Abubakar Shekau

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Abubakar Shekau
NascitaYobe, 14 luglio 1974
MorteMaiduguri, 20 maggio 2021
Dati militari
Forza armata Boko Haram
Stato Islamico
Anni di servizio2002 - 2021
GradoComandante supremo
GuerreInsurrezione di Boko Haram
CampagneDisordini in Nigeria del 2009
Offensiva in africa occidentale del 2015
Raid in Niger del 2015
Campagna del bacino del Ciad
BattaglieRaid del gennaio 2015 su Kolofata
Battaglia della foresta di Sambisa
Comandante diBoko Haram
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Abubakar Shekau, noto con il nome di battaglia di Darul Tawheed (Yobe, 14 luglio 1974Maiduguri, 20 maggio 2021), è stato un terrorista e guerrigliero nigeriano, leader islamico del gruppo terroristico Boko Haram.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella Repubblica del Niger o in un villaggio dello Yobe in Nigeria, al 2012 la sua età non era chiara; si va dai 34 ai 43 anni, in base alle diverse fonti.[1] Era conosciuto con lo pseudonimo di Darul Tawheed ("la casa del monoteismo") (in arabo دار التوحيد?) ed è stato un leader islamico del gruppo guerrigliero Boko Haram.[2][3] Era collaboratore del fondatore del gruppo, Ustaz Mohammed Yusuf, ucciso nel 2009. Le autorità nigeriane credevano che Shekau fosse stato ucciso nel 2009 durante gli scontri tra le forze di sicurezza nigeriane ed i militanti di Boko Haram, finché nel luglio 2010 non apparve in un video acclamato come nuovo leader del gruppo. In questa registrazione, Shekau fa sapere di essere stato ferito, ma che è sopravvissuto all'attacco.[3]

Profilo[modifica | modifica wikitesto]

Shekau era un teologo e terrorista che studiò l'Islam da un tradizionale prete musulmano. Descritto come tranquillo e brillante studioso, adottò sempre un modesto stile di vita.[4] "Parla, quando lo fa, senza paura." ha riferito Ahmed Salkida, un giornalista autorizzato ad intervistare i membri di Boko Haram.[5]

Nei videomessaggi che spesso pubblicò on-line, si vantava della sua invincibilità, derideva i vari eserciti sulle sue tracce ed affermava che egli "non può essere fermato" e "non può morire se non per volontà di Allah". Si è vantato spesso di essere in possesso di carri armati ed altri veicoli da combattimento. Citava spesso i versetti del Corano nei suoi video.[6]

Nel giugno 2012 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti segnalò Shekau come un terrorista e quindi congelò tutti i suoi beni negli Stati Uniti.[7]

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti mise su di lui una taglia di $ 7 milioni, mentre il governo nigeriano ne stabilì una di 50 milioni, per la sua cattura, facendolo diventare il ricercato più importante d'Africa.[8]

Shekau sopravvisse spesso ad attacchi ed attentati alla sua vita da parte delle forze speciali nigeriane.[3] È considerato responsabile del rapimento di oltre 200 studentesse nell'aprile 2014.[4] Sentendo forse vicina la sua morte, ha deliberatamente aumentato i suoi attacchi.[4]

Secondo i giornalisti che sono riusciti ad intervistare i membri di Boko Haram, Shekau aveva una memoria eidetica ed era un fine e preparato teologo. Il suo soprannome era “Darul Tawheed”, che si traduce come specialista in Tawheed, il concetto islamico di unità con Allah.[1] Parlava fluentemente hausa e arabo oltre alla sua lingua madre, il kanuri[1].

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 maggio 2021 ne viene annunciata la morte per essersi fatto esplodere con un giubbotto esplosivo al fine di eludere la cattura da parte del gruppo islamico rivale Provincia dell'Africa occidentale dello Stato Islamico (ISWAP), poi confermata il 7 giugno successivo.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c BBC News, Profile of Nigeria's Boko Haram leader Abubakar Shekau, su bbc.co.uk, BBC News, 22 giugno 2012.
  2. ^ Joe Brock, Nigeria sect leader defends killings in video, in Reuters Africa, Thomson Reuters, 12 gennaio 2012. URL consultato il 24 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2017).
  3. ^ a b c Leela Jacinto, The Boko Haram terror chief who came back from the dead, in France 24, 13 gennaio 2012. URL consultato il 24 gennaio 2012.
  4. ^ a b c Terrence McCoy, The man behind the Nigerian girls’ kidnappings and his death-defying mystique, in Washington Post, 6 maggio 2014.
  5. ^ Profile of Nigeria's Boko Haram leader Abubakar Shekau, in BBC, 4 giugno 2013.
  6. ^ A. Shekau, Boko Haram leader thought killed, surfaces in new video - UPI.com
  7. ^ Boko Haram leaders are designated as terrorists by US, in BBC News, 22 giugno 2012. URL consultato il 22 giugno 2012.
  8. ^ (EN) US offers rewards for capture of African militants, in BBC News, 4 giugno 2013. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  9. ^ Boko Haram leader, Abubakar Shekau dead, su multiloaded.com, 20 maggio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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