Amberboa

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Amberboa
Amberboa moschata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
SottotribùCentaureinae
InfratribùVolutaria Group
GenereAmberboa
(Pers.) Less., 1832
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
GenereAmberboa
Specie
(Vedi testo)

Amberboa (Pers.) Less., 1832 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza
Amberboa moschata
Acheni
Amberboa moschata

Le specie di questo genere sono piante erbacee glabre annuali o raramente biennali; in genere non sono spinose. Gli steli sono eretti e ramificati alla base. Massima altezza: 20 – 70 cm.[4][5][6]

Sono presenti sia foglie basali (picciolate) che cauline (sessili). Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, hanno una lamina intera o pennatosetta. La forma può essere da lineare a lanceolata. I margini sono dentati o più o meno lobati (foglie basali), oppure interi o appena lobati (foglie cauline).

Le infiorescenze si compongono di capolini solitari, peduncolati (steli sottili) e eterogami (molto raramente soo omogami). I capolini sono formati da un involucro a forma ovoidale (diametro: 12 – 16 mm) composto da brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee (molte) dell'involucro, disposte su più serie in modo embricato, sono di vario tipo: quelle esterne e mediane hanno delle appendici che possono essere brune, piccole, triangolari e scariose e anche spinose; quelle interne hanno appendici oblunghe; i margini sono scabri e gli apici sono ottusi. Il ricettacolo è piatto, privo di pagliette e composto da scaglie setiformi appiattite.

I fiori (molto piccoli) sono tutti del tipo tubuloso.[7] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi. Se i capolini sono eterogami allora sono presenti dei ampi fiori periferici radiati staminoidi e sterili con 5 - 8 lobi.

  • /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla in genere è colorata di violetto, rosa, bianco o giallo. La parte apicale dei lobi è ricurva e più scura.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri e papillosi, mentre le antere, con basi codate, sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[9]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni, con forme obovoido-oblunghe e compresse, sono densamente sericei. La superficie si presenta a coste, a righe o è alveolata, raramente è liscia. Nelle alveole è presente dell'elaisoma. Il pericarpo dell'achenio è sclerificato; alla sommità l'achenio è provvisto di un anello cartilagineo. Il pappo (persistente) è inserito in un anello parenchimatico sulla piastra apicale e in genere è formato da due o più serie di squame. L'ilo è basale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo genere si trovano dall'Anatolia alla Cina occidentale.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[6][13][14][15]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere Amberboa è inserito nel gruppo tassonomico informale Volutaria Group. Questo gruppo composto da 8 generi, nell'ambito della sottotribù Centaureinae e da un punto di vista filogenetico, si trova in posizione "basale", ossia è stato il primo gruppo a separarsi dagli altri generi. In più recenti studi, tuttavia, alcuni generi (Mantisalca), risultano avere delle posizioni più centrale all'interno del gruppo informale Rhaponticum Group.[4][5][6][15]

In passato questo genere era incluso nel grande genere Centaurea. Le specie di Amberboa differiscono da Centaurea per l'achenio con apice dentellato e un evidente bordo attorno alla cicatrice basale dello stesso. Il numero cromosomico di base è inoltre più grande delle specie di Centaurea (s.s.).[3]

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 32.[4]

Elenco delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti 12 specie:[2]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono elencati alcuni sinonimi per questo genere:[2]

  • Amberboi Adans.
  • Amberboia Kuntze
  • Chryseis Cass.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 marzo 2021.
  3. ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 3 marzo 2021.
  4. ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 141.
  5. ^ a b Funk & Susanna, pag. 308.
  6. ^ a b c Herrando et al. 2019.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
  8. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  9. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  10. ^ Judd 2007, pag. 520.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  12. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  13. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 303.
  14. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 138.
  15. ^ a b Barres et al. 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Generi di Asteraceae

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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