrale era dedicata a San Nicola.[4]

Il 5 marzo 1913 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della metropolia di Dardanellia e Lampsaco.[5]

A seguito del trattato di Losanna, per porre fine alla guerra greco-turca, nel 1923 fu attuato uno scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia che portò alla totale estinzione della presenza cristiana ortodossa nel territorio della metropolia di Cizico.

Dal XIX secolo Cizico è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 23 novembre 1974. Due titolari sono censiti da Konrad Eubel nel XIV e XV secolo.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi e arcivescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo romano e bizantino[modifica | modifica wikitesto]

Periodo ottomano e turco[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi titolari latini[modifica | modifica wikitesto]

  • Rodolfo † (menzionato nel 1328)
  • Johannes Ambrosii, C.R.S.A. † (11 marzo 1476 - 3 ottobre 1504 deceduto)[42]
  • Jean-Baptiste Lamy † (18 agosto 1885 - 13 febbraio 1888 deceduto)
  • William Benedict Scarisbrick, O.S.B. † (11 settembre 1888 - 7 maggio 1908 deceduto)
  • José María Cázares y Martínez † (24 ottobre 1908 - 31 marzo 1909 deceduto)
  • Johannes Fidelis Battaglia † (3 luglio 1909 - 10 settembre 1913 deceduto)
  • Simeón Pereira y Castellón † (15 gennaio 1914 - 29 gennaio 1921 deceduto)
  • Giacomo Sereggi † (14 ottobre 1921 - 11 aprile 1922 deceduto)
  • Giuseppe Morabito † (4 luglio 1922 - 3 dicembre 1923 deceduto)
  • Antal Papp † (14 luglio 1924 - 24 dicembre 1945 deceduto)
  • Manuel Marilla Ferreira da Silva † (28 maggio 1949 - 22 novembre 1974 deceduto)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 499, Kyzikos, métropole d'Hellesponts.
  2. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, p. 276, nn. 179-192.
  3. ^ L'Annuario Pontificio, alle suffraganee citate dalle queste Notitiae, aggiunge anche quelle di Pege e Lupadio.
  4. ^ Janin,Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XIII, col. 1193. Evangelos, Diocese of Cyzicus (Ottoman period), online.
  5. ^ Kiminas, The ecumenical patriarchate. A history of its metropolitanates with annotated hierarch catalogs, p. 75.
  6. ^ Georgios, PMBZ nº 1980.
  7. ^ Nikolaos, PMBZ nº 5560.
  8. ^ Anonymus, PMBZ nº 11351.
  9. ^ a b c d e Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art, vol. III, 1996, pp. 97-100.
  10. ^ Aimilianos, PMBZ nº 153.
  11. ^ Ioannes, PMBZ nº 3216.
  12. ^ Antonios, PMBZ nº 566/corr.
  13. ^ Amphilochios, PMBZ nº 20278. Quando il patriarca Fozio fu riabilitato, Amfilochio venne eletto arcivescovo di Nicea.
  14. ^ Barnabas, PMBZ nº 20812.
  15. ^ Gregorios, PMBZ nº 22358.
  16. ^ Daniel, PMBZ nº 21395.
  17. ^ Christophoros, PMBZ nº 21274.
  18. ^ Anonymus, PMBZ nº 30994. Predecessore di Ignazio.
  19. ^ Ignatios, PMBZ nº 22731.
  20. ^ Demetrios, PMBZ nº 21478.
  21. ^ Theodoros, PMBZ nº 27697.
  22. ^ Anonymus, PMBZ nº 31447.
  23. ^ Anonymus, PMBZ nº 31740.
  24. ^ Anonymus, PMBZ nº 31974.
  25. ^ Demetrios, PMBZ nº 21527.
  26. ^ Demetrios, PBW 101.
  27. ^ Theophanes, PBW 20130.
  28. ^ Leon, PBW 20161.
  29. ^ Michael, PBW 20311.
  30. ^ Romanos, PBW 108.
  31. ^ Symeon, PBW 117.
  32. ^ Prosopography of the Byzantine World, nn.911, 945 e 919.
  33. ^ Anonymus, PBW 20229.
  34. ^ Stephanos, PBW 20188.
  35. ^ Theophilos, PBW 106.
  36. ^ Ioannes, PBW 462.
  37. ^ Basileios, PBW 244.
  38. ^ Ioannes, PBW 486.
  39. ^ Continuò ad amministrare la sua vecchia metropolia fino alla morte nell'aprile 1314.
  40. ^ Eletto metropolita di Calcedonia nel 1826.
  41. ^ Il 6 dicembre 1923 è eletto patriarca di Costantinopoli.
  42. ^ Joseph Jungnitz, Die Breslauer Weihbischöfe, Breslau, Verlag von Franz Goerlich, 1914.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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