Anghingò (filastrocca)

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Anghingò è il primo verso di una filastrocca in lingua italiana per bambini. È gioiosa, ma senza un particolare senso. Per la sua struttura circolare, come del resto altre filastrocche, può essere ripetuta a piacere.

Testo[modifica | modifica wikitesto]

Quello seguente è il testo di una delle tante versioni; quello che è, in genere, comune a tutte le versioni è l'incipit incomprensibile:

«Anghingò
Tre galline e tre capò
Per andare alla cappella
C'era una ragazza bella
Che suonava il ventitré
Uno due tre.»

Sull'etimologia della parte iniziale di questa filastrocca esiste uno studio del linguista italiano Vermondo Brugnatelli (2003). A seguito di un'analisi basata sulla fonetica storica dell'italiano, egli ha osservato che an ghin gon potrebbe risalire ad epoca latina, quando doveva suonare qualcosa come "HANC HINC HUC". Trattandosi di una "conta", il senso doveva essere "questa (mano) da qui a qua...", il che sarebbe molto appropriato per la gestualità della conta.[1].

Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]

1.

«Anghingò
Tre galline e tre capò
Dove andavano non lo so
Forse andavano al mercato
A comprare il pan pepato
Forse andavano nell'orto
A beccare un porro storto
Forse andavano in città
A studiar che cento bugie
Non fanno una verità
Uno due e tre
Sotto proprio te.»

2.

«Anghingò
Tre galline e tre cappò
Dove andavano vi dirò
Forse andavano al mercato
A comperare un dolce caramellato
Forse andavano nell'orto
A beccare un cane tonto
Forse andavano in città
A studiar che
due per due non fa tre.
Uno due e tre
Sotto proprio a te.»

La filastrocca nell'arte e nello spettacolo[modifica | modifica wikitesto]

La filastrocca è discretamente diffusa e talvolta viene citata, più o meno esplicitamente, in altre espressioni artistiche, dalle canzoni, non solo quelle per l'infanzia (ma anche brani pop/rock), al teatro e alla letteratura:

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vermondo Brugnatelli, Per un'etimologia di am barabà ciccì coccò, su brugnatelli.net.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vermondo Brugnatelli "Per l'etimologia di am barabà ciccì coccò", Lingua e Letteratura [Numero speciale 1983-2003] Milano-Feltre (IULM) 2003, pp. 261–264.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]