Limenitis camilla

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Disambiguazione – Se stai cercando il grado storico di White Admiral della Royal Navy inglese, vedi Ammiraglio (Regno Unito).
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Limenitis camilla
Limenitis camilla
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaPapilionoidea
FamigliaNymphalidae
SottofamigliaLimenitidinae
TribùLimenitidini
GenereLimenitis
SpecieL. camilla
Nomenclatura binomiale
Limenitis camilla
(Linnaeus, 1764)

Limenitis camilla (Linnaeus, 1764), nota anche col nome inglese di White Admiral, è un lepidottero appartenente alla famiglia Nymphalidae, diffuso in Eurasia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti hanno delle ali scure con striature bianche. Questo contrasto consente di confondere i predatori sulla grandezza delle ali della farfalla stessa e permette all'insetto di nascondersi meglio tra fiori e fogliame. L'apertura alare è di circa 60–65 mm ed il volo risulta elegante, contraddistinto da brevi scatti alternati a planate leggere.

Uovo[modifica | modifica wikitesto]

Larva[modifica | modifica wikitesto]

I bruchi sono verdi e dispongono di piccoli peli rosso-marroni.

Pupa[modifica | modifica wikitesto]

Con l'arrivo dell'autunno iniziano a costruire le crisalidi che hanno la caratteristica forma di tenda e vanno nello stato conosciuto come ibernazione che assicura loro la sopravvivenza dal freddo invernale. I bruchi si risvegliano la primavera successiva con una nuova pelle di colore verde acceso. La pupa si forma in estate con una crisalide verde e dorata, dando luogo all'esemplare adulto dopo due settimane.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale va dall'Europa temperata all'Asia, sino al Giappone.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si nutre allo stadio larvale su piante di Lonicera e Symphoricarpus[1] mentre gli adulti si nutrono di liquidi zuccherini come nettare e della melata degli afidi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Moths and Butterflies of Europe and North Africa, su leps.it. URL consultato il 30 marzo 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 9780840337023, LCCN 85081922, OCLC 13784377.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]