Annunciazione (Artemisia Gentileschi)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Annunciazione
AutoreArtemisia Gentileschi
Data1630
Tecnicaolio su tela
Dimensioni257×179 cm
UbicazioneMuseo nazionale di Capodimonte, Napoli

L'Annunciazione è un dipinto realizzato da Artemisia Gentileschi nel 1630 e attualmente conservato al Museo nazionale di Capodimonte di Napoli.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto fu realizzato nei primi tempi del soggiorno napoletano di Gentileschi[2] ed è stato identificato come pala d'altare, sebbene non sia chiaro quale fosse la chiesa che lo commissionò.[3] L'opera è stata documentata per la prima volta nella collezione del Cavaliere Francesco Saverio di Rovetta, che la vendette nel 1815.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Due figure fortemente illuminate sono raffigurate all'interno di un ambiente oscuro. La donna, Maria, si trova in piedi sulla destra, mentre si inchina appena e porta la mano destra sul cuore. La figura angelica sulla sinistra, l'arcangelo Gabriele, rappresentata in sontuose vesti color zafferano, si inginocchia mentre nella mano destra tiene un giglio e con la sinistra indica verso l'alto. La luce si riversa dall'alto, ben più sopra delle figure, mentre delle teste alate di cherubini volteggiano. Un piccolo pezzo di carta posto a terra, in basso a destra, contiene la firma dell'artista e la data. Il soggetto dell'opera è il momento esatto in cui l'arcangelo Gabriele annuncia a Maria che lei è scelta per essere la madre di Dio.

Stato di conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto è stato descritto avere una grave abrasione ed una perdita di gran parte delle mezzetinte, con un'intensificazione dei toni scuri, che ha condotto ad un contrasto di tonalità eccessivamente marcato.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ R. Ward Bissell, Artemisia Gentileschi-A New Documented Chronology, su The Art Bulletin, 1968, pp. 157–162, DOI:10.2307/3048529. URL consultato il 4 luglio 2021.
  2. ^ Letizia Treves, Artemisia, London, The National Gallery Company Ltd., 2020, ISBN 1857096568.
  3. ^ R. Ward Bissell, Artemisia Gentileschi : a new documented chronology, in The Art Bulletin, vol. 50, 1968, pp. 153-168.
  4. ^ Immunity From Seizure: Artemisia (PDF), su The National Gallery, London, The National Gallery, London.
  5. ^ Keith Christiansen, Becoming Artemisia: Afterthoughts on the Gentileschi Exhibition, su Metropolitan Museum Journal, 2004, pp. 120–121. URL consultato il 4 luglio 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]