Utente:Antonioptg/Battaglia di Suomussalmi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Battaglia di Suomussalmi
parte della guerra d'inverno della seconda guerra mondiale
File:Winter War 12-1939 1-1940.png
Le operazioni militari della guerra d'inverno fra il 30 novembre e il 31 gennaio
Data30 novembre 1939 - 8 gennaio 1940
LuogoSuomussalmi, Finlandia
EsitoVittoria finlandese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
11.500 uomini45.000 uomini
Perdite
900 morti e 1770 feriti.[4]8.500 morti, 5.000 dispersi e 32.500 feriti. [5]
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La Battaglia di Suomussalmi, o, più propriamente, Battaglia di Suomussalmi e della strada di Raate fu combattuta tra Finlandia e Unione Sovietica durante la guerra d'inverno nel periodo compreso tra il 30 novembre 1939 e l'8 gennaio 1940. La battaglia si svolse in due fasi e terminò con una decisiva vittoria delle truppe finlandesi su quelle sovietiche.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La Germania nazista e l'Unione Sovietica firmarono il 23 agosto del 1939 un patto di non aggressione, il cosiddetto patto Molotov-Ribbentrop. Il trattato includeva una clausola segreta sulla "spartizione" dell'Europa centro-orientale in zone d'influenza tra le due potenze. La Finlandia era assegnata alla sfera di influenza sovietica. Tuttavia, nonostante il trattato, Stalin era convinto che, prima o poi, la Germania avrebbe scatenato la guerra contro l'URSS e cercò quindi di attestarsi su posizioni strategiche più sicure, rivelando così il carattere meramente strumentale, per entrambe le nazioni, del trattato: si trattava in sostanza di guadagnare tempo prima dell'inevitabile scontro.
Rientravano in questo scenario le richieste che, ai primi di ottobre del 1939, dopo averne già formulate in precedenza, l'Unione Sovietica presentò alla Finlandia. Le richieste comprendevano rettifiche alla linea di frontiera lungo l'Istmo di Carelia, la cessione di alcune isole nel Golfo di Finlandia e la parte occidentale della Penisola dei Pescatori sul Mare di Barents, all'imbocco dell'estuario del fiume Kola su cui sorge l'importante porto di Murmansk, offrendo in cambio territori di maggiore superficie nella Carelia orientale, a nord del Lago Ladoga. Inoltre venne richiesto un patto militare di mutua assistenza, lo smantellamento delle fortificazioni finlandesi (Linea Mannerheim) sull'istmo di Carelia, in cambio di un'analoga azione sovietica e l'affitto di una base navale sul promontorio di Hanko, all'imbocco del Golfo di Finlandia. In totale 2761 km2 di suolo finnico in cambio di 5529 km2 di territorio che Stalin era disposto a cedere. Dal punto di vista sovietico le richieste erano giustificate dalla necessità di creare un sistema difensivo che proteggesse Leningrado, seconda città dell'Unione Sovietica, in caso di guerra con la Germania.

Le richieste sovietiche si scontrarono con l'acceso patriotismo del popolo finlandese e con il timore di condividere la sorte toccata alle Repubbliche Baltiche, costrette ad accettare la presenza delle forze armate sovietiche sul proprio territorio, per cui, nonostante le divisioni all'interno del parlamento e del governo finlandesi, vennero respinte. Oltre tutto, se accettate, le richieste sovietiche avrebbero portato Viipuri, seconda città della Finlandia, pericolosamente vicino alla frontiera con l'URSS. Successivamente i sovietici avanzarono richieste meno gravose e anche la delegazione finlandese, guidata da Juho Kusti Paasikivi, si mostrò disposta a maggiori concessioni, ma, nella sostanza, ciò che la Finlandia era disposta a concedere era meno del minimo di ciò che Stalin si aspettava di ottenere, per cui, mentre si intensificavano gli incidenti di frontiera, le trattative arrivarono ad un punto morto.

Alle 6,15 del 30 novembre 1939 l'Unione Sovietica attaccò la Finlandia allo scopo di ottenere per via militare ciò che non era riuscita ad ottenere per via diplomatica. Il pretesto per l'invasione fu un incidente di frontiera, il cosiddetto incidente di Mainila, un villaggio nel quale alcuni soldati russi furono uccisi da colpi di artiglieria, sparati dai finlandesi secondo i sovietici, dai sovietici secondo i finlandesi.

