Pietro Ruzzolone

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Pietro Ruzzolone

Pietro Ruzzolone (Palermo, ... – ...; fl. XV-XVI secolo) è stato un pittore italiano, altrimenti noto come Rozzolone o Ruzolone o Ruzzuluni (attivo 1484[1] - 1523[2] a Palermo)[3] esponente del Rinascimento in Sicilia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vissuto e attivo tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo,[4] per stima, competenza e bravura paragonato nel 1630 da Francesco Barone e Manfredi a Raffaello Sanzio.[3]

Nulla si sa della sua educazione, forse ha studiato con Tommaso De Vigilia a Palermo. Il suo nome compare talvolta in connessione con lo scultore Domenico Gagini. Operò soprattutto come pittore nella realizzazione di pale d'altare, polittici e di croci di legno riccamente illustrate a Palermo, ma lavorò anche a Alcamo, Chiusa Sclafani, Corleone e Termini Imerese.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Opere documentate da Gioacchino di Marzo al netto delle recenti scoperte documentali e attribuzioni postume.

Provincia di Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Incoronazione della Vergine Maria, chiesa di Maria Santissima Assunta.

Caccamo[modifica | modifica wikitesto]

Castelbuono[modifica | modifica wikitesto]

Chiusa Sclafani[modifica | modifica wikitesto]

  • XVI secolo, Trittico, controversa attribuzione ad Antonello da Palermo dei pannelli custoditi nella chiesa di Santa Caterina e nel duomo di San Nicolò.

Corleone[modifica | modifica wikitesto]

Studi, ricerche e recenti ritrovamenti di fonti documentali attestano:[2]

  • Duomo di San Martino.
    • 1522, Cappella della Madonna del Rosario, un documento notarile riportato da Francesco Marsalisi e Calogero Ridulfo, riferisce dell'intervento del pittore per l'arricchimento decorativo dell'altare della Vergine.
    • 1522, Spasimo e immagini raffiguranti San Sebastiano e San Giovanni Battista, dipinti su tela, su incarico di Andrea Giaconia, procuratore degli eredi di Vincenzo Gotto, realizzazione della commissione per la cappella nobiliare dei citati eredi.
    • 1522, Madonna, pittura a fresco, opera destinata per l'altare dell'illustre famiglia.
  • 1523, Dipinto, incarico dal notaio Giovanni De Pittacolis di dipingere un quadro per la cappella del nobile nella chiesa di San Giovanni Battista.[8]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Polizzi Generosa[modifica | modifica wikitesto]

Termini Imerese[modifica | modifica wikitesto]

Madonna delle Grazie o Madonna greca[23]), I benefattori della chiesa di Santa Maria della Grazia, don Giovanni Federico Enriquez e donna Anna Cabrera, in un dipinto documentato nella chiesa di Santa Maria di Gesù.
  • 1484, Croce in legno dipinto con la raffigurazione del Cristo Crocifisso, Vergine Maria, Maria Maddalena, San Giovanni Evangelista, il Pellicano che nutre i suoi piccoli e il Serpente attorcigliato sull'albero della conoscenza. Nel verso è raffigurato il Cristo Risorto con il vessillo in mano sull'avello, un centurione, due angeli reggicartigli con scritte evangeliche ai lati, i simboli degli evangelisti ai capicroce con frasi tratte dai vangeli, opera custodita nel presbiterio del duomo di San Nicola di Bari.[24][25]

Provincia di Catania[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Enna[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Trapani[modifica | modifica wikitesto]

Malta[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 204.
  2. ^ a b Calogero Ridulfo, Francesco Marsalisi, "Ecclesia sancti Martini. Storia e arte della Chiesa Madre San Martino di Corleone", Palladium Editore, Antichità e storia locale, Anno edizione: 2012, Pagine: 144, EAN: 9788890455070.
  3. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 203.
  4. ^ Pietro Ruzzolone [1]
  5. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 227.
  6. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 242.
  7. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 243.
  8. ^ (Marchese 2003).
  9. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 223.
  10. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 207.
  11. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 213.
  12. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 231, 245 e 246.
  13. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 221.
  14. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 214.
  15. ^ Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [2], Volume III, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  16. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 219.
  17. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 216.
  18. ^ a b c Gioacchino di Marzo, pp. 220.
  19. ^ a b c Gioacchino di Marzo, pp. 222.
  20. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 224.
  21. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 225 e 226.
  22. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 241.
  23. ^ Regina, p. 93.
  24. ^ Francesco Abbate, "Storia dell'arte nell'Italia meridionale: Il Cinquecento" [3], Donzelli editore, Roma, 2001.
  25. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 206, 207, 208, 209, 210.
  26. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 211, 212, 213.
  27. ^ Pagina 3, Vito Maria Amico, traduzione dal latino Gioacchino di Marzo, "Dizionario topografico della Sicilia" [4], Volume secondo, Pietro Morvillo, Palermo, 1856.
  28. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 231.
  29. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 233.
  30. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 232.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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