Aleksandr Dmitrievič Protopopov

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Aleksandr Dmitrievič Protopopov

Ministro degli Interni
Durata mandato16 settembre 1916 –
28 febbraio 1917
MonarcaNicola II
PredecessoreAleksandr Alekseevič Chvostov
SuccessoreGeorgij Evgen'evič L'vov (Governo Provvisorio Russo)

Dati generali
Partito politicoPartito ottobrista

Aleksandr Dmitrievič Protopopov (in russo Алекса́ндр Дми́триевич Протопо́пов?; Simbirsk, 16 dicembre 1866Pietrogrado, 27 ottobre 1918) è stato un politico russo del partito ottobrista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Proveniente da una ricca famiglia di proprietari terrieri di Simbirsk, Aleksandr Protopopov fu Maresciallo della nobiltà di Korsunsk Uezd nel 1912 e di Simbirsk nel 1916, e membro della Terza e della Quarta Duma.

Fu presidente della Duma dal 1914 al 1916, e Ministro degli Interni dal 16 settembre 1916 al 28 febbraio 1917.

Continuò le politiche reazionarie del suo predecessore Boris Stürmer e rimase al potere grazie al sostegno dell'imperatrice Alessandra, che gli conservò il posto nonostante le proteste contro di lui e le ripetute richieste di dimissioni fattegli dallo zar Nicola II.

Dopo la caduta dei Romanov, causata dalla rivoluzione di febbraio, fu arrestato e imprigionato, fino a quando i bolscevichi non lo giustiziarono, nel 1918.

Commento di Marescotti[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Aldovrandi Marescotti, nel suo libro Guerra diplomatica, trascrive il diario che tenne durante la sua partecipazione alla missione interalleata in Russia del febbraio 1917: il 2 febbraio, giorno in cui lo incontrò per la prima volta, ad una cena tenutasi in una casa privata, scrive:

«Ha occhi mobilissimi, come febbrili; gesti talora quasi femminei; movimenti che vogliono essere rapidi, ma sembrano a volte impacciati, come se egli avesse una catena di forzato ai piedi. Pare sia affetto da paralisi progressiva. A me fa effetto di uomo straordinariamente nervoso, eccitabile, impulsivo, pericoloso.[1]»

Il 4 febbraio, giorno in cui dette un pranzo alla Commissione commerciale italiana, Marescotti scrive:

«[Protopopov] dichiarò che non ritiene probabili disordini interni della Russia; ma che ad ogni modo Nazione ed Esercito vogliono la guerra sino alla vittoria definitiva, e che la situazione interna non potrà pregiudicare questo obiettivo. Si parla con insistenza della possibilità che Protopopov ottenga lo scioglimento della Duma a lui contraria, e faccia le elezioni.[2]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marescotti, pp. 97-98.
  2. ^ Marescotti, p. 101.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN58627607 · ISNI (EN0000 0000 3896 3081 · LCCN (ENno00070482 · BNF (FRcb161942983 (data) · J9U (ENHE987007461138305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no00070482