Alfonso I delle Asturie

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Alfonso I delle Asturie
Statua di Alfonso I delle Asturie che si trova nel Paseo de la Argentina[1] a Madrid
Re delle Asturie
Stemma
Stemma
In carica739 –
757
PredecessoreFavila
SuccessoreFruela I
Nome completoAlfonso di Pietro
Altri titoliDuca di Cantabria
NascitaCantabria, 705 circa
MorteCangas de Onís, 757
SepolturaSanta grotta di Covadonga
PadrePietro
ConsorteErmesinda
FigliFruela I
Vimarano
Adosinda
Mauregato (illegittimo)
ReligioneCristianesimo

Alfonso I delle Asturie, conosciuto anche come Alonso I delle Asturie, soprannominato il Cattolico (el Católico) (Alfonso anche in spagnolo e in asturiano, Alfons in catalano, Afonso in galiziano e in portoghese, Alifonso in aragonese e Alfontso in basco; Cantabria, 705 circa – Cangas de Onís, 757), è stato il terzo monarca delle Asturie e il primo a denominarsi re, dall'anno 739 al 757.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Alfonso era figlio del duca Pietro di Cantabria e della moglie, una nobile di cui non si conoscono né gli ascendenti né il nome, ma da una lettera del figlio, Alfonso, risulta essere sorella o nipote di Adolfo abate (Adulfo abbati gloriosissimo domino meo et avunculo meo) del monastero Beatæ Mariæ di Covadonga[2], come ci viene confermato sia dallo storico e genealogista spagnolo, Salazar y Castro ricorda come nipote del re Recaredo (Liubigrohona nieta de Recaredo)[3], che la Cronica de Alfonso III[4], la Historia Silense[5] Pietro discende da Recaredo I[6] e il Sebastiani Chronicon[7].
Inoltre Alfonso fu genero del primo monarca delle Asturie, il principe Pelagio, di cui aveva sposato la figlia Ermesinda, come conferma ancora la Historia Silense[6].
Nel passato, Pietro di Cantabria fu ritenuto figlio del re visigoto Ervige, e di Liuvigoto o Liuvigotona, figlia di un precedente re dei Visigoti, Suintila, che sempre Salazar y Castro ricorda come nipote del re Recaredo (Liubigrohona nieta de Recaredo)[3]; secondo la cronaca di Alfonso III invece il figlio di Pietro, Alfonso I delle Asturie, e quindi il duca stesso, discendeva dai re visigoto, Recaredo I e Leovigildo[8]. Anche secondo la Historia Silense Pietro discende da Recaredo I[6].
Oggi questa discendenza è messa in dubbio in quanto, dopo la conquista araba, vi era l'abitudine di inventare discendenze visigote nobili.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Solo dopo la vittoria cristiana nella battaglia di Covadonga, suo padre, Pietro, unì le sue forze con quelle asturiane del principe Pelagio e mandò il figlio primogenito, Alfonso, alla corte asturiana situata a Cangas de Onís, anche se qualche storico riporta che Pietro si era unito a Pelagio, prima di Covadonga[9].

Inoltre suo padre Pietro di Cantabria e il principe Pelagio delle Asturie avevano programmato l'unione dei domini delle rispettive casate, attraverso il matrimonio di Alfonso, figlio di Pietro ed Ermesinda, figlia di Pelagio, avvenuto prima del 737.

Non si conosce la data della morte di suo padre, Pietro di Cantabria, che avvenne qualche anno prima dell'elezione al trono delle Asturie del figlio Alfonso[10], che gli succedette come duca di Cantabria.

Nel 739 il principe delle Asturie Favila, dopo avere governato per soli due anni, morì prematuramente, secondo la leggenda, a causa delle ferite che aveva riportato nella lotta con un orso, che aveva affrontato durante una partita di caccia con il solo coltello[11]. La morte causata dall'orso viene confermata da tutte le cronache[7][4] e anche la CRONICA ROTENSIS[12], che il CHRONICON ALBELDENSE[13].
La cosa più probabile fu invece che fu un assassinato dalla nobiltà che poté eleggere un nuovo principe[11]: suo cognato Alfonso, duca di Cantabria, sposato con sua sorella Ermesinda, che divenne re del Regno delle Asturie con il nome di Alfonso I, come viene confermato da tutte le cronache[13],[7][4][12] che, per il primo, usò il titolo re, dopo avere riunito le terre ereditate in Cantabria, ricevute da suo padre alle Asturie ereditate attraverso sua moglie come riporta il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia[14].

