Pandat

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Pandat
Pandat con fodero.
TipoSpada
OrigineBandiera dell'Indonesia Indonesia Bandiera della Malaysia Malaysia Bandiera del Brunei Brunei
Impiego
UtilizzatoriDayak
Descrizione
LunghezzaDai 95 ai 130 cm circa
LamaDai 55 ai 70 cm circa
Tipo di lamaAd un solo filo
Tipo di manicoA due mani
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Il pandat (chiamato anche kamping, parang pandat, parang pandit o mandau tangkitn) è una particolare spada da guerra tipica del popolo Dayak del Borneo nordoccidentale. È utilizzato esclusivamente come arma da guerra e mai come strumento.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il pandat è dotato di una lama corta e pesante, ad un solo taglio, e di un'impugnatura in ferro[1]. Non presenta una vera e propria guardia, ma un corto pezzo di ferro o di osso attraversa perpendicolarmente il manico[2]. L'arma può essere impugnata ad una o due mani; la lama e il manico sono forgiati da un unico pezzo, e rispetto all'impugnatura la lama è inclinata di circa 25 gradi verso il lato tagliente. Il punto in cui la lama si inclina è situato tra essa e il manico. Sia il lato tagliente che il dorso della lama sono dritti e divergono facendo sì che la lama si allarghi all'estremità; non è presente una punta. La lama è lunga dai 55 ai 70 cm circa, mentre l'impugnatura può misurare anche 40 cm. Il fodero solitamente è in legno decorato con motivi tradizionali e può essere adornato con penne o ciuffi di peli o semplicemente dipinto di rosso[3].

Impiego[modifica | modifica wikitesto]

Il pandat è usato solo come arma; colpi inferti verso il basso sono inefficaci a causa del bilanciamento dell'arma, che sottoporrebbe il polso ad uno sforzo elevato. L'arma è più bilanciata per infliggere colpi verso l'alto[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nick Evangelista, The Encyclopedia of the Sword, Greenwood Publishing Group, 1995, ISBN 0-313-27896-2.
  2. ^ Sarawak Museum, Sarawak Museum Journal, Volume 4, Issues 12-15, Cornell University, 1937.
  3. ^ Albert G Van Zonneveld, Traditional Weapons of the Indonesian Archipelago, Koninklyk Instituut Voor Taal Land, 2002, ISBN 90-5450-004-2.
  4. ^ Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland, Journal, Volume 31, University of California, 1901.

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