Nutri-score

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Etichetta Nutri-score
Adozione del sistema in Europa. In verde, i paesi che lo hanno adottato; in verde più chiaro, i paesi dove alcune compagnie hanno adottato autonomamente il sistema; in rosso, i paesi che si oppongono.

Il nutri-score è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l'identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l'utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E.

Si tratta di un sistema a punteggio sviluppato da un gruppo di ricercatori universitari francesi, l'Equipe de Recherche en Epidémiologie Nutritionnelle, guidato dal nutrizionista Serge Hercberg, che si basa sulle tabelle nutrizionali della Food Standards Agency del Regno Unito, il cui corrispondente sistema "traffic lights" è stato messo in discussione dagli esperti.[1][2]

Le etichette sono state ipotizzate per la prima volta dal gruppo di ricerca nel 2013, con la pubblicazione di un rapporto contenente diverse proposte relative alla salute pubblica tra le quali si sosteneva l'importanza di adottare un sistema di voti (inizialmente solo alfabetico dalla A alla E) e di colori da stampare sulle confezioni alimentari per consentire al consumatore un facile confronto tra le qualità nutrizionali di diversi prodotti[3].

Il calcolo del punteggio tiene conto di sette diversi parametri di informazioni nutritive per 100 g di cibo e 100 ml di bevande le quali sono già attualmente disponibili sulle confezioni degli alimenti. Un alto contenuto di frutta e verdura, fibre e proteine promuove un punteggio più alto, mentre un alto contenuto di energia, zucchero, acidi grassi saturi e sodio si traduce in un punteggio negativo[4].

La scala nasce dall'idea di semplificare la lettura della tabella nutrizionale classica e permettere una scelta di prodotti più rapida in base alle esigenze del consumatore; secondo il Ministero della Sanità francese, questo sistema dovrebbe permettere un più facile accesso ai cibi confezionati "sani", contribuire alla "lotta all'aumento delle malattie cardiovascolari, l'obesità ed il diabete"[5].

L'algoritmo Nutri-score è stato criticato da diversi governi tra i quali quello italiano, da gruppi industriali, dall’associazione degli agricoltori europei Copa-Cogeca e da numerosi nutrizionisti per aver semplificato eccessivamente le informazioni nutrizionali e ridotto gli alimenti complessi ai singoli ingredienti.[6][7][8]

Secondo il Prof. Philippe Legrand, direttore del Laboratorio di Biochimica della Nutrizione Umana dell'Agrocampus-INSERM, l'algoritmo penalizza indebitamente gli alimenti ad alto contenuto di grassi e non riesce a distinguere tra diversi tipi di grassi, alcuni dei quali sono indispensabili per la salute umana. In quanto tale, Nutri-score “non fornisce informazioni sulla composizione del cibo ma dà un verdetto generale sul cibo. Non è né più né meno che un'opinione o un giudizio. Come fonte di informazioni scientifiche, è insufficiente." [9]

Nutri-score è stato criticato da nutrizionisti per aver dato dei voti alti ai cibi ultraprocessati.[10] I consumatori possono sostituire cibi ricchi di grassi con cibi apparentemente più sani ma altamente elaborati con un Nutri-score più alto. Inoltre, alcuni paesi europei sostengono anche che il punteggio discrimina i grassi sani come l'olio d'oliva.[11]

Paesi come l'Italia criticano il sistema Nutri-Score poiché, non tenendo conto dell’origine degli ingredienti, dei valori nutrizionali nel loro complesso e dell’eventuale presenza di additivi, rischierebbe di penalizzare prodotti necessari per una dieta sana ed equilibrata, come l’olio extravergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea, oltre a numerose eccellenze del Made in Italy, come il Parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma.[12] Contro tali accuse si è espresso l’ideatore dell’etichetta a semaforo, Serge Hercberg, che ha affermato che alimenti particolarmente grassi, salati e zuccherini vengono sì penalizzati, ma questi, di fatto, non si trovano alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea.[13]

Il 17 settembre 2020 una coalizione di paesi ha pubblicato un cosiddetto “non-paper” contro il Nutri-score, pur senza menzionarlo direttamente. Il documento afferma infatti che un sistema di etichettatura nutrizionale europeo non deve contenere colori, deve essere basato sulle porzioni e non su 100g e deve rispettare le diete tradizionali.[14][15][16]

