Napule è (brano musicale)

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Napule è
ArtistaPino Daniele
Autore/iPino Daniele
GenereMusica d'autore
Canzone napoletana
Edito daEMI Italiana
Pubblicazione originale
IncisioneNapule è/Na tazzulella 'e cafè 3C 006 18202
Data1977
Certificazioni (digitale)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 50 000+)

Napule è è un brano musicale del cantautore italiano Pino Daniele con l'arrangiamento di Antonio Sinagra, tratto dall'album d'esordio Terra mia[2], pubblicato nel 1977 e, sempre lo stesso anno, come singolo con 'Na tazzulella 'e cafè sul lato B del 45 giri, per l'etichetta La Voce del Padrone[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Napule è venne scritto da Daniele quando aveva appena diciotto anni; dedicato alla città di Napoli, diventando uno dei più grandi successi del cantautore[3]. Venne eseguito per la prima volta in televisione nell'estate 1977 nel Programma di Rai2 Auditorio A con l'orchestra dell'Auditorium Rai di Napoli diretta da Pino Presti[4]. Il brano ottenne grande successo nel corso degli anni seguenti, testimoniato dal fatto che è stato più volte riproposto dallo stesso autore sia in raccolte (Yes I Know My Way, Voglio 'o mare, Pino Daniele Studio Collection (Le origini), Napule è, Ricomincio da 30), sia in album live (Sció live, E sona mo', I concerti live @ RTSI, In tour).

Testo e significato[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è una dichiarazione di amore e di odio per la sua amata città Napoli. La canzone descrive un quadro della città con le sue bellezze e contraddizioni, fatta di mille colori, di mille paure, di gente rassegnata e indifferente al degrado che la circonda e intanto continua a sperare nella sciorta (la fortuna) per cambiare la propria vita. Tutti ne parlano, tutti la criticano, tutto il mondo la conosce ma nessuno sa davvero qual è la sua vera anima.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Pino Daniele - voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, mandola, mandolino
  • Piero Montanari - basso
  • Roberto Spizzichino - batteria
  • Amedeo Forte (Amedeo Tommasi) - pianoforte
  • Luca Vignali – oboe
  • Antonio Sinagra – arrangiamento strumenti ad arco

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è stato reinterpretato anche da vari artisti tra cui Luciano Pavarotti nel 1998, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Ron e lo stesso Pino Daniele nell’album dal vivo del 2002 In tour, Mina (Napoli secondo estratto, 2003 e nel 2010 in duetto con Pino Daniele nell'album Boogie Boogie Man), Gino Paoli (due volte: Appropriazione indebita[5], 1996, e Una lunga storia[6], 2004), Mario Trevi (...Niente - Trevi canta Daniele, 1995), Laura Pausini (Laura Live World Tour 09, 2009).

Napule è è diventato l'inno ufficiale del Napoli: il brano infatti accompagna l'ingresso in campo delle squadre che si sfidano allo Stadio Diego Armando Maradona, a partire dall'11 gennaio 2015 (in occasione di Napoli-Juventus in ricordo del cantautore morto da pochi giorni)[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Napule è (certificazione), su FIMI. URL consultato il 19 agosto 2017.
  2. ^ a b Discografia Nazionale della Canzone Italiana
  3. ^ Imma Landi, Napule è di Pino Daniele, testo e significato, su occhionotizie.it, 4 gennaio 2022.
  4. ^ Cesare Deserto, Pino Daniele: 64 anni fa nasceva il poeta di “Napule è”, su italianmadhouse.com, Italian madhouse.com, 19 marzo 2019. URL consultato il 14 luglio 2020.
  5. ^ Sito ufficiale Gino Paoli - Appropriazione indebita, su ginopaoli.it. URL consultato il 13 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2010).
  6. ^ Sito ufficiale Gino Paoli - Una lunga storia, su ginopaoli.it. URL consultato il 13 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2010).
  7. ^ Napul’è sarà l’inno del Napoli: De Laurentiis dice sì, su ultimecalcionapoli.it, 11 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]