Orchis brancifortii

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Orchide di Branciforti
Orchis brancifortii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaOrchidoideae
TribùOrchideae
SottotribùOrchidinae
GenereOrchis
SpecieO. brancifortii
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
GenereOrchis
SpecieO. brancifortii
Nomenclatura binomiale
Orchis brancifortii
Biv., 1813
Sinonimi

Anacamptis brancifortii
(Biv.) Lindl., 1835
Orchis quadripunctata subsp. brancifortii
(Biv.) E.G.Camus, 1928

L'orchide di Branciforti (Orchis brancifortii Biv., 1813) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee[2]. Cresce esclusivamente in Sicilia, Sardegna e Calabria.

L'epiteto specifico è un omaggio a Ercole Branciforti, principe di Butera, protettore del botanico siciliano Antonino Bivona Bernardi (1770-1837) che descrisse questa specie nel 1813.

È una pianta esile, con fusto alto 10–25 cm.
Le foglie basali sono ellittico-lanceolate, non maculate, le superiori più strette e avvolgenti il fusto, e le brattee violacee, lanceolate.
I fiori, di colore dal rosa al porpora, sono raccolti in dense infiorescenze ovato-cilindriche. I sepali sono ovati e il mediano è posto verticalmente; i petali formano un casco attorno al ginostemio. Il labello è trilobato, con lobi laterali divergenti, molto più stretti di quello mediano. Alla base del labello sono presenti due piccole macchie violacee. Lo sperone è sottile e filiforme.

Ne esiste una forma apocromatica interamente bianca.

Fiorisce da aprile a maggio.

Il numero cromosomico di Orchis brancifortii è 2n=42.

Distribuzione e habitat

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È endemica della Sardegna, limitatamente ai rilievi calcarei del settore orientale, e della Sicilia, ove si ritrova sulle catene montuose settentrionali (Madonie e Nebrodi) e, con stazioni puntiformi, sull'Etna, sugli Iblei e sugli Erei. Ne è nota anche un'unica stazione in Calabria, nei pressi di Stilo.

Cresce nei prati aridi, nelle garighe e nelle macchie, fino ad una altitudine di 1200 m.

Predilige terreni calcarei ed asciutti.

  1. ^ (EN) Rankou, H. 2018, Orchis brancifortii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 12 aprile 2021.
  2. ^ (EN) Orchis brancifortii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 12 aprile 2021.

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