Coordinate: 44°17′22.49″N 7°46′24.31″E

Miroglio (Frabosa Sottana)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Miroglio
frazione
Miroglio – Veduta
Miroglio – Veduta
Vista di Miroglio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Comune Frabosa Sottana
Territorio
Coordinate44°17′22.49″N 7°46′24.31″E
Altitudine807[1] m s.l.m.
Abitanti104[2] (2001)
Altre informazioni
Lingueitaliano, occitano, piemontese
Cod. postale12083
Prefisso0174
Fuso orarioUTC+1
TargaCN
PatronoSan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Miroglio
Miroglio

Miroglio (Mireuj in monregalese e in kje, Miröi o Miroelh in lingua occitana)[3] è una frazione di Frabosa Sottana (CN).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Miroglio è ubicato accanto al Maudagna, principalmente in sinistra idrografica del torrente. Il centro dell'abitato si trova a 807 metri sul livello del mare.[1] È una frazione del comune di Frabosa Sottana.[4] Il centro abitato è dominato ad ovest dall'omonimo Bric Miroglio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lapide ai caduti e dispersi in guerra

La vallata del Maudagna venne occupata dagli antichi romani, i quali aprirono alcune cave nella zona di Miroglio per sfruttarne i minerali ferrosi e il marmo bianco presente.[3] Il paese è sede parrocchiale e disponeva di una propria scuola elementare. All'inizio del XX secolo a Miroglio venne costruita una delle prime centrali idroelettiche della zona.[5]

Durante la Resistenza Miroglio fu coinvolta dagli scontri tra le truppe nazifasciste e i partigiani, in particolare quelli di convinzioni monarchiche guidati dal comandante Mauri.[6] L'episodio più rilevante fu l'eccidio avvenuto nei pressi della chiesetta del Pellone,[7] dove il 14 gennaio 1944 vennero trucidati 11 partigiani e un civile; un lapide ricorda l'avvenimento.[8]

Durante il primo dopoguerra, a breve distanza dal centro abitato alle falde della Cima Castelletto, iniziò lo sfruttamento del marmo "Nero nuvolato",[9] in una cava oggi abbandonata.[10] La pietra, di notevole pregio, venne utilizzata in vari edifici sia in Italia, come ad esempio per l'atrio dell'Istituto Galileo Ferraris[11] e l'ossario della Gran Madre a Torino e per i porticati del Cimitero monumentale di Milano, sia all'estero, come nei restauri della Cattedrale di Annecy.[12]

Edifici e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Biagio
  • Chiesa parrocchiale di San Biagio,[13] costruita nel 1657 ed ampliata nel XVIII secolo in stile barocco.[14] La chiesa nel secolo successivo fu ulteriormente ingrandita e venne elevata al rango di parrocchia nel 1850.[15] La festa patronale si celebra tutti gli anni a inizio febbraio.[16]
  • Cappella del Pellone, situata sulla strada che collega Miroglio con Pratonevoso.[14]
  • Falesie di arrampicata, situate nei pressi dell'abitato e con difficoltà tecniche anche notevoli.[17]
  • Ex cava di marmo, a monte del paese.[10]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Miroglio è uno dei pochi centri abitati dove si parla il kje.[18]

Nell'edificio che ospitava la scuola elementare del borgo è oggi collocato il Museo della montagna e della sua gente,[19] e dedicato alla ricostruzione delle passate modalità di vita quotidiana e professionale dei suoi abitanti; espone una collezione di circa seicento attrezzi agricoli risalenti, in maggioranza, all'inizio del Novecento.[20]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c 14º Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, su dawinci.istat.it, Istat. URL consultato il 5 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2022).
  2. ^ [1]
  3. ^ a b Miroglio, su toponimi.chambradoc.it, Chambra d'òc. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  4. ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 1-28, Presso G. Maspero librajo e Cassone e Marzorati tipografi, 1840, p. 864. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  5. ^ AA.VV., Rivista geografica italiana, vol. 74, 1967, p. 67. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  6. ^ Marco Grandi, Pagine della resistenza monarchica - la relazione sull'attività del Gruppo divisioni autonome Mauri, settembre 1943-aprile 1945, Brigati, 2000, pp. 6, 11. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  7. ^ Oscar Farinetti, Mangia con il pane, Mondadori, 2015, ISBN 9788852063169. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  8. ^ 149408 - Lastra commemorativa dell’eccidio partigiani di Pellone frazione Miroglio a Frabosa Sottana (CN), su pietredellamemoria.it, Anmig, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e Fondazione, 8 novembre 2019. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  9. ^ Il marmo rassegna bimestrale, p. 5. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  10. ^ a b Alessandro Barabino, Vie della Pietra, su frabusan.it. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  11. ^ AA.VV. (Direzione industria), Documento di programmazione delle attività estrattive (D.P.A.E) (PDF), vol. 1, Regione Piemonte, p. 50. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  12. ^ Mario Catella, I marmi del Piemonte (PDF), in Atti e rassegna tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino - Nuova serie, Politecnico di Torino, 1951, p. 93. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  13. ^ AA.VV. (Ministero di grazia e giustizia), Bollettino ufficiale del Ministero di Grazia, Giustizia e dei Culti, vol. 7, Stamperia reale, 1887, p. 220. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  14. ^ a b Cosa vedere, su frabosasottana.com. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  15. ^ Comino, Giancarlo, Frabosa Sottana, su archiviocasalis.it, Centro Interuniversitario di Storia Territoriale "G.Casalis". URL consultato il 5 dicembre 2022.
  16. ^ Grande festa patronale di San Biagio a Miroglio di Frabosa Sottana, in targatocn, 4 febbraio 2011. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  17. ^ Giovanni Massari, Arrampigranda anno zero: il Grande Reset alla falesia Miroglio 1, su planetmountain.com, 6 dicembre 2021. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  18. ^ AA.VV. (Istituto dell'Atlante linguistico italiano), Bollettino, Rattero., 2008, p. 103. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  19. ^ Paolo Sibilla e Valentina Porcellana, Museo della montagna e della sua gente, in Alpi in scena - le minoranze linguistiche e i loro musei in Piemonte e Valle d'Aosta, D. Piazza, 2009, p. 78, ISBN 9788878892224. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  20. ^ Descrizione, su beniculturali.it, MIC - Ministero della Cultura. URL consultato il 5 dicembre 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte