Ruth Westheimer

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Ruth Westheimer

Ruth Westheimer (Wiesenfeld, 4 giugno 1928) è una divulgatrice scientifica e terapista statunitense con cittadinanza tedesca, che ha raggiunto la notorietà col programma radiofonico Sexually Speaking.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Westheimer nacque Karola Ruth Siegel, nel piccolo villaggio di Wiesenfeld (ora parte di Karlstadt am Main), in Germania.[1][2] Nel 1956, all'età di 28 anni e con una figlia appena nata, Westheimer emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi a Washington Heights, Manhattan.[3][4][5] Ha lavorato come cameriera, inizialmente per 75 centesimi l'ora e poi per un dollaro l'ora, per frequentare la scuola di specializzazione.[6][7][8] Westheimer si laureò in sociologia alla New School nel 1959, con una borsa di studio.[6]

Nel 1965, Westheimer divenne cittadina statunitense naturalizzata.[9] Nel 1967 si sposò per la terza volta.[10] Nel 2007, Westheimer ha riottenuto la cittadinanza tedesca attraverso il German Citizenship Project che ha permesso ai discendenti dei tedeschi privati della cittadinanza durante il regime nazista di reclamare la loro cittadinanza senza perdere la cittadinanza statunitense.[11][12]

Primi anni di carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conseguito il dottorato, Westheimer ha lavorato per un breve periodo per Planned Parenthood ad Harlem formando le donne per insegnare l'educazione sessuale, e questa esperienza l'ha incoraggiata a continuare a studiare la sessualità umana.[10][13] Ha lavorato come ricercatrice post-dottorato presso il New York-Presbyterian Hospital e come professore associato aggiunto per cinque anni. Ha insegnato al Lehman College, al Brooklyn College, all'Hunter College, all'Adelphi University, alla Columbia University, alla Yale University, alla Princeton University, alla New York University, al New York Hospital-Cornell Medical Center/Weill Cornell Medicine e a West Point.[14][15][16][4] Inoltre, ha lavorato come terapista sessuale in uno studio privato, sulla East 73rd Street nell'Upper East Side di Manhattan.[16]

Carriera nei media[modifica | modifica wikitesto]

Descritta come "Nonna Freud" e "Suor Wendy della sessualità", la dottoressa Ruth ha contribuito a rivoluzionare i discorsi sul sesso e la sessualità alla radio e alla televisione, sostenendo la necessità di parlare apertamente di questioni sessuali.[17] Ha messo in campo domande che andavano dalle donne che non avevano orgasmi, al momento migliore della giornata per fare sesso (la mattina), agli uomini con eiaculazioni precoci, ai preliminari, al sesso orale, alle fantasie sessuali ("abbracciale"; "Se vuoi credere che un'intera squadra di calcio sia a letto con te, va bene"), alla masturbazione, alle erezioni, alle posizioni sessuali, al punto G.[18][19] Un giornalista ha descritto la sua voce come "un incrocio tra Henry Kissinger e Minni".[20]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Margaret Scariano, Dr. Ruth Westheimer, Enslow, 1992, ISBN 978-0-89490-333-5. URL consultato il 2 giugno 2024.
  2. ^ (EN) Georgia Dullea, Therapist to Therapist: Analyzing Dr. Ruth, in The New York Times, 26 ottobre 1987. URL consultato il 2 giugno 2024.
  3. ^ (EN) Dr. Ruth Westheimer, 1928, su WWP. URL consultato il 2 giugno 2024.
  4. ^ a b (EN) Bob Morris, AT HOME WITH: Dr. Ruth Westheimer;The Bible as Sex Manual?, in The New York Times, 21 dicembre 1995. URL consultato il 2 giugno 2024.
  5. ^ America's Significant Other: Dr. Ruth, 1991. URL consultato il 2 giugno 2024.
  6. ^ a b (EN) Dr Ruth/Coming of Age/Winter 2012/by Kelly Oden by Kelly Oden - Issuu, su issuu.com, 10 luglio 2015. URL consultato il 2 giugno 2024.
  7. ^ (EN) Paul Byrnes, Documentary Ask Dr Ruth finds famous sex therapist hard to pin down, su The Sydney Morning Herald, 4 dicembre 2019. URL consultato il 2 giugno 2024.
  8. ^ (EN) P. J. O'Rourke, Inside Dr. Ruth | Vanity Fair, su Vanity Fair | The Complete Archive. URL consultato il 2 giugno 2024.
  9. ^ (EN) 10 Women Immigrants Who Changed Art, Thought, and Politics in the U.S., su HuffPost, 21 marzo 2017. URL consultato il 2 giugno 2024.
  10. ^ a b (EN) Helen Dudar, WHAT SHE DID FOR LOVE, in The New York Times, 10 gennaio 1988. URL consultato il 2 giugno 2024.
  11. ^ (EN) Descendants of Holocaust victims reclaim German citizenship - World News, su worldnews.nbcnews.com, 24 ottobre 2016. URL consultato il 2 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2016).
  12. ^ (EN) Jews Stream Back to Germany, su The Forward, 8 aprile 2012. URL consultato il 2 giugno 2024.
  13. ^ (EN) Nirit Anderman, The chutzpah that made Dr. Ruth the real Wonder Woman, in Haaretz, 26 luglio 2019. URL consultato il 2 giugno 2024.
  14. ^ (EN) Closer Staff, Dr. Ruth Westheimer: My Kids 'Never' Asked for Relationship Advice, su Closer Weekly, 8 settembre 2019. URL consultato il 2 giugno 2024.
  15. ^ (EN) https://www.wqxr.org/people/ruth-westheimer/, su WQXR. URL consultato il 2 giugno 2024.
  16. ^ a b (EN) Georgia Dullea, A VOICE OF 'SEXUAL LITERACY', in The New York Times, 4 dicembre 1981. URL consultato il 2 giugno 2024.
  17. ^ (EN) John Corry, TV VIEW; LOTS OF TALK, BUT WHO'S LISTENING?, in The New York Times, 4 agosto 1985. URL consultato il 3 giugno 2024.
  18. ^ (EN) Dr. Ruth, TV's Pixie of Passion, in Washington Post, 28 dicembre 2023. URL consultato il 3 giugno 2024.
  19. ^ (EN) Alison Beard, Life’s Work: An Interview with Ruth Westheimer, in Harvard Business Review, 1º aprile 2016. URL consultato il 3 giugno 2024.
  20. ^ (EN) Jennifer Schuessler, Audiences Can Now Analyze Dr. Ruth, in The New York Times, 21 giugno 2012. URL consultato il 3 giugno 2024.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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