Philipomyia aprica

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Philipomyia aprica
Esemplare fotografato a Piazzo (Italia)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineDiptera
SottordineBrachycera
CoorteOrthorrhapha
FamigliaTabanidae
GenerePhilipomyia
SpecieP. aprica
Nomenclatura binomiale
Philipomyia aprica
(Meigen, 1820)
Sinonimi

Tabanus aprica
Meigen, 1820[1]
Tabanus infuscatus
Loew, 1858
Tabanus zizaniae
Leclercq, 1967[2]

Philipomyia aprica (Meigen, 1820) è un insetto dell'ordine dei ditteri e della famiglia dei tabanidi[1][2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato a Canillo (Andorra)

Philipomyia aprica presenta un torace bruno e decisamente peloso, e un addome a segmenti neri terminanti con bande chiare. Ali e zampe sono giallo-brunastre, mentre gli occhi composti sono di un verde brillante.

Le femmine adulte possono raggiungere i 18 mm di lunghezza.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È una specie comune, frequente in alta montagna in periodo estivo; si nutre di nettare, con una predilezione per i fiori delle apiacee.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

È diffusa in gran parte d'Europa; la sua presenza è attestata nelle penisole iberica, italiana e balcanica, in Francia, Belgio, Europa centrale, Romania e Russia europea centrale (non contando le isole, da cui è assente)[1]. È inoltre presente in Turchia, Iran e Caucaso[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Philipomyia aprica (Meigen, 1820), su Fauna Europaea. URL consultato il 24 luglio 2017.
  2. ^ a b c (EN) Philipomyia aprica (Meigen, 1820), su Catalogue of Life. URL consultato il 7 giugno 2023.

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