Accordo di Bali

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dichiarazione ministeriale di Bali
ContestoDoha Round
Firma7 dicembre 2013
LuogoBali, Indonesia
voci di trattati presenti su Wikipedia

L'accordo di Bali detto anche Pacchetto di Bali è un accordo su una serie di questioni destinate a semplificare gli scambi, consentire ai paesi in via di sviluppo più opzioni per garantire la sicurezza alimentare, incrementare il commercio e l'aiuto allo sviluppo dei paesi meno sviluppati adottato l'8 dicembre 2013, a Bali, in chiusura della nona conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC)[1].

Approvato all'unanimità e firmato da 160 paesi è qualificato di "storico"[2]: è il primo accordo dalla creazione della stessa organizzazione avvenuta nel 1995. In un rapporto pubblicato dal Peterson Institute for International Economics[3][4], il pacchetto di misure dovrebbe creare 1000 miliardi di dollari di ricchezza in più e 21 milioni di posti di lavoro. Da parte loro, i sindacati restano cauti [5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nona conferenza ministeriale dell'OMC, su wto.org. URL consultato il 12 dicembre 2013.
  2. ^ La Stampa: Wto, firmata intesa storica sugli scambi commerciali, su lastampa.it. URL consultato il 12 dicembre 2013.
  3. ^ (EN) Report to the ICC Research Fondation – Payoff from the trade world agenda 2013: (PDF), su piie.com. URL consultato il 12 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2013).
  4. ^ Amin, M. and Haidar, J.I., 2013. "Trade Facilitation and Country Size," Policy Research Working Paper Series 6692, The World Bank
  5. ^ Confine On line: L’Osservatorio italiano sul commercio internazionale pubblica una prima analisi dell’accordo WTO di Bali, su confinionline.it. URL consultato il 12 dicembre 2013.