Amanita boudieri

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Amanita boudieri
Amanita boudieri
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Sottodivisione Agaricomycotina
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Agaricomycetidae
Ordine Agaricales
Famiglia Amanitaceae
Genere Amanita
Specie A. boudieri
Nomenclatura binomiale
Amanita boudieri
Barla, 1887
Amanita boudieri
Caratteristiche morfologiche
Cappello
semisferico
Imenio
Lamelle
libere
Velo
anello e volva
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Amanita boudieri Barla, 1887 è un fungo basidiomicete della famiglia delle Amanitacee[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Il cappello è di dimensioni di 6–15 cm, prima emisferico, poi piano e infine depresso al centro. L'orlo è festonato. Sulla cuticola sono presenti verruche biancastre, residui del velo generale.[2]

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Le lamelle sono fitte, libere, ineguali, biancastre e con riflessi di color panna e taglio forforaceo.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Il gambo è alto 4–12 cm, ha un diametro di 2–4 cm ed è separabile. È infossato totalmente (o quasi) nel terreno, termina con un bulbo turbinato ed è ricoperto di squame biancastre. La volva è dissociata in anelli, mentre l'anello è membranaceo ed evanescente.[2]

Gleba[modifica | modifica wikitesto]

La gleba è bianca, immutabile e con odore e sapore insignificanti.

Caratteri microscopici[modifica | modifica wikitesto]

Spore

Cilindriche, amiloidi con la sommità arrotondata. Dimensioni: 11-14x5-6 µm.[2]

Basidi
Cistidi

Reazioni chimiche[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questo fungo cresce nella sabbia delle pinete marine mediterranee. Fruttifica in primavera. È una specie rara.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Non commestibile.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Lepidella boudieri (Barla) E.-J. Gilbert & Kühner, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 44(2): 151 (1928)
  • Aspidella boudieri (Barla) E.-J. Gilbert, in Bresadola, Iconogr. Mycol. 27(Suppl. 1): 79 (1941)
  • Aspidella boudieri (Barla) E.-J. Gilbert, in Bresadola, Iconogr. Mycol. 27(Suppl. 1): 79 (1941) f. boudieri
  • Amanita boudieri Barla, Bull. Soc. mycol. Fr. 3: 195 (1887) f. boudieri
  • Amanita boudieri Barla, Bull. Soc. mycol. Fr. 3: 195 (1887) var. boudieri[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Amanita boudieri, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
  2. ^ a b c d Renato Brotzu, Salvatore Colomo, I funghi della Sardegna, Editrice Archivio fotografico sardo, 2009

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renato Brotzu, Salvatore Colomo, I funghi della Sardegna, Editrice Archivio fotografico sardo, 2009

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