Mappa della penisola iberica verso il 750.
Regno delle Asturie
Asturie

Alfonso I
Fruela I
Figli
Aurelio
Silo con Adosinda
Mauregato
Bermudo I
Figli
Alfonso II
Ramiro I
Figli
Ordono I
Figli
Alfonso III
Figli
Fruela II
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Con il suo regno si avviò l'opera di Reconquista, e, approfittando delle lotte interne fra gli Arabi, assieme al fratello Fruela liberò parecchie zone dalla presenza mussulmana, e, durante queste campagne di riconquista non poche città e borghi rimasero deserti per via della strategia di difesa che i liberatori dovettero mettere in atto, la quale prevedeva ovviamente l'uccisione dei guerrieri musulmani, allontanamento degli ex-dominatori e il trasferimento degli abitanti cristiani in terre più a nord, maggiormente sicure dagli attacchi dei predoni islamici, come conferma la Cronica de Alfonso III[15]. Questo modo di procedere si rivelò efficace poiché l'unità religiosa consolidò i territori liberati ed eliminò il rischio di sanguinose rappresaglie musulmane.[16].
Anche lo storico Rafael Altamira riporta che Alfonso I fece scorrerie in Galizia, Cantabria e Leon[17]; i Berberi che occupavano la zona Nord-Occidentale della penisola iberica, in quegli anni si erano ribellati all'autorità centrale di Cordova, come riporta la Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, Intitulée Al-Bayano'l-Mogrib[18], per cui la Galizia ed il León erano divenute terre di conquista, spingendosi fino a La Rioja, senza poterla però ripopolare[19].

Anche durante gli ultimi anni del suo regno Alfonso I non ebbe problemi dall'ultimo Wali di al-Andalus, Yusuf ibn Abd al-Rahman al-Fihri, che era sempre alle prese con sollevazioni varie e dovette combattere ʿAbd al-Raḥmān I ibn Muʿāwiya[19], il primo emiro, indipendente dal califfato di Damasco.

Alfonso I morì nel 757 di morte naturale sia secondo la Cronica de Alfonso III, dopo diciotto anni di regno (Regnauit annos XVIII. Vitam feliciter in pace finiuit)[20], il CHRONICON ALBELDENSE (Morte propria decessit)[13] e la CRONICA ROTENSIS(Vixit in regno a. XVIII. Morte propria discessit)[21] mentre il Chronicon Compostellani riporta che regnò 19 anni, 1 mese e 1 giorno[22].
Alla sua morte, il regno delle Asturie comprendeva la Galizia, il nord del León, le Asturie, la Rioja sino a Burgos e arrivava fino a Santander. Mentre la frontiera musulmana correva lungo la linea Coimbra-Pamplona passando per Tudela; fra queste due linee i territori erano sempre oggetto di contese[17].
Anche il Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus riporta che, nel 756, la frontiera musulmana correva lungo la linea Coimbra-Pamplona, passando per Coria, Talavera, Madrid, Guadalajara, Medinaceli, Tudela, Huesca e Girona, e che questa frontiera rimase pressoché inalterata per circa tre secoli[23].

Alfonso I fu tumulato nella chiesa di Santa Maria a Covadonga (Santa grotta di Covadonga), come riporta il Sebastiani Chronicon[24].
Gli succedette il figlio primogenito Fruela, come riporta il Sebastiani Chronicon[25].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Alfonso aveva sposato Ermesinda, figlia di Pelagio, come riportato sia dal CHRONICON ALBELDENSE (Bermisindam, Pelagii filiam, Pelagio pnecipiente, accepit)[13] e dalla Historia Silense (Hermesindam Pelagii filiam in coniugium accepit)[6]. Alfonso da Ermesinda ebbe tre figli[26][27]:

  • Fruela I (circa 722-768), re delle Asturie dal 757 alla morte[25]
  • Vimarano (?-765), secondogenito, che fu ucciso dal fratello, il re Fruela I, invidioso del consenso che il fratello stava raccogliendo, come riporta la Cronica de Alfonso III[28]
  • Adosinda (?-?), sposò Silo delle Asturie, divenendo regina delle Asturie, come riporta la Cronica de Alfonso III[29]; nel 783, rimasta vedova si ritirò in convento.

