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(volgare)
«Lo cunto serrà d'Aquila, magnifica citade (IT)
«Si racconterà dell'Aquila, magnifica città La storia dell'Aquila inizia con gli insediamenti dell'età del bronzo e la definitiva fondazione, a opera di Corrado IV di Svevia tra il 1254 e il 1266. L'Aquila (allora nota semplicemente come Aquila) fu una delle grandi città del Regno di Napoli, poi Regno delle Due Sicilie, successivamente passò al Regno d'Italia e quindi all'Italia. Capitale storica dell'Abruzzo ulteriore divenne, con l'unità d'Italia, capoluogo dell'Abruzzo-Molise, poi Abruzzo.
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Il territorio dove sorge L'Aquila era abitato fin da tempi più antichi. Prima della conquista da parte di Roma, tutta la valle dell'Aterno è stata luogo di insediamento dei Sabini e dei Vestini, i cui territori confinavano proprio nel punto dove in futuro sorgerà la città. Testimonianza più antica di civiltà nell'aquilano è la cosiddetta Necropoli di Fossa, un insieme di tombe risalenti al X secolo a.C. situate a sud della città. Dopo la conquista da parte dei Romani avvenuta nel III secolo a.C., nella località che corrisponde all'odierna San Vittorino, pochi chilometri a ovest dell'Aquila, venne fondata la città di Amiternum, di cui ancora oggi possiamo ammirare i resti: un teatro e un anfiteatro che testimoniano dell'importanza assunta nel tempo dalla città. La città diede i natali a uno dei maggiori storici romani, Sallustio, di cui oggi è presente una statua in Piazza Palazzo, e fu sede di diocesi insieme alle vicine città di Forcona e Pitinum. Pur essendo sopravvissuta alla caduta dell'Impero romano, Amiternum visse un periodo di grande decadenza fino a scomparire completamente nel X secolo.
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