Aerangis thomsonii

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Aerangis thomsonii
Aerangis thomsonii
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùVandeae
SottotribùAngraecinae
GenereAerangis
SpecieA. thomsonii
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseLiliidae
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùVandeae
SottotribùAngraecinae
GenereAerangis
SpecieA. thomsonii
Nomenclatura binomiale
Aerangis thomsonii
(Rolfe) Schltr., 1918
Sinonimi

Angraecum thomsonii
Rolfe, 1897

Aerangis thomsonii (Rolfe) Schltr., 1918 è una pianta della famiglia delle Orchidacee, diffusa in Africa Orientale.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una orchidea epifita, con fusto legnoso, a crescita monopodiale, che può raggiungere la lunghezza di 1 m, e numerose foglie ligulate, di colore verde scuro, lunghe 8–28 cm.[2][3][4]
L'infiorescenza, pendente, lunga sino a 30 cm, si origina dall'ascella foliare, e comprende da 4 a 10 fiori di colore bianco; dalla base del labello si diparte uno sperone lungo 10 cm. I fiori si aprono nelle ore notturne ed emanano un forte odore simile a quello della vaniglia.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Al pari di molte altre Angraecinae, Aerangis thomsonii si riproduce per impollinazione entomofila da parte di farfalle notturne della famiglia Sphingidae; nel caso specifico è stata chiamata in causa quale insetto pronubo la falena Coelonia fulvinotata, la cui spirotromba ha una lunghezza comparabile a quella dello sperone del fiore.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa in Etiopia, Kenya, Tanzania e Uganda.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Aerangis thomsonii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22 marzo 2021.
  2. ^ (EN) Aerangis thomsonii, su Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 9 aprile 2014.
  3. ^ a b (EN) Martins DJ and Johnson SD, Hawkmoth pollination of aerangoid orchids in Kenya, with special reference to nectar sugar concentration gradients in the floral spurs, in Am. J. Bot., vol. 94, n. 4, 2007, pp. 650-659.
  4. ^ (EN) La Croix I., African Orchids in the Wild and in Cultivation, Timber Press, 2009, ISBN 978-1-60469-121-4.

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