Acanthephyra purpurea

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Acanthephyra purpurea
Immagine di Acanthephyra purpurea mancante
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
SuperordineEucarida
OrdineDecapoda
SottordinePleocyemata
InfraordineCaridea
SuperfamigliaOplophoroidea
FamigliaAcanthephyridae
GenereAcanthephyra
SpecieA. purpurea
Nomenclatura binomiale
Acanthephyra purpurea
A. Milne-Edwards, 1881
Sinonimi

Acanthephyra abyssorum
Filhol, 1885
Acanthephyra parva paucidens
Coutière, 1905
Hoplocaricyphus similis
Coutière, 1907
Miersia agassizii
Smith, 1882

Acanthephyra purpurea A. Milne-Edwards, 1881 è un gamberetto pelagico appartenente alla famiglia Acanthephyridae[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo con una colorazione che varia dal marrone al rosso-rosa intenso. Il rostro è allungato e dentellato[2]. Le appendici sono dotate di fotofori[3]. La sua lunghezza media è intorno ai 10 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si sposta verso la superficie avvicinandosi ai 200 m di profondità durante la notte[3].

Parassiti[modifica | modifica wikitesto]

Può presentare un parassita esterno, l'isopode Holophryxus acanthephyrae[1].

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

È spesso preda di delfini (Stenella coeruleoalba) e pesci come Beryx decadactylus[4].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie tipica di acque profonde, fino a 1000 m di profondità[2]. Proviene da mare del Nord, oceano Pacifico, oceano Pacifico[5], oceano Atlantico e mar Mediterraneo[6], dove è piuttosto comune[2]. Si trova soprattutto lungo le coste di Giappone[3], Marocco, Grecia, Portogallo, Azzorre, Spagna, Canarie, Irlanda, Regno Unito, Guinea-Bissau, nel golfo del Messico e nel golfo di Biscaglia[1].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Non è di elevato interesse commerciale ma in Giappone viene pescato abbastanza frequentemente[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) De Grave, S.; Fransen, C. (2014), Acanthephyra purpurea, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ a b c Rupert Riedl, p. 436.
  3. ^ a b c d e Lindsay G. Ross, p. 19.
  4. ^ Organisms Preying on Acanthephyra purpurea, su SeaLifeBase. URL consultato il 12 luglio 2014.
  5. ^ (EN) Sea M. van Couwelaar, Zooplankton and Micronekton of the North: Acanthephyra purpurea, su Marine Species Identification Portal. URL consultato il 12 luglio 2014.
  6. ^ (EN) Acanthephyra purpurea, su OBIS. URL consultato il 12 giugno 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]