Abadiyeh

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Abadiyeh
Abadiya
CiviltàAntico Egitto
Utilizzovillaggio e necropoli
EpocaPeriodo predinastico
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
Scavi
Date scavi1898 - 1899
OrganizzazioneEgyptian Exploration Fund (EEF)
ArcheologoFlinders Petrie
Amministrazione
PatrimonioGovernatorato di Qena
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 26°02′36.14″N 32°23′26.7″E / 26.043371°N 32.39075°E26.043371; 32.39075

Abadiyeh (Abadiya o Abadiyas) è un sito archeologico dell'Egitto situato circa 19 chilometri ad ovest di Dendera.[1]

Era un'antica città del VII nomo dell'Alto Egitto, vicino alla capitale Hu, nel cui territorio l'archeologo Flinders Petrie riportò alla luce cimiteri preistorici, nel 1898-1899, così come a Hu (Diospolis Parva) nel 1899[2][3] e risalenti a vari periodi naqadiani.

Città[modifica | modifica wikitesto]

L'insediamento civile con la sua necropoli sorgeva nell'ansa di Qena al margine del deserto: la popolazione era quindi riparata dalle piene o dalle inondazioni del Nilo e non veniva sottratto fertile terreno alle coltivazioni.[4]

La città, fortificata con mura e bastioni, era costituita da palazzi, templi, botteghe, abitazioni, silos, pozzi e vari cimiteri tra cui quello nobiliare e d'élite.

Le costruzioni erano fatte in mattoni crudi che poco hanno sopportato l'usura del tempo.

Archeologia[modifica | modifica wikitesto]

Flinders Petrie fu aiutato da David Randall-MacIver e Arthur Cruttenden Mace nei suoi scavi archeologici fatti per conto dell'Egyptian Exploration Fund (EEF). Gli scavi, nella loro totalità, interessarono siti posti lungo la sponda occidentale del Nilo, nella regione di Hiw (Hu), dove si trovavano artefatti di tipo predinastico.[5]

Petrie, come direttore della Egyptian Research Account, trovò una grande quantità di reperti di ogni epoca egizia, che furono cronologicamente datati, relativamente al periodo naqadiano, con il metodo del Sequence Dating.

Nel 1901 con la sua pubblicazione sugli scavi, Diospolis Parva: the cemeteries of Abadiyeh and Hu 1898-1899, Petrie determinò e descrisse, per la prima volta, la Dinastia 0.[6]

Una parte del vasto sito situata in località Abu Diyab Shark, venne esplorata nel 2001 restituendo reperti che, con la datazione al C14, sono stati attribuiti al periodo Naqada I e quindi risalenti al 3800 a.C. circa.

Tombe[modifica | modifica wikitesto]

Il ritrovamento più importante è l'importante tomba B 101 risalente al periodo Naqada II[7] e appartenuta ad un nobile possidente. La ricchissima sepoltura ha restituito, oltre al corpo mal conservato del proprietario, un corredo funerario composto da una notevolissima quantità di oggetti tipici del periodo tra cui una tavolozza per cosmesi.[8]

Sono state ritrovate anche numerose sepolture di bovini avvolti nei graticci, secondo le usanze religiose di Nabta Playa.

Artefatti[modifica | modifica wikitesto]

Tra i reperti pervenuti dalla tomba B 83, vi è un modellino che riproduce una fortificazione con i bastioni così come rappresentato anche nel telo funebre dipinto di Gebelein[9] conservato nel museo egizio di Torino. Il modellino fatto in argilla è conservato all'Ashmolean Museum di Oxford.

Nel sito furono rinvenute anche due mazze cerimoniali che conservano ancora il manico, costituito da materiali più duraturi del legno.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ William Matthew Flinders Petrie, Arthur Cruttenden Mace, Diospolis Parva: The Cemeteries of Abadiyeh and Hu, 1898-9 (1901), pag. 1 (TXT).
  2. ^ William Matthew Flinders Petrie, Arthur Cruttenden Mace, Diospolis Parva: The Cemeteries of Abadiyeh and Hu, 1898-9 (1901), pag. 2.
  3. ^ Museum of Classical Archaeology, Memorial Tower Building , University of Natal (Durban) (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2007).
  4. ^ Natale Barca, Prima delle piramidi, pag. 103
  5. ^ Articolo HIW (PREDYNASTIC) scritto da Thomas Hikade-UCLA Encyclopedia of Egyptology Department of Near Eastern Languages and Cultures, UC Los Angeles(12-23-2010)., UCLA
  6. ^ Natale Barca, Prima delle piramidi, pag. 224
  7. ^ Natale Barca, Prima delle piaramidi, pag. 158
  8. ^ Natale Barca, Sovrani pre dinastici egizi, pag. 146
  9. ^ Natale Barca, "Sovrani predinastici egizi", pag. 133
  10. ^ Natale Barca, Sovrani predinastici egizi, pag. 116

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rowland, J.M., (2007), Excavating the early cemeteries of Egypt: el Amrah, el Mahasna, Hu and Abadiyeh: in “The Egypt Exploration Society - The Early Years (ed., Spencer, P.)”, pp 168–197, The Egyptian Exploration Society, Londra
  • Egypt Exploration Fund-Archæological report (1893-1912), su archive.org.
  • Sergio Donadoni e AA.VV., Le grandi scoperte dell'archeologia, vol. I, Istituto Geografico De Agostini
  • Anna Maria Donadoni Roveri, Francesco Tiradritti e AA.VV, Kemet, Electa, ISBN 88-435-6042-5
  • Natale Barca, Sovrani predinastici egizi, Ananke, ISBN 88-7325-133-1
  • Natale Barca, Prima delle piramidi, Ananke, ISBN 978-88-7325-359-4
Controllo di autoritàGND (DE1029761973