Alfonso ebbe un altro figlio da una schiava, come conferma il Sebastiani Chronicon (de serva tamen nati)[30]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La statua di Alfonso I delle Asturie, che si trova nel viale dell'Argentina, popolarmente detto Paseo de las estatuas, nel Parco del Retiro di Madrid; è una delle statue di monarchi spagnoli commissionate per la decorazione del Palazzo reale di Madrid durante il regno di Ferdinando VI. L'idea iniziale era di usarle per adornare la cornice del palazzo; scolpite da Giovanni Domenico Olivieri (1706–1762) e Felipe de Castro (1711–1775), non furono mai collocate nelle posizioni per cui erano state scolpite, ma furono piazzate in altri luoghi della città: Plaza de Oriente, parco del Retiro, porta di Toledo. Alcune furono posizionate in altre città.
  2. ^ (LA) #ES España sagrada. Volumen 37, Apendix IV, pag. 304
  3. ^ a b (ES) #ES Historia Genealógica de la Casa de Lara, La casa real de los Godos, pag 45
  4. ^ a b c (LA) #ES Cronica de Alfonso III, item 10, pagg. 67 e 68
  5. ^ La Historia Silense è una cronaca medioevale della penisola iberica, scritta in latino, che riguarda il periodo dei Visigoti e arriva sino al primo anno di regno di Alfonso VI, re di León dal 1065 al 1072 e re di León (incluso il regno di Galizia) e Castiglia dal 1072.
  6. ^ a b c d (LA) #ES Historia Silense, pag. 22
  7. ^ a b c (LA) #ES España sagrada. Volumen 13, Sebastiani Chronicon, pag. 484
  8. ^ (LA) #ES Cronica Alfonso III, pag. 18, nº 2
  9. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Pedro
  10. ^ (ES) #ES La web de las biografias - Pedro. Duque de Cantabria (ss VII-VIII)
  11. ^ a b (ES) #ES La web de las biografias - Favila o Fafila. Rey de Asturias (¿-739)
  12. ^ a b (LA) #ES CRONICA ROTENSIS, pag. 21, nº 12
  13. ^ a b c d (LA) #ES Anastasii abbatis opera omnia, CHRONICON ALBELDENSE, colonna 1137 A
  14. ^ (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Alfonso I
  15. ^ (LA) #ES Cronica de Alfonso III, item 10, pagg. 68 e 69
  16. ^ Il ripopolamento di parte di queste terre comincerà comunque a essere realizzato cento anni più tardi con genti della Cantabria: i cosiddetti Foramontani, in quanto provenivano da una regione al di là dei monti (secondo un'altra versione, custodi di una terra forestiera).
  17. ^ a b Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 478
  18. ^ (FR) #ES Histoire de l'Afrique et de l'Espagne, Intitulée Al-Bayano'l-Mogrib,pag. 56
  19. ^ a b (ES) #ES La web de las biografias - Alfonso I. Rey de Asturias (739-757)
  20. ^ (LA) #ES Cronica de Alfonso III, item 10, pag. 70
  21. ^ (LA) #ES CRONICA ROTENSIS, pag. 21, nº 14
  22. ^ (LA) #ES España sagrada. Volumen 23, Chronicon Compostellani, pag. 325
  23. ^ (EN) #ES Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus, pag. 29
  24. ^ (LA) #ES España sagrada. Volumen 13, Sebastiani Chronicon, pag. 485, item 14
  25. ^ a b (LA) #ES España sagrada. Volumen 13, Sebastiani Chronicon, pag. 485, item 16
  26. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of ASTURIAS 718-914 - ALFONSO
  27. ^ (EN) #ES Genealogy: Iberia 2 - Alfonso I "el Catolico"
  28. ^ (LA) #ES Cronica de Alfonso III, item 16, pag. 72
  29. ^ (LA) #ES Cronica de Alfonso III, item 18, pag. 72 e 73
  30. ^ a b (LA) #ES España sagrada. Volumen 13, Sebastiani Chronicon, pag. 487, item 19

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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Favila 739-757 Fruela I
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