Luisa Ortega Díaz

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Luisa Ortega Díaz

Procuratrice generale del Venezuela
Durata mandato13 dicembre 2007 –
5 agosto 2017
PredecessoreJulián Isaías Rodríguez Diaz
SuccessoreTarek William Saab

Dati generali
UniversitàUniversità di Carabobo
ProfessioneAvvocato

Luisa Marvelia Ortega Díaz (Valle de la Pascua, 11 gennaio 1958) è un'avvocatessa venezuelana, procuratrice generale del Venezuela dal 2007 al 2017.

Nata a Valle de la Pascua, nello stato di Guárico, si è laureata in legge presso l'Università di Carabobo.

Nel 2002 inizia a lavorare per il pubblico ministero e il 13 dicembre 2007 l'Assemblea nazionale la nomina procuratrice generale del Venezuela. Nel 2014 riceve un secondo mandato.

Nel marzo 2017 denuncia una crisi democratica dovuta alla presa di potere del tribunale supremo di giustizia, che ha esautorato l'Assemblea nazionale con una propria sentenza. Inoltre ha accusato direttamente Nicolás Maduro e alcuni ministri venezuelani presso la Corte penale internazionale per aver assassinato, torturato e sottoposto al giudizio di tribunali militari circa ottomila persone, negli anni 2015, 2016 e 2017.[1]

Le sue affermazioni furono considerate alto tradimento e perciò la neonata Assemblea costituente l'ha rimossa dal suo incarico il 5 agosto 2017.[2][3]

Il 16 agosto il suo successore, Tarek William Saab, l'ha accusata di aver operato alcune estorsioni con il marito, ordinando il loro arresto. "Temendo per la loro vita" sono fuggiti prima ad Aruba e poi in Colombia, tuttavia Maduro ha tentato di ottenere un mandato d'arresto internazionale.[4][5]

  1. ^ Luisa Ortega: "Le sanzione della Ue contro Maduro? Un bene, ma si può fare di più", in Euronews.com, 9 marzo 2017.
  2. ^ (EN) Deutsche Welle (www.dw.com), Venezuela constitutional assembly fires chief prosecutor | DW | 05.08.2017, su DW.COM. URL consultato il 25 novembre 2018.
  3. ^ (EN) Alvaro Algarra, Venezuela's Attorney General Barred From Leaving Country, in VOA. URL consultato il 25 novembre 2018.
  4. ^ (EN) Venezuela seeks prosecutor's arrest, in BBC News, 23 agosto 2017. URL consultato il 25 novembre 2018.
  5. ^ Luisa Ortega 'fearing for her life' flees to Colombia, su aljazeera.com. URL consultato il 25 novembre 2018.

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