Tra i Paesi che si oppongono con maggior forza al sistema Nutri-Score vi sono la Grecia, l’Ungheria, la Romania, la Lettonia, la Repubblica Ceca, Cipro e appunto l’Italia. Quest’ultima, in prima fila nella battaglia contro l’introduzione del sistema a semaforo, ha avanzato una controproposta: la NutrInform Battery,[17] un’etichettatura che riporta la quantità e la relativa percentuale di calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presenti in una singola porzione di alimento. A differenza del Nutri-Score, la NutriInform Battery presenta una grafica meno intuitiva, non utilizzando né colori né punteggi, non classificando il prodotto come “migliore” o “peggiore”, ma limitandosi a informare il consumatore circa la quantità di nutrienti presenti nel cibo o nella bevanda in questione.[18] [19]

Da un punto di vista giuridico, il Nutri-score solleva questioni di compatibilità con il diritto dell'Unione e di giustificazione[20] indipendentemente della sua validità scientifica. Come per tutte le informazioni che appaiono sull'imballaggio di un alimento[21], il nutriscore deve rispettare la regolamentazione dell'Unione europea relativa all'informazione nutrizionale del 2011.[22]

Ricercatori polacchi nel 2022 scrivono in modo conclusivo:

(EN)

«As the available data indicate, this system does not take into account a number of factors that affect the quality of a food product, including the size of the package, the contents of vitamins, minerals, and other selected health-promoting ingredients, the degree of processing, or the fatty acid profile of the product, and it discriminates against regional products, organic products, and juices and nectars.
This system, although intuitive and created with good intentions, still has quite a few flaws that must be addressed before it can be considered to correctly indicate the nutritional value of food products.»

(IT)

«Come indicano i dati disponibili, questo sistema non tiene conto di una serie di fattori che influenzano la qualità di un prodotto alimentare, tra cui le dimensioni della confezione, il contenuto di vitamine, minerali e altri ingredienti salutari selezionati, il grado di trasformazione, o il profilo di acidi grassi del prodotto, e discrimina i prodotti regionali, i prodotti biologici, i succhi e i nettari.
Questo sistema, sebbene intuitivo e creato con buone intenzioni, presenta ancora non pochi difetti che devono essere affrontati prima che possa essere considerato per indicare correttamente il valore nutrizionale dei prodotti alimentari.»

Nel giugno 2023 è stato rilevata la pericolosità, come "possibile" cancerogeno,[24][25][26] dell'aspartame (E951),[25] noto dolcificante; che non viene rilevato nel sistema Nutriscore, rendendolo per questo poco affidabile.[27][28] Infatti, il nutriscore boccia con il colore rosso cibi con zuccheri naturali e promuove con quello verde le più note bibite gassate ricche proprio di aspartame e dolcificanti artificiali.[29][30]

Adozione di Nutri-score

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Le leggi dell’UE non consentono di imporre il proprio sistema di etichettatura degli alimenti a titolo obbligatorio[31]. Ciò nonostante, nel contesto della strategia F2F (Farm to Fork), la UE propone un’etichettatura nutrizionale obbligatoria per tutta l'Europa entro il 2022 e Nutri-score è uno dei candidati[32].

L'applicazione diffusa di questo sistema di valutazione è stato variamente osteggiato dall'industria agroalimentare anche con vere e proprie operazioni di lobbying segnalate anche da diversi ricercatori[33]. All'inizio del 2017 il Ministero della salute francese ha confermato il proprio impegno nel diffondere il più possibile l'utilizzo di questo strumento senza però renderlo obbligatorio per le industrie alimentari, secondo i criteri del regolamento europeo del 2011 sull'informazione al consumatore sui prodotti alimentari[34][35][36][37]. Nello stesso anno, la Commissione europea ha presentato al Parlamento ed al Consiglio Europeo una relazione sull'opportunità di un'ulteriore armonizzazione dell'etichettatura nutrizionale[38].

Il 15 febbraio 2018 33 aziende agroindustriali e di distribuzione hanno annunciato il loro impegno ad applicare il punteggio Nutri sui loro prodotti[39]. La banca dati alimentare Open Food Facts calcola il punteggio per i prodotti presenti nel suo sistema[40]. Nutri-score è stato da allora ufficialmente raccomandato dalle autorità sanitarie in Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Spagna.[1][2][3] Archiviato il 23 aprile 2021 in Internet Archive.[4][5], anche se i funzionari di Spagna e Paesi Bassi sostengono che l'algoritmo Nutri-Score dovrà essere adattato per soddisfare le loro linee guida dietetiche nazionali.[41][42][43][44][45]

Alcune aziende alimentari come PepsiCo, Nestlé, Auchan, Danone e Kelloggs hanno annunciato che avrebbero utilizzato il Nutri-score sebbene non fosse ufficialmente raccomandato dalle autorità.[46][47][48][49][50] Nel dicembre 2020 la Germania (all’epoca presidente in carica del consiglio europeo) non è riuscita a convincere i paesi europei a trovare un accordo per quanto riguarda un’etichetta nutrizionale durante la riunione Agrifish.[51]

