Adelmo Damerini

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Adelmo Damerini (Carmignano, 11 dicembre 1880Firenze, 11 ottobre 1976[1]) è stato un musicologo e compositore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque da Guido e da Clotilde Mugnai.

Laureatosi in Lettere e filosofia nel 1917, si trasferì quindi a Bologna per specializzarsi nello stesso anno in composizione presso il Liceo musicale.[2] Contemporaneamente collabora come musicologo con riviste culturali come La Tempra e l'Amico dei musicisti di Perugia[3].

È stato insegnante all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, professore di letteratura poetica e drammatica a Palermo, docente di storia della musica a Parma, dove, ottenne l'incarico di direttore del Dipartimento Musicale della Biblioteca Palatina;[4] infine dal 1932 al 1962 insegnò storia della musica al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, di cui diresse anche la biblioteca.[5]

Fece parte del gruppo rinnovatore che negli anni venti fu guidato da Casella e Malipiero.[5]

Membro dell'Associazione internazionale delle biblioteche musicali, ne assunse la direzione della sezione italiana dal 1960.

Tra le sue composizioni principali vanno annoverate una Messa a due voci con accompagnamento di archi e organo (1909), una Humoresque per orchestra (1912) e varia musica sacra e da camera, liriche per canto e pianoforte, tra cui spicca Tanka (pubblicata da Casa Ricordi), sugli antichi, omonimi componimenti poetici giapponesi.

Ha collaborato con varie riviste musicologiche, tra cui La Nuova Musica di Firenze e La Prora, ed è stato critico musicale del periodico La Tempra, dei quotidiani Il Tempo di Roma, L'Ora di Palermo (1923-26), il Corriere emiliano di Parma (1926-31), Il Telegrafo di Livorno (1933-37), Avanti! di Firenze (1947-52), La Nazione di Firenze (1956-64).[5]

Lavori musicologici[modifica | modifica wikitesto]

Monografie[modifica | modifica wikitesto]

  • Origine e svolgimento della sinfonia, Padova 1919
  • Introduzione al perfetto ascoltatore di musica, Perugia, 1927
  • Il Regio Conservatorio di musica Luigi Cherubini di Firenze, Le Monnier, Firenze, 1941
  • Classicismo e romanticismo nella musica, Monsalvato, Firenze, 1942

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

  • L'emozione musicale (preliminari al saper sentire), in «La rassegna musicale», XXIII, 1953, pp. 225–234
  • Lorenzo Perosi, Bietti, 1953
  • L'oratorio musicale nel seicento dopo Carissimi, «Rivista musicale italiana», LV, 1953, pp. 149–163
  • La partitura dell'"Ercole in Tebe" di Jacopo Melani (1623-1676), in «Bollettino storico pistoiese», XIX, 1917, p. 45

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BNCF - La Biblioteca - Sala musica - Fondo Damerini, su bncf.firenze.sbn.it. URL consultato il 18 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2019).
  2. ^ aib.it, http://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/damerini.htm.
  3. ^ L'Amico dei Musicisti il primo periodico musicale dedicato alle Bande ed ai loro Maestri, su editricetitobelati.it.
  4. ^ Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 170.
  5. ^ a b c Adelmo Damerini, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Damerini, Adelmo, in «Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti», II, Torino, UTET 1985
  • Bianca Maria Antolini, Damerini Adelmo, in «Dizionario biografico degli Italiani», XXXII, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana 1986

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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