Battaglia di Suomussalmi[modifica | modifica wikitesto]

Un elemento chiave della strategia sovietica nell'attacco alla Finlandia, era una rapida azione dalla Carelia sovietica verso il Golfo di Botnia, in modo da tagliare in due la Finlandia e impedire che le potessero giungere i rifornimenti via terra attraverso la frontiera con la Svezia. Alla 9ª armata di Vasilij Čujkov, fu affidato il compito di marciare su Kemi e Oulu, all'estremità settentrionale del Golfo di Botnia, allo scopo di realizzare questo piano strategico. Per raggiungere l'obiettivo furono organizzate due azioni indipendenti. A nord, la 122ª divisione doveva raggiungere Kemi marciando verso Rovaniemi, capitale della Lapponia finlandese, lungo la strada che correva attraverso il villaggio di Salla e lo snodo ferroviario di Kemijärvi.

Battaglia di Suomussalmi e della strada di Raate: l'avanzata sovietica
File:Suomussalmi battle 1939-1940.png
Battaglia di Suomussalmi e della strada di Raate: il contrattacco finlandese

Più a sud, la forza principale di Čujkov avanzò verso l'interno della Finlandia su tre colonne. Due reggimenti della 163ª divisione di fanteria, l'81° e il 662°, mossero lungo la strada di Juntusranta. Un terzo reggimento, il 759°, avanzò verso ovest per la strada di Raate, circa 50 km più a sud della strada di Juntusranta. Una terza colonna, formata da elementi della 54ª divisione di montagna di base a Repola, avanzò verso nord-ovest lungo la strada per il villaggio di Kuhmo. Le tre colonne erano separate l'una dall'altra da decine di kilometri di terreno fitto di boschi e laghi, già coperto di neve e impraticabile ai mezzi meccanici. Le diverse forze non avevano alcuna possibilità di cooperare fra di loro, potevano muoversi solo in lunghe file seguendo il percorso delle strade, non potevano raggrupparsi, per meglio organizzare la difesa o l'attacco, ed erano prive di adeguato equipaggiamento e vestiario per affrontare le rigide temperature dell'inverno a quelle latitudini. Intanto, sulla strada di Raate, la 44ª divisione ucraina di fanteria motorizzata era in attesa di intervenire in supporto dell'avanzata.[6][7]
Raggiunta Palovaara, il 666° e l'81° reggimento si separarono. Mentre l'81° avanzò verso sud in direzione di Suomussalmi, il 662° fu inviato a nord per sviluppare una manovra di aggiramento ma, bloccato alle strettoie di Piispajärvi dal 16° battaglione di fanteria finlandese, spese due giorni cercando di forzare le difese finlandesi. L'arrivo di rinforzi (il 6° battaglione di fanteria in bicicletta e il 65° battaglione di fanteria) consentì, l'8 dicembre, ai finlandesi di passare al contrattacco costringendo i sovietici a ritirarsi.
Nel frattempo, l'81° e il 759° reggimento sovietici si erano riuniti e avevano catturato, alla sera del 9 dicembre, il villaggio di Suomussalmi, abbandonato e dato alle fiamme dai finlandesi.[8][7]

