Marco Bordogni

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Giulio Marco Bordogni (1838)
di Henri Grevedon (1776-1860)
(Bibliothèque nationale de France)

Giulio Marco Bordogni, noto comunemente come Marco Bordogni (Gazzaniga, 23 gennaio 1789Parigi, 31 luglio 1856), è stato un tenore e maestro di canto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bordogni proviene da quella singolare scuola tenoristica che si sviluppò a Bergamo a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, a partire da Giacomo David, e che culminò con Giovanni Battista Rubini.[1] Studiò nella sua città con Simone Mayr e forse anche con Giuseppe Viganoni, «il miglior "mezzo-carattere"»[2] dell'ultimo quarto di secolo, da annoverarsi anch'egli tra i fondatori della suddetta scuola bergamasca,[3] e debuttò a Novara nel 1808 senza peraltro destare inizialmente molto scalpore. Fu il personaggio di Argirio dal Tancredi di Rossini a portargli particolarmente fortuna: innanzi tutto, nel 1813, in occasione della ripresa dell'opera, con introduzione del finale tragico, al Teatro comunale di Ferrara,[4] e successivamente all'atto dell'inaugurazione del Teatro Re di Milano; poi, nel 1815, al Teatro Ducale di Parma; ed infine al momento della prima rappresentazione dell'opera al Teatro San Carlo di Napoli nel 1818. Dopo aver già fatto una puntata a Barcellona negli anni precedenti, Bordogni divenne una presenza stabile del Théâtre des Italiens a Parigi dal 1819 al 1829, distinguendosi soprattutto nella presentazione al pubblico della capitale francese dei grandi ruoli rossiniani per tenore contraltino, scritti in gran parte per il suo conterraneo Giovanni David,[5] ed avendo anche la ventura di poter creare lui stesso quello del Conte di Libenskof ne Il viaggio a Reims nel 1825.[6] Solo alla prima della Zelmira, nel 1826, il ruolo affidato a Bordogni fu quello da baritenore di Antenore, ma questa volta si trattava di lasciare la parte più acuta niente meno che a Rubini, la nuova stella nascente del canto tenorile.

A Parigi Bordogni fissò anche la sua dimora permanente, assumendo, dal 1823 al 1833, una cattedra di insegnamento al Conservatorio e distinguendosi come grande didatta del canto.[5] Egli fu autore di un Méthode de chant che fu pubblicato nel 1840, e di diversi libri di esercizi e vocalizzi, che rimasero in grande uso per oltre un secolo e che sono comunque usati anche nei giorni nostri. Fu, probabilmente, il più importante dei maestri di canto del tenore inglese Sims Reeves (1821-1900), che lo frequentò nel 1843,[7] e contribuì alla formazione di due delle più grandi stelle della lirica di metà secolo, il tenore italiano Mario[8] e il soprano drammatico tedesco Sophie Cruvelli (Crüwell).[9]

Bordogni fu premiato con la Légion d'Honneur il 10 maggio 1839, insieme al direttore dell'Opéra Duponchel e al compositore Hector Berlioz, il quale ebbe a scrivere che Bordogni doveva essere considerato come il miglior maestro di canto del suo tempo.[10]

Sua figlia Louise Bordogni si esibì con successo come cantante a New York nel 1834.

Morì a Parigi nel 1856.

Prime cittadine o teatrali di opere rossiniane[modifica | modifica wikitesto]

L'elenco che segue comprende prime rappresentazioni teatrali o cittadine di opere rossiniane con la partecipazione di Marco Bordogni;[11] dall'elenco emerge la notevole versatilità del cantante, capace di sostenere, probabilmente con qualche trasporto di tono, oltre che i tradizionali ruoli di baritenore, anche le principali parti da tenore contraltino scritte da Rossini in opere serie, semiserie e buffe.

