Alessandro D'Anna

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Alessandro D'Anna (Palermo, 1746Napoli, 15 settembre 1810) è stato un pittore e decoratore italiano, figlio del più noto artista Vito D'Anna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Palermo dal matrimonio di Vito D'Anna con Luigia Sozzi, figlia di Olivio Sozzi,[1] crebbe artisticamente al fianco del padre e di Alessandro Vasta.

È conosciuto per i suoi quadri di paesaggi e le sue vedute e per le sue gouache di costumi tradizionali napoletani. Nella sua pittura usava toni accesi e marcava accuratamente i personaggi.

Dagli anni ottanta del XVIII secolo si trasferì definitivamente a Napoli.

Eruzione del Vesuvio del 1794, con la processione dell'Immacolata

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Eruzione dell'Etna del 1766
  • Eruzione dell'Etna del 1766, 1770, incisione colorata.
  • Sfilata di carri allegorici a Napoli, 1774.
  • Eruzione del Vesuvio dell'8 agosto 1779 con la processione dell'Immacolata.
  • Donna di San Tammaro (o Donna Tammarese), 1785, olio su tela, Palazzo Pitti, Firenze: rappresenta la donna di S. Tammaro (Donna Tammarese). La donna è vestita in abito tradizionale da festa e accanto c'è un ragazzo seduto su una roccia con un cagnolino. Gli abiti della donna e del ragazzo sono tipici della tradizione contadina, il pittore non si limitò a disegnare la donna e il ragazzo ma sullo sfondo raffigurò la chiesa parrocchiale di San Tammaro (non corrispondente a quella di oggi). Oltre che nel quadro la donna tammarese fu raffigurata anche in alcune porcellane.
  • Festa in una locanda a Mergellina, 1790.
  • Dal 1786 al 1789 realizzò con il fratello Olivio una serie di costumi popolari di Napoli, poi incisi nel 1791.
  • Uomo dell'Abruzzi, gouache, 220 cm x Nombre 175 cm.
  • Veduta del lago di Celano, nell'Apruzzo, realizzato nel 1795 (Museo delle belle arti di Budapest)
  • Poltroneria di Napoli, coppia di tondi.
  • Donna di Venafri.
  • Donna di Traetto vista da Garigliano.
  • Donna di Smaria di Capua.
  • Ritratto di giovane donna con ramo.
  • L'ultima opera firmata, Festa napoletana, risale al 1796.

Acireale[modifica | modifica wikitesto]

Alcune sue opere sono custodite presso la Biblioteca e pinacoteca Zelantea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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