Aberto de Tênis de Santa Catarina 2009

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aberto de Tênis de Santa Catarina 2009
Sport Tennis
Data11 maggio - 17 maggio
Edizione
LocalitàBlumenau, Brasile
Campioni
Singolare
Bandiera del Brasile Marcelo Demoliner
Doppio
Bandiera del Brasile Marcelo Demoliner / Bandiera del Brasile Rodrigo Guidolin

L'Aberto de Tênis de Santa Catarina 2009 è stato un torneo professionistico di tennis maschile giocato sulla terra rossa, che faceva parte dell'ATP Challenger Tour 2009. Si è giocato a Blumenau in Brasile dall'11 al 17 maggio 2009.

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Teste di serie[modifica | modifica wikitesto]

Nazionalità Giocatore Ranking* Testa di serie
Bandiera dell'Argentina Argentina Sebastián Decoud 157 1
Bandiera del Brasile Brasile João Souza 224 2
Bandiera del Brasile Brasile André Miele 255 3
Bandiera del Brasile Brasile Rogério Dutra da Silva 260 4
Bandiera dell'Argentina Argentina Juan-Pablo Amado 263 5
Bandiera dell'Uruguay Uruguay Marcel Felder 268 6
Bandiera del Brasile Brasile Eric Gomes 299 7
Bandiera del Brasile Brasile Júlio Silva 314 8
  • Ranking al 5 aprile 2009.

Altri partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Giocatori che hanno ricevuto una wild card:

Giocatori passati dalle qualificazioni:

Campioni[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Aberto de Tênis de Santa Catarina 2009 - Singolare.

Bandiera del Brasile Marcelo Demoliner ha battuto in finale Bandiera del Brasile Rogério Dutra da Silva, 6–1, 6–0

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Aberto de Tênis de Santa Catarina 2009 - Doppio.

Bandiera del Brasile Marcelo Demoliner / Bandiera del Brasile Rodrigo Guidolin hanno battuto in finale Bandiera del Brasile Rogério Dutra da Silva / Bandiera del Brasile Júlio Silva, 7–5, 4–6, [13–11]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su abertosc.com.br. URL consultato il 15 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2012).