  1. ^ (EN) Ian Quinn2020-08-28T10:46:00+01:00, Has traffic light health labelling reached the end of the road?, su The Grocer. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  2. ^ EREN - Accueil, su eren.univ-paris13.fr. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) Perception of front-of-pack labels according to social characteristics, nutritional knowledge and food purchasing habits, in Public Health Nutr., 16 marzo 2013. URL consultato il 26 giugno 2019.
  4. ^ (EN) Nutri-Score, a simple labelling system for nutritional value, su nutriscore.colruytgroup.com. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  5. ^ (FR) Pascale Santi, « Intoxication agroalimentaire » au ministère de la santé, in Le Monde.fr, 8 luglio 2016, ISSN 1950-6244 (WC · ACNP). URL consultato il 26 giugno 2019.
  6. ^ Il ministro Speranza: «No all’etichetta a semaforo per il cibo», su corriere.it. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  7. ^ (EN) foodnavigator.com, ‘NutriScore is a consumer trap’: Industry group calls for front-of-pack calorie logo, su foodnavigator.com. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  8. ^ "Fermate il Nutriscore", la lobby degli agricoltori Ue contro l'etichetta "anti made in Italy", su agrifoodtoday.it. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  9. ^ (FR) De European Scientist, Interview du Professeur Philippe Legrand : « Les Experts français ne sont pas tous d’accord sur le Nutriscore », su European Scientist, 11 marzo 2020. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  10. ^ (EN) On April 1st, 2017 the NutriScore arrived on the shelves of our shops, and it was no April Fool's joke., su European Scientist, 10 maggio 2018. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  11. ^ Spanish Producers Join Chorus of Concerns Over Nutri-Score - Olive Oil Times, su oliveoiltimes.com. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  12. ^ Salute, se aspartame cancerogeno, salta il Nutriscore. Va salvato l’olio EVO, su ruvochannel.com.
  13. ^ Il Nutri-Score non penalizza i prodotti italiani, dice il suo ideatore, su linkiesta.it.
  14. ^ (EN) Seven Countries Protest Adoption of Nutri-Score at European Meeting, su Olive Oil Times, 28 settembre 2020. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  15. ^ Front of Pack Nutrition Labeling, su data.consilium.europa.eu.
  16. ^ Nutri-Score sarebbe penalizzante per i prodotti italiani, su dissapore.com.
  17. ^ NutrInform Battery, su nutrinformbattery.it.
  18. ^ Sistemi di etichettatura frontepacco (FOP) utili per migliorare la qualità dell’informazione nutrizionale al pubblico, in un’ottica di prevenzione dell’eccesso ponderale. Nutri-Score o Nutrinform Battery (PDF), su salute.gov.it.
  19. ^ Etichette a semaforo (Nutri-Score). Favorevole o contrario?, su proversi.it.
  20. ^ Voir Daniele Bianchi, Feu rouge pour les informations nutritionnelles complémentaires en étiquette!, Revue de droit rural, avril 2018, n°462, p. 13.
  21. ^ D. Bianchi, Comment lire l’étiquette d’un aliment et reconnaître faux produits naturels et vrais produits chimiques !, ed. Les points sur les i, Paris, 2017, 170 p.
  22. ^ (FR) Règlement (UE) n o 1169/2011 du Parlement européen et du Conseil du 25 octobre 2011 concernant l’information des consommateurs sur les denrées alimentaires, in JO L 304 du 22.11.2011, 22 novembre 2011, pp. 18–63.
  23. ^ Włodarek D, Dobrowolski H, Fantastic Foods and Where to Find Them-Advantages and Disadvantages of Nutri-Score in the Search for Healthier Food, in Nutrients, vol. 14, n. 22, novembre 2022, DOI:10.3390/nu14224843, PMC 9694186, PMID 36432529.
  24. ^ Elio Riboli, Frederick A Beland, Dirk W Lachenmeier, M Matilde Marques, David H Phillips, Eva Schernhammer, Abdul Afghan, Ricardo Assunção, Giovanna Caderni, J Christopher Corton, Gisela de Aragão Umbuzeiro, Daphne de Jong, Melanie Deschasaux-Tanguy, Allison Hodge, Junko Ishihara, Dan D Levy, Daniele Mandrioli, Marjorie L McCullough, Sarah A McNaughton, Takeshi Morita, Anne P Nugent, Kumiko Ogawa, Arun R Pandiri, Consolato M Sergi, Mathilde Touvier, Luoping Zhang, Lamia Benbrahim-Tallaa, Shirisha Chittiboyina, Danila Cuomo, Nathan L DeBono, Charlotte Debras, Aline de Conti, Fatiha El Ghissassi, Emma Fontvieille, Rhea Harewood, John Kaldor, Heidi Mattock, Elisa Pasqual, Gabrielle Rigutto, Hannah Simba, Eero Suonio, Susana Viegas, Roland Wedekind, Mary K Schubauer-Berigan e Federica Madia, Carcinogenicity of aspartame, methyleugenol, and isoeugenol, in The Lancet Oncology, Elsevier BV, 2023, DOI:10.1016/s1470-2045(23)00341-8, ISSN 1470-2045 (WC · ACNP).
