Prima la Russia, poi il Tibet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Prima la Russia, poi il Tibet
Titolo originaleFirst Russia, Then Tibet
AutoreRobert Byron
1ª ed. originale1933
Generediario di viaggio
Lingua originaleinglese

Prima la Russia, poi il Tibet (in lingua inglese First Russia, Then Tibet) è un diario di viaggio di Robert Byron pubblicato per la prima volta nel 1933.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

«La Russia, incolore, è il Paese meno elevato del mondo; il Tibet il più alto e il più colorato. Questa conferma è più che una coincidenza. È una spiegazione»

L'opera ripercorre le esperienze di viaggio dell'autore in Unione Sovietica e in Tibet. Byron mette in luce le differenze tra un paese nel pieno delle trasformazioni sociali del comunismo e della rivoluzione industriale, l'URSS, e un paese isolato e intoccato da tali cambiamenti, il Tibet.[1]

Contrariamente a molti intellettuali inglesi che si recavano in Russia per elogiare la pianificazione sociale ed economica del comunismo, Byron risulta molto critico nei confronti di tale sistema politico. In Tibet ripercorre il cammino intrapreso dal colonnello Francis Younghusband 20 anni prima e usufruisce degli stessi alloggiamenti militari divenuti sedi commerciali.[1]

Edizioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • Gente di pianura, dei della montagna. Prima la Russia, poi il Tibet, a cura di Salvatore Marano, Biblioteca del vascello, Roma, Robin, 1993-2021, ISBN 978-88-727-4878-7.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Robert Byron, viaggiatore che smascherò l'Urss e scoprì il Tibet magico, su ilGiornale.it, 23 dicembre 2021. URL consultato il 5 marzo 2024.
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura