Luigi Vittorio Ferraris

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Luigi Vittorio Ferraris

Ambasciatore d'Italia in Germania
Durata mandato1980 –
1987
PredecessoreCorrado Orlandi Contucci
SuccessoreRaniero Vanni d'Archirafi

Sottosegretario di Stato al Ministero degli Esteri
Durata mandato26 febbraio 1996 –
16 maggio 1996
Capo del governoLamberto Dini

Luigi Vittorio Ferraris (Roma, 20 marzo 1928Senigallia, 13 novembre 2018) è stato un diplomatico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ferraris proveniva da un'importante famiglia piemontese. I suoi nonni erano Luigi Ferraris, deputato, ministro e senatore nel Regno d'Italia, e Giancarlo Croce, un generale.[1] I suoi prozii erano l'archeologo Luigi Pigorini,[2] il fondatore dell'archeologia preistorica e protostorica in Italia e la scrittrice Caterina Pigorini Beri.

Si laurea in giurisprudenza all'Università di Roma nel 1949, studia legge anche ad Heidelberg (in Germania) e consegue il Diploma in Diritto Internazionale all’Aja nel 1951.

Nel 1952 entra per concorso in carriera diplomatica. Dapprima alla Direzione Generale del Personale, nel 1953 è al Consolato di Monaco di Baviera [3]. Rientrato una prima volta a Roma nel marzo 1954, presta poi servizio negli Stati Uniti (Vice Console a Newark) dal 1955 al 1957, in Turchia (Secondo Segretario presso l'Ambasciata ad Ankara) dal 1957 al 1959 e in Bulgaria (Primo Segretario presso la Legazione a Sofia) dal 1959 al 1962. Rientrato al Ministero nel 1962 sempre alla Direzione Generale del Personale, nel 1963 è trasferito prima in Venezuela (Consigliere e poi Primo Consigliere presso l'Ambasciata d'Italia a Caracas dal 1963 al 1967) e poi in Polonia (Primo Consigliere presso l'Ambasciata d'Italia a Varsavia dal 1967 al 1969) [3]. Viene richiamato a Roma nel 1969, dove dirige prima l'Ufficio VI della Direzione Generale Affari Politici e poi, dal 1972, l'Ufficio III (Europa orientale). In virtù di questo ruolo, ha seguito dal novembre 1972 al febbraio 1975 i negoziati di Helsinki nell’ambito della CSCE. Dal febbraio 1975 ha ricoperto il ruolo di Vice Direttore Generale della Cooperazione Culturale, Scientifica e Tecnica, mentre nel marzo 1977 è posto a capo della Direzione Generale del Personale e dell'Amministrazione [3]. Nel 1980 è nominato Ambasciatore d’Italia a Bonn, incarico ricoperto fino al 1987.[1]

Terminata la carriera diplomatica, dal 1987 al 2000 è Consigliere di Stato e dal 2000 è nominato Presidente onorario di Sezione del Consiglio di Stato. Dal febbraio al maggio 1996 è Sottosegretario al Ministero degli Affari esteri nel I Governo Dini (Ministro degli Affari Esteri – Susanna Agnelli)[4].

Come docente universitario ha insegnato presso la facoltà di Scienze Politiche all’Università Orientale di Napoli, in quella di Firenze, alla Sapienza ed alla Luiss Guido Carli di Roma; ha avuto varie cattedre (di politica Internazionale, di Studi strategici e di Relazioni Internazionali) all’Università di Trieste. Tra il 1990 ed il 1994 ha anche insegnato in Università tedesche. È membro di molte istituzioni: dal 1988 al 2007, è presidente del Centro Culturale Italo-tedesco “Villa Vigoni”, Menaggio (Como); per molti anni, a partire dal 2000, è stato presidente del “Centro Italiano di Studi per la Conciliazione Internazionale” a Roma e dell’Accademia di studi italo-tedeschi a Merano. È stato anche presidente della Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale (AISSECO).[1] È stato membro di numerosi Consigli di istituzioni ed associazioni (tra cui l’International Institute for Strategic Studies di Londra).

È autore di libri sul Ministero degli Affari Esteri, sul Venezuela e sulla Germania; è autore di circa 400 saggi ed articoli su temi di relazioni internazionali, di storia delle relazioni e di politica internazionale e di politica dell’Europa Orientale[5].

Nel 1990 ha vinto il Premio Acqui Storia "Testimone del tempo"[6].

È morto il 13 novembre 2018 all'età di 90 anni[7].

Nel 2021 è stata costituita l'Associazione Amici di Luigi Vittorio Ferraris che si propone soprattutto di mantenere vivo il ricordo ed i valori del diplomatico scomparso[8].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ferraris, Luigi Vittorio. L'amministrazione centrale del Ministero degli Esteri italiano nel suo sviluppo 1848-1954, Biblioteca della “Rivista di Studi Politici Internazionali,” Firenze, 1955, pp. 102.
  • Ferraris [VALSALICE], Luigi Vittorio [Luigi]. Guerriglia e politica. L'esempio del Venezuela (1962-1969), Valmartina Editore in Firenze, Firenze, 1973, pp. 264.
  • Ferraris [VALSALICE], Luigi Vittorio [Luigi]. Guerrilla y politica. Curso de Acción en Venezuela (1962-1969), Editorial Pleamar, Buenos Aires, 1975, pp. 213.
  • Ferraris, Luigi Vittorio (a cura di). Testimonianze di un negoziato: Helsinki, Ginevra, Helsinki 1972-1975, CEDAM, Padova, 1977, pp. 660.
  • Ferraris, Luigi Vittorio (a cura di). Report on a negotiation: Helsinki - Geneva - Helsinki, 1972-1975, Leiden, Geneva, 1979, pp. 439.
  • Ferraris, Luigi Vittorio. Wenn schon, denn schon - Aber ohne Hysterie. An meine deutschen Freunde, Monaco di Baviera, Pintul, 1988, pp. 166.
  • Ferraris, Luigi Vittorio, TRUATMANN, Günter, and ULLRICH, Hartmut. Italien auf dem Weg zur “Zweiten Republik”? Die politische En twicklung Italiens seit 1992, Peter Lang, Frankfurt a. M., 1995, pp. 455.
  • Ferraris, Luigi Vittorio (a cura di). Manuale della politica estera italiana 1947-1993, Laterza, Bari, 1996, pp. 624.
  • Ferraris, Luigi Vittorio (a cura di). Annuario di politica estera italiana - luglio/dicembre 1996, Editoriale Scientifica, Napoli, 1998, pp. 278.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Luciano Monzali, Un diplomatico italiano del Novecento. Luigi Vittorio Ferraris (1928-2018) in Nuova Rivista Storica 2019, su academia.edu. URL consultato il 13 giugno 2021.
  2. ^ Scheda senatore Luigi Pigorini, su notes9.senato.it. URL consultato il 19 dicembre 2021.
  3. ^ a b c Stati di servizio del personale della carriera diplomatica e della dirigenza del Ministero degli Affari Esteri che ha cessato di far parte dell'amministrazione dal 1º gennaio 2000 al 30 maggio 2014 (PDF), su esteri.it. URL consultato il 23 marzo 2023.
  4. ^ Senato della Repubblica - XIII Legislatura - scheda di attività Luigi Vittorio Ferraris, su senato.it. URL consultato il 13 giugno 2021.
  5. ^ Scheda biografica - Aracne editrice, su aracneeditrice.it. URL consultato il 14 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2021).
  6. ^ Premio Acqui Storia- Testimoni del tempo, su acquistoria.it. URL consultato il 22 giugno 2021.
  7. ^ Senigallia, muore l’ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris su ‘’Ancona Oggi’’, su ogginotizie.it. URL consultato il 13 giugno 2021.
  8. ^ Associazione Amici dell’amb. L. V. Ferraris e la “diplomazia al femminile”, su giornalediplomatico.it. URL consultato il 19 novembre 2023.
  9. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  10. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano nella Germania Ovest Bandiera della Germania Successore
Corrado Orlandi Contucci 1980 - 1987 Raniero Vanni d'Archirafi
Controllo di autoritàVIAF (EN266831669 · ISNI (EN0000 0003 8289 576X · SBN CFIV027204 · LCCN (ENn80086472 · GND (DE118843109 · J9U (ENHE987007369252405171
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