  25. ^ a b Michael E J Lean e Catherine R Hankey, Aspartame and its effects on health, in BMJ, vol. 329, n. 7469, BMJ, 30 settembre 2004, pp. 755–756, DOI:10.1136/bmj.329.7469.755, ISSN 0959-8138 (WC · ACNP).
  26. ^ Aspartame is Possibly Linked to Cancer in Humans, the WHO Says, su The New York Times, 13 luglio 2023. URL consultato il 17 luglio 2023.
  27. ^ Manuela Falchero, CAOS ASPARTAME/ Se la valutazione dell'Oms getta un'ombra sul Nutriscore, su IlSussidiario.net, 16 luglio 2023. URL consultato il 17 luglio 2023.
  28. ^ Massimiliano Paoloni, Salute. se l'aspartame è cancerogeno salta il Nutriscore, su Coldiretti, 1º luglio 2023. URL consultato il 17 luglio 2023.
  29. ^ Coldiretti, 'aspartame business da 12 mld, meglio zuccheri naturali' [collegamento interrotto], su Almanacco della Scienza, 17 luglio 2023. URL consultato il 17 luglio 2023.
  30. ^ WHO advises not to use non-sugar sweeteners for weight control in newly released guideline, su World Health Organization (WHO), 15 maggio 2023. URL consultato il 17 luglio 2023.
  31. ^ (EN) Nutrition labelling schemes used in Member States (PDF).
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  34. ^ (FR) «Nutri-Score obligera les industriels à revoir leurs recettes», in Libération.fr, 15 marzo 2017. URL consultato il 26 giugno 2019.
  35. ^ (FR) Règlement (UE) n° 1169/2011 « INCO », article 35, du Parlement européen et du Conseil du 25 octobre 2011 concernant l’information des consommateurs sur les denrées alimentaires, su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 26 giugno 2019.
  36. ^ (FR) Laura Motet, Etiquetage nutritionnel : que contiennent vraiment nos assiettes ?, in Le Monde.fr, 29 settembre 2016, ISSN 1950-6244 (WC · ACNP). URL consultato il 26 giugno 2019.
  37. ^ Marisol Touraine dévoile le nouveau logo nutritionnel, in leparisien.fr, 15 marzo 2017CET06:51:56+01:00. URL consultato il 26 giugno 2019.
  38. ^ Uso di forme di espressione e presentazione supplementari della dichiarazione nutrizionale, maggio 2020.
  39. ^ Santé publique france, Nutri-score it's easier to eat better., febbraio 2018. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  40. ^ (FR) Score nutritionnel - Notes de couleurs - France, su fr.openfoodfacts.org. URL consultato il 15 agosto 2017.
  41. ^ (EN) foodnavigator.com, ‘Helping consumers make the right choices’: PepsiCo trials traffic light labelling in Europe, su foodnavigator.com. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  42. ^ (EN) Reuters Staff, Nestle to use Nutri-Score nutrition-labeling in Europe, in Reuters, 27 novembre 2019. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  43. ^ (EN) E. S. M. Magazine, Auchan Portugal Adopts Nutri-Score On Own-Brand Products, su ESM Magazine. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  44. ^ (EN) foodnavigator.com, Nestlé and Danone back bid to enforce Nutri-Score across Europe, su foodnavigator.com. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  45. ^ (EN) foodnavigator.com, Kellogg introduces Nutri-Score in France, su foodnavigator.com. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  46. ^ (EN) foodnavigator.com, ‘Helping consumers make the right choices’: PepsiCo trials traffic light labelling in Europe, su foodnavigator.com. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  47. ^ (EN) Reuters Staff, Nestle to use Nutri-Score nutrition-labeling in Europe, in Reuters, 27 novembre 2019. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  48. ^ (EN) E. S. M. Magazine, Auchan Portugal Adopts Nutri-Score On Own-Brand Products, su ESM Magazine. URL consultato il 19 febbraio 2021.
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  50. ^ (EN) foodnavigator.com, Kellogg introduces Nutri-Score in France, su foodnavigator.com. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  51. ^ Front-of-pack nutrition labelling: EU Member States fail to reach consensus, su beuc.eu. URL consultato il 23 febbraio 2021.

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