Le truppe finlandesi disponibili il 9 dicembre nell'area di Suomussalmi per contrastare l'offensiva sovietica totalizzavano circa 5.000 uomini al comando del colonnello Hjalmar Siilasvuo. In inferiorità numerica, Siilasvuo decise di separare le due divisioni sovietiche e ingaggiarle separatamente. L'11 dicembre i finlandesi occuparono la strada di Raate, stabilendo una posizione difensiva per bloccare l'avanzata della 44ª divisione, e due giorni dopo attaccarono le posizioni della 163ª divisione a Suomussalmi e sulla strada di Juntisranta. I soldati sovietici, tagliati fuori dalle proprie vie di comunicazione, a corto di rifornimenti ed ancora nelle uniformi estive, si rifugiarono fra le rovine del villaggio per sfuggire alle basse temperature ed organizzare la difesa. Fra il 13 e il 16 dicembre, i finlandesi condussero una nutrita serie di attacchi contro le difese sovietiche, ma, a dispetto delle critiche condizioni in cui si trovavano, i sovietici riuscirono a respingerli. Siilasvuo fu costretto a interrompere l'attacco a causa delle pesanti perdite subite. Il 24 dicembre i sovietici contrattaccarono, senza successo, nel tentativo di rompere l'accerchiamento. Con l'arrivo di nuovi reparti di fanteria ed artiglieria, le forze finlandesi furono riorganizzate come 9ª divisione con una forza di circa 11.500 uomini e, il 27 dicembre, Siilasvuo poté lanciare l'attacco decisivo contro la 163ª divisione riuscendo a penetrare nelle difese sovietiche. I soldati sovietici furono costretti ad arretrare in una situazione di panico generale e il giorno dopo i sopravvissuti si ritirarono in disordine verso la frontiera con la protezione dei carri armati rimasti e la copertura dell'aviazione. [9][10]
Intanto, il 662° reggimento, abbandonato a se stesso sulla strada di Juntusranta dopo il ritiro del grosso delle forze sovietiche, subì una pesante sconfitta. Il comandante Sharov e il commissario politico Podhomutov abbandonarono i loro soldati fuggendo verso Juntusranta attraverso la foresta. Arrestati, furono processati e fucilati di fronte ai resti delle loro truppe[11]

Battaglia della strada di Raate[modifica | modifica wikitesto]

Mentre Siilasvuo era ancora impegnato a Suomussalmi, sulla strada di Raate la 44ª divisione si preparò a trincerarsi, lungo i 25 kilometri di strada occupati dalla lunga colonna di uomini e mezzi, scavando buche nel suolo gelato e tagliando gli alberi ai lati della strada, sia per avere un campo di tiro più libero che per usare i tronchi e le fronde degli alberi come riparo dal freddo. Il 31 dicembre, appena tre giorni dopo aver sconfitto la 163ª divisione a Suomussalmi, Siilasvuo iniziò le operazioni per tagliar fuori e distruggere la 44ª divisione. Una pista fu realizzata nella neve che ricopriva la superficie ghiacciata del ramo del lago Niskanselkã che correva parallelamente alla strada di Raate circa 10 km a sud della stessa, al coperto della densa foresta che separava il lago dalla strada. Lungo questa pista i finlandesi poterono trasportare il loro equipaggiamento pesante e raggrupparsi per portare l'attacco concentrandosi su più punti dello schieramento sovietico al fine di spezzettarlo, mentre centinaia di sciatori, al riparo della foresta, circondarono i sovietici sull'altro lato della strada.
La maggior parte degli uomini di Siilasvuo era formata da boscaioli, abituati alle condizioni climatiche del nord della Finlandia e a muoversi agilmente nell'intrico della foresta innevata utilizzando gli sci; al contrario molti dei soldati della 44ª divisione provenivano dalle pianure dell'Ucraina ed avevano problemi di ambientamento nel paesaggio boscoso della regione. Questa differenza ebbe un ruolo importante nel determinare le sorti della battaglia.

Battaglia di Suomussalmi: dopo la fine della battaglia, veicoli e corpi di soldati sovietici della 44ª divisione lungo la strada di Raate.

