Antonio Roccatagliata

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Antonio Roccatagliata
Patrizio genovese
NascitaGenova, 1535 o 1536
MorteGenova, 19 febbraio 1608
DinastiaRoccatagliata
PadreGerolamo Giustiniani Roccatagliata
MadreBattina
ConsorteMaddalena Viale (1585-1586)
Francesca Franzone (1588-)
ReligioneCattolicesimo
Antonio Roccatagliata

Cancelliere della Repubblica di Genova
Durata mandatomaggio 1568 –
1594

Governatore della Città di Genova (prima volta)
Durata mandato1594 –
1596

Governatore della Città di Genova (seconda volta)
Durata mandato1607 –
1608

Antonio Roccatagliata o Antonio Giustiniani Roccatagliata (Genova, 1535 o 1536Genova, 19 febbraio 1608) è stato un nobile, notaio, politico, letterato, annalista e stampatore italiano della Repubblica di Genova[1].

Ricoprì più volte la carica di Governatore di Genova, Cancelliere della Repubblica e di Rettore del Collegio dei notai[1]. È ricordato in particolare per i suoi annali, che ancor oggi rappresentano un'importante fonte per la storia della Repubblica di Genova.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Roccatagliata nacque a Genova verso il 1535 o il 1536 da Gerolamo, notaio e politico della Repubblica di Genova, e da Battina, il cui cognome e' ignoto[1]. La famiglia Roccatagliata era ascritta all’albergo dei Giustiniani, per cui Antonio adottò il doppio cognome fino al 1576[2]. Nel 1556 fu immatricolato tra i notai di Genova e diede alle stampe la sua prima opera conosciuta: un testo apologetico a difesa della professione notarile (Antonii Iustiniani Roccataliatae Ad Benedictum Ruscam Scriba cuiusdam scribae Sumnium ad Nicolaum Zignaigum eodem autore, Genuae, A. Bellone, 1556)[1].

Nel 1577, inizio' a rivestire il ruolo di cancelliere al servizio di diverse magistrature: nel 1557 del Magistrato degli estimatori, quindi per due anni dal 1559, e poi dal 1563 al 1569, del vicario del podestà di Genova; tra il 1563 e il 1568 del Magistrato degli straordinari e della Rota civile. Infine, nel 1569 fu nominato all'alta carica di Cancelliere della Repubblica, con un ruolo predominante fra i tre cancellieri in carica che, nel 1572, lo porto' ad essere nominato «ad beneplacitum», senza scadenza[1],

Nel 1576 fu eletto rettore del Collegio dei notai, carica che rivestì altre quattro volte tra il 1584 e il 1604. Nel 1581 fu nominato annalista ufficiale della Repubblica. Ricoprì inoltre altre importanti cariche pubbliche quale ufficiale del Magistrato degli straordinari, ufficiale di Moneta, sindicatore della Riviera di Levante, protettore del Banco di San Giorgio, capitano e commissario di Chiavari, Conservatore delle leggi e membro della commissione incaricata di redigere il nuovo codice (Statutorum ciuilium Reipublicae Genuensis, Genuae, G. Bartoli, 1589). Ricoprì per tre volte i massimi vertici statali: governatore (1594-96), procuratore (1599-1601), ancora governatore dal 1607[1].

Fu protagonista del panorama culturale genovese con la sua attivita di stampatore ed editore, uniti al suo interesse per la ricerca antiquaria e l’erudizione storico-politica. Il suo progetto di compilare una storia di Genova dal 500 al 1528, lo porto a raccogliere molta documentazione che rimase a disposizione degli storici[1].

Si sposo' due volte: intorno al 1585 con Maddalena Viale, morta nel 1586, e nel 1588 con Francesca Franzone, entrambe provenienti da influenti famiglie di nobiltà nuova. Morì a Genova il 19 febbraio 1608[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Calogero Farinella, ROCCATAGLIATA, Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani, su treccani.it, 88 (2017).
  2. ^ Angelo M. G. Scorza e Gabriella Airaldi, Le famiglie nobili genovesi, collana Liguria storica, Ristampa dell'edizione di Genova del 1924, Fratelli Frilli Editore, 2009, ISBN 978-88-7563-460-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calogero Farinella, ROCCATAGLIATA, Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani, 88 (2017), in treccani.it.
  • Angelo Scorza, Le famiglie nobili genovesi, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2009, ISBN 978-88-7563-460-5.
  • A. Ferretto, A. R. notaio, poeta e annalista del Comune di Genova, p. te I-IV, in Il mare: politico, amministrativo, letterario, XIX (1926), 907-910;
  • C. Costantini, La repubblica di Genova, Torino 1987, ad ind.;
  • R. Savelli, Between law and morals: Interest in the dispute on exchanges during the 16th century, in The courts and the development of commercial law, a cura di V. Piergiovanni, Berlin 1987, pp. 79 s., 88-93;
  • C. Bitossi, Il governo dei magnifici, Genova 1990, ad ind.;
  • R. Savelli, Le mani della repubblica. La cancelleria genovese dalla fine del Trecento agli inizi del Seicento, in Studi in memoria di G. Tarello, I, * Milano 1990, pp. 566, 577 s., 587, 598-603
  • A. Roccatagliata, Nuovi documenti su A. R. editore a Genova (1577-1608), in Teca. Testimonianze, editoria, cultura, arte, II (2012), pp. 41-60; Ead., Per una biografia di A. R., in Atti della Società ligustica di storia patria, n.s., LIII (2013), 2, pp. 119-40
  • A. Roccatagliata, Nuovi documenti su A. R. editore a Genova (1577-1608), in Teca. Testimonianze, editoria, cultura, arte, II (2012), pp. 41-60; Ead., Per una biografia di A. R., in Atti della Società ligustica di storia patria, n.s., LIII (2013), 2, pp. 119-40

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN311347921 · ISNI (EN0000 0003 7390 8733 · SBN BVEV017782 · BAV 495/249546 · LCCN (ENn2001037648 · GND (DE1037610962 · BNE (ESXX1419889 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-311347921
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