Aisha Abd al-Rahman

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Aisha Abd al-Rahman

Aisha Abd al-Rahman (in arabo عائشة عبد الرحمن? ʻĀʾishah ʻAbd al-Raḥman; Damietta, 18 novembre 1913Il Cairo, 1º dicembre 1998) è stata una scrittrice, editrice e docente egiziana che pubblicò sotto lo pseudonimo di Bint al-Shāṭiʾ (in arabo بِنْت ٱلشّاطِئ?).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nata il 18 novembre 1913 a Damietta nell'omonimo governatorato, in Egitto[1], dove suo padre insegnava presso l'Istituto religioso. Quando aveva dieci anni, sua madre, sebbene analfabeta, la iscrisse a scuola mentre suo padre era in viaggio. Sebbene suo padre si oppose, sua madre in seguito mandò Aisha a Mansura per continuare gli studi. Successivamente Aisha studiò arabo all'Università del Cairo conseguendo la laurea nel 1939 e un master nel 1941.

Nel 1942 Aisha iniziò a lavorare come ispettore per l'insegnamento della letteratura araba per il Ministero della Pubblica Istruzione egiziano. Ha conseguito il dottorato di ricerca con lode nel 1950 ed è stata nominata professoressa di letteratura araba presso l'Università di 'Ayn Shams[2].

Ha scritto narrativa e biografie delle prime donne musulmane nonché critica letteraria[3]. Fu la seconda donna moderna a intraprendere l'esegesi del Corano. Non si considerava femminista, ma le sue opere riflettono la convinzione che le autrici siano più capaci di analizzare le storie di vita delle donne rispetto agli autori uomini, perché gli uomini "ignorano l'istinto femminile"[4].

Durante la sua vita, 'Āʾishah 'Abd al-Raḥman è stata riconosciuta per i suoi successi che le sono valsi numerosi premi. Nel 1987 ha ricevuto il Premio di Stato dal governo egiziano. Nel 1994 è stata co-vincitrice, insieme a Widād Al-Qāḍī, del Premio internazionale King Faisal per la letteratura araba[5] .

Era sposata con lo sceicco Amin el-Khouli, suo insegnante all'Università del Cairo durante gli anni universitari. Morì di infarto in seguito ad un ictus al Cairo[6]. Donò tutta la sua biblioteca a scopi di ricerca e nel 1985 fu costruita una statua in suo onore al Cairo.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Autrice di "più di quaranta libri e cento articoli", le sue pubblicazioni più importanti includono:

  • La campagna egiziana (1936)
  • Il problema del contadino (1938)
  • Il segreto della spiaggia e il padrone della tenuta: la storia di una donna peccatrice (1942)
  • Nuovi valori nella letteratura araba (1961)
  • Poetesse arabe contemporanee (1963)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Obituary: Aisha Abdul-Rahman, in The Independent, 15 dicembre 1998 (archiviato il 27 maggio 2016).
  2. ^ Melanie Parry,, Larousse Dictionary of Women, Larousse, 1996.
  3. ^ Joseph T. Zeidan, Arab Women Novelists: The Formative Years and Beyond, State University of New York Press, 1995.
  4. ^ Ruth Roded, Bint al-Shati’s Wives of the Prophet: Feminist or Feminine?, in British Journal of Middle Eastern Studies, vol. 33, n. 1, maggio 2006, pp. 51–66, DOI:10.1080/13530190600603915.
  5. ^ Jūzīf Zaydān, Maṣādir al-adab al-nisāʾī fī al-ʻālam al-ʻArabī al-ḥadīth: 1800-1996, in Beruit: al-Muʾassasah al-ʻArabīyah lil-Dirāsāt wa-al-Nashr, vol. 2, 2013, p. 1194).
  6. ^ Prominent Egyptian Islamic writer, Abdul-Rahman dies at 85, Associated Press, 2 dicembre 1998.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN252068229 · ISNI (EN0000 0000 8093 0232 · LCCN (ENnr92039782 · GND (DE124294790 · BNF (FRcb11283769x (data) · J9U (ENHE987007303347105171 · NDL (ENJA00461978 · WorldCat Identities (ENlccn-nr92039782