Pterois

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Pesci scorpione
Pterois antennata Pterois miles Pterois volitans
Dall'alto: Pterois antennata, Pterois miles e Pterois volitans
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
InfraclasseTeleostei
OrdineScorpaeniformes
SottordineScorpaenoidei
FamigliaScorpaenidae
SottofamigliaPteroinae
GenerePterois
Oken, 1817
Specie
vedi testo

Pterois Oken, 1817 è un genere di pesci d'acqua salata della famiglia Scorpaenidae, che comprende 10 specie conosciute come pesci scorpione o pesci cobra.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Testa di Pterois sp.

La testa è relativamente piccola, la bocca grande, gli occhi sporgenti, spesso sormontati da due escrescenze (presenti anche intorno al mento). La fronte è alta, il dorso curvo, mentre il ventre poco pronunciato. Il corpo si restringe verso il peduncolo caudale, che precede una coda piuttosto larga, tondeggiante.

I primi raggi della pinna dorsale e di quella anale sono in realtà aculei veleniferi, ben eretti dal pesce quando è in situazione di pericolo. L'apparato velenifero consiste in 12-13 aculei sulla pinna dorsale e 3 in quella anale, tutti composti da aculei cavi collegati a una ghiandola velenifera; i raggi delle pinne pettorali sono aculei pieni, non velenosi.

La livrea, anche se differente da specie a specie, è tendenzialmente bruno-rossastra e bianca.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Queste specie sono diffuse nelle aree tropicali dell'Indo-Pacifico.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Al genere appartengono 10 specie[1]:

Pterois radiata: segno distintivo i lunghi raggi bianchi non collegati tra loro da alcuna membrana

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

Gli avvelenamenti da tossina di Pterois volitans vengono classificati in tre gradi. Avvelenamenti di grado I producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita. Al grado II compaiono vesciche attorno alla puntura. Avvelenamenti di grado III producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni.

Più rari sono gli effetti a livello sistemico, che includono: dolore alla testa, nausea, vomito, dolori e crampi addominali, paralisi agli arti, iper- o ipotensione, difficoltà respiratoria, ischemia del miocardio, edema polmonare, sincope. Sono stati documentati rari casi di decesso.

Il primo e più importante trattamento dopo una puntura è l'immersione della parte colpita in acqua calda (circa 45 °C), perché riduce il dolore e inattiva la tossina.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la pericolosità e la puntura dolorosa, alcune specie sono ambìte dagli acquariofili specializzati in acquari marini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco specie Pterois, in FishBase. URL consultato il 10 settembre 2014.

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