Utente:Danyelamos/Sandbox

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Obiettivo n.8: Lavoro Dignitoso e Crescita Economica

“Promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.”[1]

Gli economisti dello sviluppo del World Pensions Council (WPC) hanno affermato che al binomio crescita economica a lungo termine-investimento in infrastrutture non è stata attribuita la giusta importanza. La loro collocazione rispettivamente all’ottavo e al nono posto della lista è stata percepita come “un ranking piuttosto mediocre, nonché una sfida al buon senso”.[2]

Il target in termini economici prevede che, nei paesi meno sviluppati, vi venga destinato annualmente almeno il 7% del PIL. Il conseguimento di una maggiore produttività richiederà una tecnologia avanzata e promotrice della diversity, assieme ad innovazione, spirito imprenditoriale e sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI). Il raggiungimento di alcuni obiettivi è previsto entro il 2030, mentre per altri si parla di 2020. Entro il 2020 l’obiettivo è ridurre la disoccupazione giovanile e rendere operativa una strategia globale che favorisca l’occupazione delle fasce più giovani della popolazione. Viene anche menzionata l’implementazione del Patto Globale per l’Occupazione, adottato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

Entro il 2030, l’obiettivo è definire politiche di turismo sostenibile che creino posti di lavoro. Essenziali per la crescita economica sono anche il rafforzamento degli istituti finanziari nazionali e l’aumento dell’Aid for Trade Support per i Paesi in via di sviluppo. L’Enhanced Integrated Framework for Trade-Related technical Assistance to Least Developed Countries è menzionato come metodo per raggiungere una crescita economica sostenibile.[1]

Obiettivo 9: Industria, Innovazione e Infrastruttura'

“Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione.”[3]

Il settore manifatturiero costituisce una fonte primaria di impiego. Nel 2016, i Paesi meno sviluppati registravano minor “valore aggiunto manifatturiero pro capite”. Le cifre riguardanti Europa e America Settentrionale ammontavano a $4,621, a fronte dei circa $100 nei Paesi meno sviluppati.[4] La manifattura high-tech rappresenta l’80% della produzione manifatturiera totale nelle economie industrializzate e a malapena il 10% nei Paesi meno sviluppati[senza fonte]. La copertura del segnale di rete mobile è migliorata notevolmente. L’85% delle persone che precedentemente vivevano in aree "disconnesse", si trova adesso in zone coperte dal segnale. Su scala globale, il 95$ della popolazione è coperta.[4]

Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze

“Ridurre le disparità di redditi dentro e fuori i confini nazionali”.[5]

Uno dei traguardi è rappresentato dalla riduzione del costo di esportazione delle merci da Paesi meno sviluppati.” Il traffico di merci in regime di duty-free ha registrato un aumento. A partire dal 2015, il 65% dei prodotti provenienti dai Paesi meno sviluppati è stato esente da dazi, a fronte del 41% nel 2005. È stato previsto che la quota che i lavoratori migranti devono versare per inviare denaro nel loro paese di provenienza (le cosiddette rimesse) non ecceda il 3%. Tuttavia gli uffici postali e le agenzie che effettuano trasferimenti di denaro addebitano il 6% della quota inviata. Per quanto riguarda le banche commerciali, la quota sale all'11%. Per carte prepagate e servizi di mobile money transfer la quota addebitata oscilla fra il 2 e il 4%; tuttavia, si tratta di servizi che solo a partire dal 2017 sono ampiamente disponibili nei "corridoi" di rimesse.

Obiettivo 11: Città e Comunità Sostenibili

“Rendere le città e gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.[6]

L’obiettivo previsto entro il 2030 è assicurare l’accesso a un’abitazione sicura e a prezzi accessibili. L’indicatore deputato a misurare il progresso in direzione di questo obiettivo è la percentuale di popolazione urbana che vive in baraccopoli o insediamenti informali. Fra il 2000 e il 2014, la percentuale è calata dal 39% al 30%. Tuttavia, il numero assoluto di persone che vivono nelle baraccopoli è passato dai 792 milioni nel 2000 a un numero stimato di 880 milioni nel 2014. L'aumento demografico e la disponibilità di migliori soluzioni abitative ha causato un aumento della migrazione da aree rurali ad urbane.[7]

  1. ^ a b "Goal 8: Decent work and economic growth". UNDP. Retrieved 12 March 2018.
  2. ^ Firzli, M. Nicolas J. (October 2016). "Beyond SDGs: Can Fiduciary Capitalism and Bolder, Better Boards Jumpstart Economic Growth?". Analyse Financière. Retrieved 1 November 2016.
  3. ^ "Goal 9: Industry, innovation, infrastructure". UNDP. Retrieved 12 March 2018.
  4. ^ a b "Progress of Goal 9 in 2017". Sustainable Development Knowledge Platform. 16 November 2017. Retrieved 16 November 2017.
  5. ^ "Goal 10: Reduced inequalities". UNDP. Retrieved 12 March 2018.
  6. ^ "Progress of Goal 10 in 2017". Sustainable Development Goal Knowledge Platform. 16 Nov 2017. Retrieved 16 November 2017.
  7. ^ "Sustainable Development Goal 11". Sustainable Development Goals. 16 November 2017. Retrieved 16 November 2017.