Angelo Meda

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Angelo Meda

Sindaco di Como
Durata mandato1988 –
1990
PredecessoreSergio Simone
SuccessoreFelice Bernasconi

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Professioneinsegnante di scuola media

Angelo Meda (...) è un politico italiano, sindaco di Como dal 1988 al 1990.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esponente della Democrazia Cristiana, già assessore all'Urbanistica nella giunta di Sergio Simone,[1] gli succedette come sindaco di Como, restando in carica dal 1988 al 1990.

Dal 1992 al 1995 è stato coinvolto nell'ondata di giustizialismo che ha fatto seguito alle inchieste scaturite nel solco dell'iniziativa conosciuta come Mani Pulite, arrivando anche a patteggiare di fronte ai giudici per accuse che poi si riveleranno infondate.

È stato inoltre indagato per omissione in atti d'ufficio, insieme al suo successore Felice Bernasconi, per la gestione del macello comunale.

In data 28/11/1995 è stato inizialmente condannato dal Tribunale di Como a quattro anni e due mesi per concussione, accusato di aver chiesto, quando era assessore, una tangente di 50 milioni di lire per il rilascio di licenze edilizie. Successivamente però, in data 14/11/1996, con parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Como, la Corte d'Appello di Milano riduceva la condanna, che poi in data 13/11/1997, veniva a sua volta annullata senza rinvio della Corte di Cassazione.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La DC cede dopo 15 anni al PSI il Sindaco di Como, in la Repubblica, 28 luglio 1985, p. 5. URL consultato il 24 febbraio 2014.


Predecessore Sindaco di Como Successore
Sergio Simone 1988 - 1990 Felice Bernasconi