All'alba del 5 gennaio, i finlandesi lanciarono l'attacco: al riparo della foresta incominciarono a sparare contro i sovietici che si trovarono esposti all'intenso fuoco nemico. Presto le comunicazioni fra i vari reparti sovietici divennero possibili solo per mezzo dei veicoli corazzati. La resistenza sovietica fu accanita, ma, alla sera, i genieri finlandesi fecero saltare il ponte di Purasjoki, tagliando ai russi la via della ritirata e la possibilità di ricevere rinforzi e rifornimenti. Il mattino successivo, i finlandesi incominciarono a penetrare attraverso le linee sovietiche stabilendo blocchi stradali — protetti da mine, artiglieria anticarro, e mitragliatrici — che spezzettarono la colonna sovietica in più tronconi, accerchiati e isolati dal resto della colonna, le cosiddette "motti".[12] I sovietici cercarono di aggirare i blocchi stradali finlandesi usando i carri armati, ma fuori dalla strada, nell'intrico della foresta, i carri russi non riuscirono a manovrare e dovettero attaccare frontalmente le posizioni finlandesi finendo vittima delle mine e dell'artiglieria anticarro. Durante la notte, mentre i finlandesi si stringevano sempre più attorno alle "motti", centinaia di soldati russi, molti dei quali erano senza cibo da cinque giorni, abbandonarono il loro equipaggiamento e si diedero alla fuga attraverso la foresta a nord della strada finendo sotto il tiro degli sciatori finlandesi. Alcune unità cercarono disperatamente di aprirsi la strada combattendo attraverso le linee nemiche. All'alba i finlandesi incominciarono i rastrellamenti delle trincee sovietiche e due giorni dopo la battaglia era finita. La 44ª divisione aveva perso in combattimento circa 3400 uomini fra morti, feriti e dispersi. I finlandesi presero circa 1300 prigionieri e catturarono enormi quantità di armi, munizioni, equipaggiamenti pesanti e moderni apparati di radiocomunicazione.[7][13]
La vittoria a Suomussalmi e la distruzione della 44ª divisione — un reparto di élite dell'Armata Rossa — ebbe una grande importanza per la Finlandia e un grande risalto internazionale. Risollevò il morale dell'esercito, rafforzò il "fronte interno" e pose fine ad ogni ulteriore tentativo sovietico nella Finlandia settentrionale, consentendo ai finlandesi di spostare una parte delle truppe ivi impegnate verso il fronte meridionale. La notizia della vittoria finlandese divenne il titolo di prima pagina dei maggiori quotidiani mondiali. Le foto della strada di Raate, con le lunghe file dei veicoli sovietici distrutti o abbandonati, la marcia dei prigionieri e i corpi dei soldati russi abbandonati nella neve, fecero il giro del mondo diventando il simbolo della guerra e della disfatta sovietica, e infliggendo un duro colpo all'immagine e alla reputazione dell'Armata Rossa.[14]

Dopo la fine della battaglia a Suomussalmi e Raate, Siilasvuo diresse le sue forze verso sud, dove la 54ª divisione di montagna, sebbene allungata lungo la strada di Kuhmo, si era preparata alla difesa trincerandosi nel terreno. Il 28 gennaio i finlandesi attaccarono bloccando la strada della ritirata ai sovietici e frazionando la divisione in tre "motti"; tuttavia questa volta i sovietici, grazie anche ai rifornimenti aerei, riuscirono a resistere agli attacchi finlandesi fino alla fine della guerra in marzo.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comandante della 9ª armata
  2. ^ Comandante della 163ª divisione di fanteria
  3. ^ Comandante della 44ª divisione di fanteria motorizzata
  4. ^ William Trotter, A Frozen Hell, Chapel Hill, 1991, p. 170
  5. ^ Carl Van Dyke, The Soviet Invasion of Finland 1939-40, London, Portland, 1997, p. 88
  6. ^ Keravuori, p. III-8, III-9.
  7. ^ a b c Allen F. Chew, The Destruction of the Soviet 44th Motorized Rifle Division, in, Fighting the Russians in Winter. Three Case Studies, Leavenworth Papers No. 5, Fort Leavenworth, Kansas, Combat Studies Institute, U.S. Army Command and General Staff College, 1981, pp. 17-30
  8. ^ Keravuori, p. III-8, III-9.
  9. ^ Irincheev, pp. 105-108
  10. ^ Chew, op. cit., p. 18
  11. ^ Irincheev, p. 108
  12. ^ La tattica di dividere le truppe avversarie in sacche isolate per poi distruggerle una ad una, diventò nota come "motti", parola che in finlandese indica una catasta di legna. La tattica può essere quindi metaforicamente descritta come tagliare la legna e accatastarla in diversi punti per poi farla a pezzi poco alla volta.
    (Irincheev, p. 118.)
  13. ^ Irincheev, pp. 108-117
  14. ^ Irincheev, pp. 108-117
  15. ^ Anthony Clayton, Warfare in Woods and Forests, Indiana University Press, 2011, p.101

Bibilografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bair Irincheev, War of the White Death: Finland Against the Soviet Union 1939-40, Mechanicsburg PA, Stackpole Books, 2012. ISBN 978-0-8117-1088-6
  • Lieutenant Colonel Jouni Keravuori, The Russo-Finnish War 1939-1940: a Study in Leadership, Training, and Esprit-de-Corps, Carlisle Barracks PA, US Army War College, 1985.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Template:Link AdQ Template:Link AdQ

[[Categoria:Guerra nel 1940]]
[[Categoria:Battaglie e operazioni della seconda guerra mondiale|Suomussalmi]]