Opatrum sabulosum

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Opatrum sabulosum
Esemplare fotografato nella riserva di Exerzierplatz presso Erlangen (Baviera)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaTenebrionoidea
FamigliaTenebrionidae
SottofamigliaTenebrioninae
TribùOpatrini
GenereOpatrum
SpecieO. sabulosum
Nomenclatura binomiale
Opatrum sabulosum
(Linnaeus, 1761)
Sinonimi

Silpha sabulosa
Linnaeus, 1758[1][2][3]

Opatrum sabulosum (Linnaeus, 1761) è un coleottero della famiglia dei Tenebrionidi[1][2][3][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato in località Paludi a Segonzano (Trentino-Alto Adige)

È un tenebrionide di forma schiacciata, lungo ra i 7 e i 10 mm, di colore opaco grigio o brunastro: le elitre sono percorse longitudinalmente da sottili costolature più scure e da file di piccoli tubercoli[4]. Le antenne sono leggermente più spesse verso l'apice[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È un insetto fitofago, che si nutre, sia allo stadio larvale, sia in quello adulto, di parti aeree e sotterranee di varie specie di piante; il ciclo vitale dura circa due anni[4].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è ben documentata in gran parte dell'Europa centrale tra la Francia e la Polonia incluso l'arco alpino, nelle parti meridionali della Scandinavia e nelle isole britanniche e, con meno attestazioni, è presente anche nei Balcani, in Turchia e Caucaso e nella Russia europea e asiatica[1][3]. Predilige gli habitat secchi e sabbiosi[4].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato in Lettonia

La specie include le seguenti sottospecie[1][2]:

  • Opatrum sabulosum subsp. lucifugum Kuster, 1849
  • Opatrum sabulosum subsp. pyrenaeum Espaol, 1963
  • Opatrum sabulosum subsp. sabulosum (Linnaeus, 1761)
  • Opatrum sabulosum subsp. sculptum Mulsant, 1854

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Opatrum sabulosum (Linnaeus, 1761), su GBIF. URL consultato il 5 maggio 2020.
  2. ^ a b c (EN) Opatrum sabulosum (Linnaeus, 1761), su BioLib.cz. URL consultato il 5 maggio 2020.
  3. ^ a b c (EN) Opatrum sabulosum (Linnaeus, 1761), su Fauna europaea. URL consultato il 5 maggio 2020.
  4. ^ a b c d e Bellmann, p. 121.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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