Agrizio di Treviri

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Sant'Agrizio di Treviri
 

Vescovo

 
Nascitaprima del 314
MorteTreviri, 13 gennaio 332
Venerato daChiesa cattolica, Chiese ortodosse
Ricorrenza13 gennaio
Patrono didiocesi di Treviri, falegnami, muratori, pasticcieri, fabbri, sarti e macellai

Agrizio di Treviri, in tedesco Agritius o anche Agricius (prima del 314Treviri, 13 gennaio 332), è stato il 5º vescovo di Treviri ed è venerato come santo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Egli fu in realtà il primo vescovo di Treviri di cui esistano prove storiche e la tradizione vuole che la sua nomina sia dovuta direttamente a sant'Elena, la madre dell'imperatore Costantino il Grande.

Sempre secondo la tradizione, sant'Elena avrebbe affidato a lui le reliquie dell'apostolo Mattia, insieme alla cosiddetta Sacra Tunica, la tunica priva di cuciture che vestiva Gesù e della quale i soldati di guardia alla Croce s'impossessarono tirando a sorte colui cui sarebbe toccata. (Vangelo secondo Giovanni, 19, 23 e segg.)

Agrizio morì a Treviri e la sua salma venne successivamente inumata nella chiesa dell'Abbazia di San Massimino. Scavi archeologici hanno confermato che il primo Duomo di Treviri risale a quei tempi.

Egli sottoscrisse gli atti del Concilio di Arles (314).

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Venne considerato santo poco dopo la morte e la sua memoria liturgica cade il 13 gennaio.

Agrizio è il santo patrono della diocesi di Treviri, oltre che dei falegnami, dei muratori, dei pasticcieri, dei fabbri, dei sarti e dei macellai.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Jakob Torsy: Lexikon der deutschen Heiligen. Köln 1959.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo di Treviri Successore
San Materno
circa 300
314 - 332 San Massimino
332 - 349
Controllo di autoritàVIAF (EN308710968 · GND (DE1051150728