Nationalsozialistische Volkswohlfahrt

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Logo della NSV.
Bambinaia della NSV a passeggio con bambini (1943).
Tessera associativa.

Il Nationalsozialistische Volkswohlfahrt (NSV) o Benessere popolare nazionalsocialista, era una organizzazione di assistenza sociale attiva durante il Terzo Reich e diretta emanazione del Partito nazista. Il NSV fu creato nel 1933 e aveva la sua direzione generale a Berlino-Wilmersdorf in un complesso edilizio progettato dall'architetto Hugo Constantin Bartels[1]. Date le premesse ideologiche naziste, tutti i servizi venivano devoluti ai soli cosiddetti ariani, con il focus puntato sulla selezione della razza.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo Hauptamt für Volkswohlfahrt o Ufficio centrale per il benessere popolare, come il NSV era denominato all'interno del NSDAP, era articolato in 6 sezioni: Organizzazione, Amministrazione finanziaria, Cura del benessere e aiuto alla gioventù, Benessere fisico della popolazione, Propaganda e Formazione.

Verso la metà del 1939 il NSV poteva disporre di una presenza sul territorio del Terzo Reich identica a quella del NSDAP, essendo perciò presente in 40 Gaue, 813 Circondari, 26.138 località, 97.161 quartieri e 511.689 caseggiati.

Il NSV aveva stretti collegamenti operativi con varie istituzioni di assistenza sociale:

  • Hilfswerk Mutter und Kind o Soccorso a favore della maternità e infanzia
  • Mütterdienst im Deutschen Frauenbund o Aiuto alla madre (Lega delle donne tedesche)
  • Adolf-Hitler-Freiplatzspende o Libera vacanza Adolf Hitler[2]
  • Kindergarten o asili per l'infanzia
  • Haushaltshilfe o Aiuto domestico
  • Gemeindepflegestationen o Presidio medico comunale
  • Jugendhilfe o Aiuto alla gioventù
  • Tuberkulosehilfswerk o Aiuto contro la tubercolosi
  • Motorisierte Zahnstationen o Cliniche dentali mobili
  • Bahnhofsdienst o Soccorso ferroviario
  • Hilfswerk für die deutsche bildende Kunst o Previdenza per gli artisti figurativi tedeschi
  • Ernährungshilfswerk (EHW) o Fondo per la nutrizione[3]
  • Winterhilfswerk (WHW) o Fondazione pubblica di soccorso invernale[4]
  • Kinderlandverschickung (KLV) o Programma di evacuazione di bambini e ragazzi dalle città[5]

Tali collegamenti diventarono sempre più stretti, specialmente durante il periodo bellico e con particolare riferimento alla cura dell'infanzia e della gioventù, tanto da dare al NSV le sembianze di una vera e propria agenzia governativa di assistenza sociale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Denkmale in Berlin. NS-Volkswohlfahrt, Gauamtsleitung Berlin, su stadtentwicklung.berlin.de, Senatsverwaltung für Stadtentwicklung und Umwelt. URL consultato il 10 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2014).
  2. ^ Periodi di vacanza gratuita in località turistiche e termali offerti a chi si era iscritto allo NSDAP prima che Hitler giungesse al potere; si trattava di circa 300.000 iscritti al partito nazista che venivano privilegiati per la loro fedeltà e che veninvano chiamati anche Alter Kämpfer o Vecchi combattenti. Cfr. (DE) Hermann Weiß, Adolf-Hitler-Freiplatzspende, in Enzyklopädie des Nationalsozialismus, Stoccarda, Klett-Cotta, 1997, p. 348.
  3. ^ Organizzazione creata nell'ambito del secondo Piano quadriennale (1937) per la raccolta dei rifiuti organici delle cucine private e comunitarie per l'ingrasso dei maiali. Cfr. (DE) Cornelia Schmitz-Berning, Vokabular des Nationalsozialismus, Berlino, Walter de Gruyter, 2000 [1998], p. 210 ISBN=3-11-016888-X.
  4. ^ Raccolta di danaro e oggetti che durava da ottobre a marzo i cui proventi venivano trasformati in cibo, vestiti e carbone a favore dei meno abbienti. Creata dal governo di Heinrich Brüning nel 1931, il Winterhilfswerk venne ripreso dal governo nazista. Cfr. (DE) Florian Tennstedt, Wohltat und Interesse. Das Winterhilfswerk des Deutschen Volkes: Die Weimarer Vorgeschichte und ihre Instrumentalisierung durch das NS-Regime, in Geschichte und Gesellschaft, n. 13, 1987, p. 157.
  5. ^ (DE) Gerhard Kock, Der Führer sorgt für unsere Kinder – Die Kinderlandverschickung im Zweiten Weltkrieg, Paderborn, Schöningh, 1997, p. 143, ISBN 3-506-74663-4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Oliver Kersten, Die Nationalsozialistische Volkswohlfahrt insbesondere im Zweiten Weltkrieg. Magisterarbeit am Friedrich-Meinecke-Institut der Freien Universität Berlin 1993, 160 Bl. Standorte: SAPMO-Bundersarchiv Bibliothek Berlin und Friedrich-Meinecke-Institut der Freien Universität Berlin
  • (DE) Herwart Vorländer, Die NSV. Darstellung und Dokumentation einer nationalsozialistischen Organisation. Harald Boldt Verlag, Boppard am Rhein 1988, ISBN 3-7646-1874-4 (Schriften des Bundesarchivs 35).

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