Zabrus tenebrioides

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Zabrus tenebrioides
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
InfraclasseNeoptera
SuperordineEndopterygota
OrdineColeoptera
FamigliaCarabidae
SottofamigliaPterostichinae
TribùZabrini
GenereZabrus
SpecieZ. tenebrioides
Nomenclatura binomiale
Zabrus tenebrioides
Goeze, 1777

Zabrus tenebrioides Goeze, 1777, volgarmente detto zabro gobbo, è un coleottero appartenente alla famiglia dei Carabidi.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

L'adulto è di lungo circa 15–18 mm ed è caratterizzato da una forma allungata e leggermente ovale. Sulle elitre presenta degli evidenti solchi longitudinali.

Larva[modifica | modifica wikitesto]

La larva è lunga circa 25-30 mm ed ha un corpo appiattito. Il capo, il torace e la parte dorsale dell’addome hanno un colore brunastro, mentre la restante parte del corpo è di colore bianco-giallognolo.[2]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il ciclo vitale dura un anno, di cui lo stadio larvale occupa i mesi invernali. L'adulto si può trovare nei campi verso la fine di maggio, primi di giugno.

Z. tenebrioides non è un predatore, a differenza delle altre specie appartenenti alla famiglia Carabidae. Principalmente attacca radici e cariossidi del frumento, ma possiamo trovarlo anche in campi seminati ad orzo o in terreni con graminacee spontanee. Causa erosioni a foglie, radici e spighe.

Gli adulti, che hanno abitudini crepuscolari, creano danni all cariossidi del frumento, mentre le larve attaccano radici e foglie basali. Le larve scavano gallerie nel terreno, dalle quali fanno uscire le mandibole per afferrare le foglie basali. All’ingresso di queste gallerie si possono notare accumuli di residui delle foglie che man mano vengono sfilacciate.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zabrus (Zabrus) tenebrioides Goeze, 1777, in Carabidae of the World. URL consultato il 17 maggio 2014.
  2. ^ a b Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata. Ferrari M., Marcon E., Menta A., Edagricole..

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi