Achab (rivista)

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«Achab è il capitano della nave Pequod, il protagonista del famoso romanzo Moby Dick scritto da Melville. L'ossessione per la balena è l'ossessione della forma e della letteratura come parte costituente la vita. Insomma un demone da esorcizzare, una parte di noi con la quale fare i conti, e di cui la scrittura si nutre, mentre la rigenera.»

Achab
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàsemestrale
Genereletteratura, critica letteraria, illustrazione, arte visiva, teatro, cinema, poesia, musica
Fondazionegennaio 2013
SedeNapoli
Diffusione cartaceanazionale
Sito webwww.isoladellevoci.it/
 

Achab[1], è una rivista letteraria illustrata semestrale (Ad est dell'equatore ed.) fondata e diretta dallo scrittore e critico Nando Vitali[2]. Nasce a Napoli nel 2013, dall'incontro di artisti, critici, scrittori, poeti e giornalisti italiani e internazionali con l'idea di un progetto corale.[3] La redazione è formata da: Giuliana Vitali (caporedattrice); Athos Zontini (narrazioni), Andrea Di Consoli, Andrea Carraro, Emilia Santoro, Alexandro Sabetti. Comprende diverse sezioni: "L'editoriale" a cura di Nando Vitali; "Terra in vista" (saggi critici); "L'inchiesta"; "Narrazioni"; "La città di k" (Poesia); "Graphic novel". Ogni numero si arricchisce di ulteriori sezioni come Musica, Teatro, Cinema, Fotografia, Illustrazione. Dal primo al quinto numero, la rivista si è avvalsa della collaborazione di una redazione romana a cura di Andrea Caterini, Paolo Del Colle, Salvatore Santorelli, Arnaldo Colasanti) e di una redazione milanese a cura di Sara Calderoni (Fabrizio Elefante, Giuseppe Munforte, Franz Krauspenhaar, Cristina Mesturini). La direzione artistica a cura di Maria Rosaria Vado fino a giugno 2021.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Achab, scritture solide in transito (volume 1, La critica letteraria, ed. Compagnia dei Trovatori, 2013)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 2, I cento anni di Albert Camus, ed. Compagnia dei Trovatori, 2013)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 3, Il sacro, ed. Compagnia dei Trovatori, 2014)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 4, La patria, il viaggio di Enea, ed. Compagnia dei Trovatori, 2014)
  • I quaderni di Achab (le città nascoste: Roma, ed. Compagnia dei Trovatori, 2015)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 5, Il bene, dai conversari di Achab, ed. Marco Saya, 2015)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 6, Nuovi media. Miti e scritture al tempo di Internet, dai Conversari di Achab, ed. Marco Saya, 2016)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 7, Il racconto del Sud, dai Conversari di Achab, ed. Ad est dell'equatore, 2017)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 8, Il racconto del Sud - seconda parte -, dai Conversari di Achab, ed. Ad est dell'equatore, 2017)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 9, Il racconto del Sud - terza parte (La favola) -, dai Conversari di Achab, ed. Ad est dell'equatore, 2018)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 10, Il Romanzo, dai Conversari di Achab, ed. Ad est dell'equatore, 2019)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 11, La musica, dai Conversari di Achab, ed. Ad est dell'equatore, 2021)
  • Achab, scritture solide in transito (volume 12, Pier Paolo Pasolini, ed. Ad est dell'equatore, Marzo 2022), con i contributi di Erri De Luca e Ascanio Celestini
  • Achab, scritture solide in transito (volume 13, Gli occhi di Argo. Sul carcere, ed. Kulturjam, in uscita febbraio 2024), con i contributi di Erri De Luca e un inedito di Charles Simić

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ “Riviste letterarie italiane”, su illibraio.it.
  2. ^ “Achab”, una rivista semestrale per non perdere mai la rotta nel mare aperto della cultura, su lospettacoliere.it. URL consultato il 28 aprile 2017.
  3. ^ Achab la nuova rivista letteraria napoletana, su lapilli.eu. URL consultato il 28 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]