NGC 193

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NGC 193
Galassia lenticolare
NGC 193 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data21 dicembre 1786 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 39m 18.6s [2]
Declinazione03° 19′ 52″ [2]
Distanza195,8 mega anni luce (60,03 Mpc) [1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)12,3 [3]
nella banda B: 13,3 [3][4]
Redshift+0,014723 ± 0,000050 [2]
Luminosità superficiale12,86 [3]
Angolo di posizione55° [3]
Velocità radiale4414 ± 15 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseSAB(s)0- [2], E/SB0 [3], E/SAB0(s)? [1]
Dimensioni76 200 al (23 350 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2359
MCG 00-02-103
UGC 408, CGCG 383-55, [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 193
Categoria di galassie lenticolari

NGC 193 è una galassia lenticolare situata nella costellazione dei Pesci.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il database Simbad classifica NGC 193 come una radiogalassia.[4]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 193 è stata scoperta il 21 dicembre 1786 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

Buco nero supermassiccio[modifica | modifica wikitesto]

Basandosi sulla velocità interna della galassia misurata dal Telescopio spaziale Hubble, il buco nero supermassiccio che si ritiene esista al centro della galassia, dovrebbe avere una massa compresa tra 130 e 560 milioni di .[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 193, su cseligman.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i NED results for object NGC 0193, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 18 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  4. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  5. ^ A. Beifiori, M. Sarzi, E.M. Corsini, E. Dalla Bontà, A. Pizzella, L. Coccato e F. Bertola, UPPER LIMITS ON THE MASSES OF 105 SUPERMASSIVE BLACK HOLES FROM HUBBLE SPACE TELESCOPE/SPACE TELESCOPE IMAGING SPECTROGRAPH ARCHIVAL DATA, in The Astrophysical Journal, 692#1, febbraio 2009, pp. 856-868, DOI:10.1088/0004-637X/692/1/856. URL consultato il 18 febbraio 2024.

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