Álvaro Santos Cejudo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Beato Álvaro Santos Cejudo

Laico e martire

 
NascitaDaimiel, 19 febbraio 1880
MorteAlcázar de San Juan, 17 settembre 1936
Venerato daChiesa cattolica
BeatificazioneRoma, 28 ottobre 2007 da papa Benedetto XVI
Santuario principaleChiesa della Santissima Trinità di Alcázar de San Juan
Ricorrenza6 novembre (memoria di tutti i martiri spagnoli del XX secolo)

Álvaro Santos Cejudo (Daimiel, 19 febbraio 1880Alcázar de San Juan, 17 settembre 1936) è stato un terziario trinitario spagnolo, fucilato dai repubblicani durante la guerra civile spagnola. Venne beatificato insieme agli altri martiri della guerra civile spagnola da papa Benedetto XVI nel 2007.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Álvaro Santos Cejudo nasce il 19 febbraio 1880 a Daimiel. Fratello marista delle scuole per otto anni, deve abbandonare la congregazione per problemi famigliari. Anni dopo sposa María Rubio Márquez, diventando padre di sette figli, alcuni dei quali morti in tenera età. Lavorò nella Rete Nazionale delle Ferrovie (RENFE). Fu adoratore notturno, un fervente cattolico praticante, per questo gli anticlericali gli furono ostili.[1]

Il 2 agosto 1936 uno dei suoi compagni, avendo saputo che Álvaro si recava tutti i giorni alla messa e che aveva due figlie suore, pensò di ucciderlo, ma gli altri ferrovieri glielo impedirono. Viene comunque arrestato e condotto nel carcere di Santa Cruz de Mudela, dove incontrò tre sacerdoti e cinque fratelli de La Salle. La notte del 17 settembre lo portarono al cimitero di Alcázar de San Juan e lo fucilarono.[1]

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Álvaro Santos Cejudo fu beatificato il 28 ottobre 2007, a Roma, su mandato di papa Benedetto XVI, in una cerimonia presieduta dal cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, insieme ai 498 martiri spagnoli, uccisi "in odium fidei" durante la guerra civile spagnola.[2]

La Chiesa cattolica ha concesso la memoria liturgica dei martiri spagnoli del XX secolo il giorno 6 novembre. All'interno della chiesa della Santissima Trinità di Alcázar si trova la capella dove riposano le spoglie mortali di Álvaro Santos Cejudo, insieme a quelle dei martiri trinitari Ermenegildo dell'Assunta e compagni.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Aliaga Asensio (2007), pp. 57-79
  2. ^ González Rodríguez (2008), p. 152

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • María Encarnación González Rodríguez, ed. Beatificación de 498 mártires del siglo XX en España. Roma, 28 de octubre de 2007 Madrid: Edice, 2008. ISBN 978-84-7141-670-4.
  • Pedro Aliaga Asensio, Entre palmas y olivos. Mártires trinitarios de Jaén y Cuenca con un apéndice sobre el beato Álvaro Santos Cejudo. Córdoba-Madrid., 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]