Arabo cipriota

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Arabo cipriota
Parlato inBandiera di Cipro Cipro
Locutori
Totale140[1]
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto arabo, alfabeto greco
Tassonomia
FilogenesiLingue semitiche
 Centrali
  Lingua araba
   Arabo levantino o arabo mesopotamico settentrionale
Codici di classificazione
ISO 639-3acy (EN)
Glottologcypr1248 (EN)

     Arabo cipriota

L'arabo cipriota è la varietà di lingua araba parlata a Cipro dalla locale comunità cristiana maronita. Tradizionalmente concentrata negli insediamenti di Kormakitis, Asomatos, Agia Marina e Karpaseia, la comunità maronita si è trasferita nella regione meridionale dell'isola nel 1974, in seguito all'invasione turca di Cipro. La dispersione della comunità ha accelerato l'indebolimento della lingua, oggi parlata perlopiù dalla componente anziana della comunità che la alterna al greco cipriota.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'arabo cipriota venne introdotto per la prima volta a Cipro dagli immigrati maroniti provenienti dalla regione del Levante, tra il VII e il XIII secolo.[2][3] Dal 2002, è designata dall'UNESCO come lingua severamente in pericolo[4] e dal 2008, è riconosciuta come lingua minoritaria di Cipro,[5] in un tentativo di rivitalizzare la lingua.[6]

L'arabo cipriota in passato è stato classificato come arabo levantino, a causa della presenza contemporanea di una grande comunità maronita nella zona siriana.[7] Tuttavia, più recentemente sono state dimostrate un gran numero di caratteristiche comuni con le varianti qeltu (l'arabo mesopotamico settentrionale) parlate in Iraq settentrionale, Siria orientale e Turchia meridionale e un antecedente medievale pre-cipriota è stato dedotto come appartenente a quest'area dialettale.[8] Gli indizi di un substrato aramaico suggeriscono che l'arabo cipriota si sia evoluto durante le prime fasi dell'arabizzazione. L'arabo cipriota presenta numerose caratteristiche comuni con i dialetti levantini dell'area palestinese e libanese, caratteristiche probabilmente sviluppatesi in un periodo durante il quale esisteva un profondo continuum dialettale tra i dialetti mesopotamici e levantini.[9][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Arabic, Cypriot Spoken, Ethnologue.
  2. ^ a b Versteegh, 2011, pp. 536-537.
  3. ^ Hadjioannou, Tsiplakou e Kappler, 2011, p. 507.
  4. ^ Hadjioannou, Tsiplakou e Kappler, 2011, p. 535.
  5. ^ Implementation of the Charter in Cyprus, su Database for the European Charter for Regional or Minority Languages, Public Foundation for European Comparative Minority Research (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2011).
  6. ^ Hadjioannou, Tsiplakou e Kappler, 2011, p. 508.
  7. ^ Alexander Borg, Handbook of Oriental Studies. Section 1 The Near and Middle East, 2004, ISBN 978-90-04-13198-9.
  8. ^ Owens, 2006, p. 274.
  9. ^ Versteegh, 2001, p. 212.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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