Tracheobroncomalacia

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Tracheobroncomalacia
Specialitàreumatologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD055089
Vie Aeree Inferiori

La tracheobroncomalacia (TBM) o sindrome di Williams-Campbell è una condizione caratterizzata da flaccidità della cartilagine della trachea, con conseguente collasso tracheale.[1] Questa condizione può altresì colpire i bronchi. Esistono due forme di questa rara patologia: TB primaria e TB secondaria. Nel primo caso la causa è genetica e la sintomatologia appare intorno ai 2 anni di età; nel secondo caso invece si presenta in seguito a traumi o infiammazioni croniche e si sviluppa (proprio la natura dell'eziologia) principalmente nell'età adulta.[2]

Il 28 maggio 2013 è stato reso nota una terapia tramite l'utilizzo di una trachea stampata in 3D.[3] Grazie a ciò sono già stati salvati 3 bambini.

Talvolta inizialmente o completamente asintomatica, questa patologia include:

  • respiro corto
  • tosse
  • accumulo di muco
  • respiro fischiante
  • difficoltà respiratorie
  • colorazione bluastra della pelle attorno a naso e bocca[4]
  • bronchiectasie

La diagnosi dipende dalla gravità dei sintomi: inizialmente sono condotti test di funzionalità polmonare[5]. Questi test includono la verifica della capacità polmonare per quanto riguarda i flussi di inspirazione ed espirazione e flussi di ossigeno e anidride carbonica. Successivamente si possono utilizzare tecniche più avanzate come TAC e broncoscopia [6]. Si definisce tracheobroncomalacia lieve se la trachea del paziente è al 50% della sua capacità durante l'espirazione, tracheobroncomalacia moderata se tale percentuale scende al 25% e infine grave se le pareti della trachea giungono a toccarsi.

Per somministrare la giusta terapia al paziente è innanzitutto necessario distinguere a quale tipo appartiene (TBM primaria o secondaria). Dopo aver determinato quale tipo di TBM sia, è necessario determinare la causa che l'ha provocata. Nel caso essa sia un'infiammazione cronica della trachea, il primo passo sarà cercare di eliminare le cause a tale situazione. Negli altri casi (genetica) o più generalmente non sia possibile porre rimedio alle cause primarie della TBM, è necessario ricorrere a trattamenti più incisivi: stent al silicone per dilatare la trachea, chirurgia per rinforzare o ricostruire le pareti tracheali, pressione continua nelle vie aeree[7] grazie ad una macchina che soffi in maniera continua aria nella trachea per mantenerla aperta (principalmente di notte), oppure una tracheotomia[8]. I pazienti asintomatici non necessitano di trattamenti e spesso non viene neppure formalizzata una diagnosi.[2]

  1. ^ E. Y. Lee e P. M. Boiselle, Tracheobronchomalacia in infants and children: multidetector CT evaluation., in Radiology, vol. 252, n. 1, luglio 2009, pp. 7–22, DOI:10.1148/radiol.2513081280, PMID 19561247. URL consultato il 14 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2015).
  2. ^ a b Tracheobronchomalacia | Disease | Prognosis | Genetic and Rare Diseases Information Center (GARD) – an NCATS Program, su rarediseases.info.nih.gov. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  3. ^ 3-D printed windpipe gives infant breath of life, su nature.com. URL consultato il 9 settembre 2015.
  4. ^ Tracheaobronchomalacia - Cedars-Sinai, su cedars-sinai.edu. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  5. ^ Pulmonary function tests: MedlinePlus Medical Encyclopedia, su nlm.nih.gov. URL consultato il 3 dicembre 2015.
  6. ^ Bronchoscopy: MedlinePlus Medical Encyclopedia, su nlm.nih.gov. URL consultato il 3 dicembre 2015.
  7. ^ What Is CPAP? - NHLBI, NIH, su nhlbi.nih.gov. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  8. ^ What Is a Tracheostomy? - NHLBI, NIH, su nhlbi.nih.gov. URL consultato il 3 dicembre 2015.
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