Alle opere rossiniane si possono aggiungere anche le prime rappresentazioni, tutte al Théâtre des Italiens, dell’Agnese di Fitz-Henry di Paër (Ernesto) , nel 1819, della Medea in Corinto di Mayr (Giasone), nel 1823, dell’Elisa e Claudio ossia L'amore protetto dall'amicizia di Mercadante (Claudio), sempre nel 1823, e di Giulietta e Romeo di Vaccaj (Capellio), nel 1827

Ruolo Titolo dell'opera Teatro Città Data prima esecuzione
Argirio Tancredi Teatro Re (inaugurazione) Milano 18 dicembre 1813
Argirio Tancredi Real Teatro San Carlo Napoli 14 aprile 1818
duca Bertrando L'inganno fortunato (L’inganno felice) Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 13 maggio 1819
Narciso Il turco in Italia Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 23 maggio 1820
Jago Otello ossia Il moro di Venezia Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 5 giugno 1821
Giannetto La gazza ladra Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 18 settembre 1821
Leicester Elisabetta, regina d'Inghilterra Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 10 marzo 1822
Argirio Tancredi Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 23 aprile 1822
Ramiro La Cenerentola ossia La bontà in trionfo Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 8 giugno 1822
Osiride Mosè in Egitto Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 20 ottobre 1822
Giacomo V-Uberto La donna del lago Théâtre de l'Académie Royale de Musique Parigi 7 settembre 1824
Conte di Libenskof Il viaggio a Reims Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 19 giugno 1825
Idreno Semiramide Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 8 dicembre 1825
Antenore Zelmira Salle Louvois du Théâtre-Italien Parigi 14 marzo 1826
Almaviva Le barbier de Séville ou La précaution inutile (in francese) Théâtre de l'Académie Royale de Musique Parigi 14 gennaio 1828

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salvatore Caruselli (a cura di), Grande enciclopedia della musica lirica, Longanesi, Roma, II, p 334 (voce: Giacomo David).
  2. ^ Celletti, p. 69.
  3. ^ Era anche zio di Andrea Nozzari, altra stella del canto lirico di inizio secolo.
  4. ^ Casaglia.
  5. ^ a b Celletti, p, 82.
  6. ^ Marco Beghelli e Nicola Gallino (a cura di), Tutti i libretti di Rossini, Milano, Garzanti, 1991, pp. 741-742, ISBN 88-11-41059-2.
  7. ^ Reeves, p. 32.
  8. ^ Ferris, Giulia Grisi, IV
  9. ^ Ferris, Sophie Cruvelli, I. Elisabeth Forbes annovera tra i suoi allievi anche Henriette Sontag (1806-1854) e Laure Cinti-Damoreau (1801-1863), creatrice dei ruoli protagonistici femminili nelle opere francesi di Rossini, ma la prima risulta essere effettivamente entrata al Conservatorio di Parigi nel 1815 (per esordire poi nel 1821), la seconda era in carriera fin dal 1816, ragion per cui l'intervento didattico di Bordogni è ipotizzabibile solo a livello di eventuale perfezionamento successivo (ad nomina, The New Grove Dictionary of Opera)
  10. ^ H. Berlioz, Memoirs of Hector Berlioz from 1803 to 1865, New York, Alfred Knopf, 1932, p. 213.
  11. ^ fonte: Casaglia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Appolonia, Il dolce suono mi colpì di sua voce, Centro Studi Valle Imagna, Bergamo, 2010
  • Gherardo Casaglia, Almanacco, «Amadeusonline», Paragon s.r.l.
  • Rodolfo Celletti, Voce di tenore. Dal Rinascimento a oggi, storia e tecnica, ruoli e protagonisti di un mito della lirica, Idea Libri, Milano, 1989. ISBN 88-7082-127-7
  • (EN) Georges Titus Ferris, Great Singers: Malibran to Titiens (Second Series), New York, Appelton and Co., 1891 (accessibile gratuitamente on-line in Project Gutenberg)
  • (EN) Elisabeth Forbes, Bordogni, Giulio (Marco), in Stanley Sadie, op. cit., I, p. 546
  • (EN) Joannes Rochut, Melodious Etudes for Trombone: Selection from the Vocalises of Marco Bordogni, Transcribed and Progressively Arranged by Joannes Rochut (3 voll.), New York, Carl Fischer, 1928
  • (EN) Sims Reeves, The Life of Sims Reeves, Written by Himself, Londra, Simpkin, Marshall co, 1888
  • (EN) Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, Grove (Oxford University Press), New York, 1997. ISBN 978-0-19-522186-2

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